Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini, riapre la mostra di Palazzo Martinengo

Ettore Tito, Con la rosa tra le labbra. Collezione privata

Per celebrare la Giornata internazionale della donna, sabato 7 e domenica 8 marzo, ripre la mostra Donne nell’Arte. Da Tiziano a Boldini e l’ingresso sarà ridotto a tutte le divine creature. Per garantire il rispetto delle misure precauzionali previste dal Governo, gli ingressi saranno contingentati.

Per quattro mesi, le sale di Palazzo Martinengo a Brescia, si popolano di dame eleganti, madri affettuose, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane.

L’esposizione, curata da Davide Dotti, presenta oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile, ponendo particolare attenzione alla moda, alle acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico.

 

Grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, è possibile approfondire tramite appositi pannelli di sala alcune tematiche di grande attualità sociale e mediatica quali le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le nuove povertà. Le opere d’arte diverranno quindi formidabili veicoli per sensibilizzare il pubblico – soprattutto quello più giovane – verso argomenti di grande importanza socio-culturale.

Giovanni Boldini, Calze nere. Collezione privata

Il percorso espositivo, suddiviso in otto sezioni tematiche – Sante ed eroine bibliche; Mitologia in rosa e storia antica; Ritratti di donne; Natura morta al femminile; Maternità; Lavoro; Vita quotidiana; Nudo e sensualità – documenta il rapporto tra l’arte e il mondo femminile per evidenziare quanto la donna sia da sempre il centro dell’universo artistico.

 

Tra i capolavori della mostra, si segnala la Maddalena penitente, un olio su tela di Tiziano, firmato per esteso, proveniente da una collezione privata tedesca, esposto per la prima volta in Italia. A proposito di questo dipinto, Peter Humfrey, una delle massime autorità a livello internazionale di Tiziano e autore del catalogo ragionato delle opere del maestro cadorino, ha scritto che “si tratta di una variante di alta qualità di una delle composizioni più avidamente ricercate di Tiziano. Le altre redazioni autografe sono state dipinte non solo per i suoi più importanti committenti – come il re Filippo II di Spagna – ma anche per altri illustri personaggi del suo tempo, quali Antoine Perrenot de Granvelle – consigliere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo nonché viceré del regno di Napoli – e il potente cardinale Alessandro Farnese. Le vigorose pennellate frante e il denso impasto cromatico, suggeriscono una datazione al 1558-1563 circa, in prossimità della realizzazione della versione della Maddalena penitente dipinta per Filippo II nel 1561.

 

A questa, si aggiunge Coppia di amanti in piedi, un disegno di Gustav Klimt (1862-1918), principale esponente dell’avanguardia viennese, che anticipa le soluzioni stilistiche de Il bacio e de L’Abbraccio del Fregio Stoclet, due tra i capolavori più conosciuti del maestro austriaco.

Traendo ispirazione da testi sacri e libri agiografici, gli artisti hanno licenziato tele oggetto di secolare devozione che raffigurano le più famose sante della cristianità insieme al proprio attributo iconografico: Maddalena col vasetto di unguenti; Caterina con la ruota dentata; Barbara con la torre; Margherita con il drago; Cecilia con gli strumenti musicali. Senza dimenticare le eroine bibliche quali Giuditta, Salomè, Dalila, Susanna e Betsabea, le cui tormentate vicende personali sono narrate nell’Antico Testamento.

Anche la letteratura classica e la mitologia hanno fornito agli artisti infiniti spunti di riflessione, come nel caso delle storie che riguardano divinità (Diana, Venere, Minerva, Giunone), celebri figure mitologiche (Leda, Europa, Onfale, Circe, Dafne) e illustri donne del mondo antico che, con coraggio e drammatica determinazione, hanno preferito la morte al disonore. Si pensi, a tal proposito, alla regina d’Egitto Cleopatra, che decise di togliersi la vita, dopo il suicidio dell’amato Antonio, per non consegnarsi viva nelle mani dell’acerrimo nemico Ottaviano e subire la pubblica umiliazione; a Lucrezia, che si trafisse il petto con il pugnale dopo essere stata avvilita e violentata da Sesto Tarquino; e a Sofonisba, che bevve il veleno inviatogli dal marito Messinissa per non vivere un’esistenza mortificata come schiava dei romani.

Gino Piccioni, Nudo sulla spiaggia. Firenze, collezione Frascione

Soprattutto nell’ambito della pittura dell’Ottocento, vera protagonista della rassegna, la donna è stata colta nella sua dimensione quotidiana, alle prese con le faccende della vita domestica e del lavoro; nei panni di madre affettuosa che accudisce con amore i propri figli; ma anche in atteggiamenti maliziosi e in situazioni intime per esaltarne la carica sensuale, come testimoniano gli straordinari capolavori di Giovanni Boldini, il più grande artista italiano della Belle Époque.

La Fondazione Marcegaglia Onlus, la cui missione è sostenere le donne, motore della crescita e dello sviluppo dell’intera comunità, attraverso progetti di solidarietà e cooperazione, offre alle scuole, 350 percorsi tematici di visita alla mostra, con l’obiettivo di avvicinare sempre più i giovani al fantastico mondo dell’arte e, al contempo, sensibilizzarli rispetto a tematiche di grandissima importanza sociale legate all’emisfero femminile.

Artemisia Gentileschi, Cleopatra morsa dall’aspide. Collezione Cavallini-Sgarbi

L’Associazione Amici di Palazzo Martinengo devolverà l’1% del ricavato da biglietteria a Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro con l’obiettivo di sostenere la migliore ricerca per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori femminili.

Catalogo Silvana Editoriale. La mostra è organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia, Fondazione Provincia di Brescia Eventi e MOICA – Movimento Italiano Casalinghe, in partnership con Fondazione Marcegaglia onlus

INFO:
DONNE NELL’ARTE. Da Tiziano a Boldini

Palazzo Martinengo, via dei Musei 30 – Brescia

Fino al 7 giugno 2020

Orari: mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 9:00 alle 17:00
sabato, domenica e festivi, dalle 10:00 alle 20:00
lunedì e martedì chiuso

La biglietteria chiude un’ora prima

Aperture straordinarie: Domenica 12 aprile (Pasqua), lunedì 13 aprile (Pasquetta), 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno

Biglietti (audioguida compresa): intero, €12,00

ridotto, €10,00 (gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni, possessori del ticket di ingresso del Museo di Santa Giulia, studenti universitari con tesserino, soci Touring Club con tessera, soci FAI con tessera, insegnanti, possessori di carta di credito e bancomat Banco BPM)

ridotto scuole, €6,00

gratuito, minori di 6 anni, disabili con un accompagnatore, giornalisti con tesserino, guide turistiche, due insegnanti per scolaresca, un accompagnatore per gruppo di adulti

Informazioni: tel. 320.0130694; mostre@amicimartinengo.it

Visite guidate gruppi: €80,00 per gruppi di adulti; €40,00 per le scuole

La prenotazione è obbligatoria per tutte le tipologie di visita guidata

prenotazioni scuole: tel. 327.3339846; prenotazioniscuole@gmail.com

prenotazioni gruppi: tel. 380.4650533; gruppi@amicimartinengo.it

www.donnenellarte.it