This is Us, il dramma familiare che ci dice: “Questi siamo noi”

Nell’estate del 2016 cominciò a girare sul web il trailer di una nuova serie televisiva della NBC, This is Us. La serie è giunta proprio in questi giorni, in Italia, alla conclusione della quarta stagione.

In breve tempo il trailer divenne virale e quei pochi secondi, un semplice assaggio, erano già di per sé un racconto emozionante capace di far scendere una lacrima anche ai più cinici.
Il video da solo può considerarsi quasi come un cortometraggio in cui godiamo tutta la gamma delle emozioni che si possono provare in una storia e viviamo già un assaggio della catarsi che una storia scritta bene, inevitabilmente, ci fa raggiungere.
Ma la curiosità per la vicende di quei cinque personaggi incuriosì molto il pubblico, volevamo saperne di più. Inoltre senza saper bene spiegare perché il nostro inconscio ne era rimasto toccato, qualcosa di quelle persone (più che personaggi) ci aveva colpito; li sentivamo già nostri amici, parenti, amanti, fratelli.

A motivare ulteriormente l’interesse dello spettatore era la presenza di due volti molto amati: Mandy Moore, attrice e cantante che all’esordio della sua carriera ci aveva già commosso nel film drammatico I passi dell’amore e Milo Ventimiglia, Jess Mariano di Una mamma per amica, serie che lo ha reso noto al grande pubblico. La coppia era insolita ma molto efficace, se ne vedeva subito la chimica.

In termini più tecnici, Thi is Us è un dramma familiare sviluppato su più livelli temporali, dapprima il passato e il presente e dalla terza stagione in poi anche il futuro. L’intreccio segue dunque i temi della storia più che gli avvenimenti in ordine cronologico.
Volendo essere critici la serie non è altro che un racconto di vita attraverso gli avvenimenti principali e il destino che ne consegue di tre fratelli gemelli e dei loro genitori.
Nulla di nuovo da questo punto di vista, è come le grandi saghe familiari della letteratura. Per prendere un esempio più o meno recente, Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcìa Marquez è una di queste.

Ciò che tuttavia rende unica e avvincente This is Us è il modo in cui il racconto si dispiega davanti ai nostri occhi. Gli eventi della famiglia non sono narrati  cronologicamente ma intrecciati in modo tale da rendere misteriosi alcuni accadimenti e suscitare la curiosità su quanto accadrà davvero ai protagonisti. È come un giallo in cui dobbiamo scoprire come è andata davvero.
Spesso infatti accade che gli autori mostrino eventi del futuro collegati con qualcosa del presente che ci è appena stato mostrato ma quello che ci manca è capire come si è arrivati fin lì.

Altro punto fondamentale che sembra scontato è il fatto che all’interno di questa storia di famiglia, nelle cui dinamiche chiunque può riconoscersi, sono presenti tutti gli archetipi dell’esistenza umana.
Potremmo dividere gli argomenti in questo modo:
Amore
Famiglia
Tempo

L’Amore in questa serie è quello che tutti vorremmo vedere nella vita, è quello che vorremmo vivere o che forse abbiamo vissuto. In questa serie non esiste tradimento per amore, si parla sempre di amore vero. Le principali storie d’amore non crollano mai, ma sono un moto perpetuo che vede sì delle difficoltà ma che non cede mai. L’amore è vero e sincero, è come un faro nella notte.
Ciò potrebbe sembrare poco realistico perché nel corso della nostra vita di spettatori siamo stati abituati a vedere storie in cui anche l’innamorato più sicuro vacillava e i casi di tradimento non mancavano. Questo certamente perché nella vita non sono pochi i casi di “pensavo fosse amore e invece era un calesse” per dirla alla Massimo Troisi ma ci siamo dimenticati di raccontare anche gli amori felici e solidi come quelli che vediamo in questo dramma familiare.

La Famiglia è raccontata in modo assolutamente realistico, soprattutto il rapporto di fratellanza, per niente edulcorato ma vero. A chi non è mai capitato di provare rancore per il proprio fratello o di non comprenderlo o ancora di non sentirsi compresi?
C’è un bagaglio emotivo che ci portiamo dietro negli anni e all’interno di questo bagaglio ci sono il rancore e le recriminazioni che abbiamo tenuto nascoste. Quanti di noi hanno pensato di essere migliori dei fratelli, in qualcosa o forse in tutto? Quanti hanno pensato di aver capito tutto dei propri genitori e dei propri fratelli? Chi ha un fratello o una sorella che preferisce?
Ebbene ci sono tante cose sulla nostra famiglia che non diciamo ad alta voce, tutte queste cose vengono messe in evidenza nella serie e ciò ci fa sentire meno in colpa per averle pensate.

E infine veniamo al fattore Tempo che in questa serie è fondamentale. Come nella vita, il tempo è qualcosa che condiziona molto gli eventi nella serie. Si potrebbe considerare un altro protagonista degli accadimenti. Tutto ciò che avviene in questa storia ha un peso specifico determinato dal tempo passato e dal futuro.
Il tempo e il tempismo sono fattori determinanti con cui noi stessi facciamo i conti nella vita. E domande come “come sarebbe andata se…” sono alla base della serie. Tutto, dagli incontri alle prime volte, dalla nascita alla rottura delle relazioni avviene per una manciata di secondi.

A portare avanti la storia è la fondamentale presenza/assenza del padre, qui interpretato da Milo Ventimiglia nel ruolo più importante della sua vita.
Esattamente come accade nella vita di tutti noi è il padre in particolare a influenzare il nostro comportamento e indirizzare la strada che percorreremo. Da questa figura quindi, derivano tutti i problemi e i complessi che ciascuno deve affrontare. L’imprintig viene proprio da lì e guai se il percorso di crescita che ciascuno deve seguire viene bruscamente interrotto da una precoce scomparsa della figura paterna.
Questo momento, drammatico a qualunque età, veniva definito da Freud come uno “sradicamento”.
Dal momento in cui viene a mancare questo pilastro fondamentale infatti perdiamo la bussola, non abbiamo più le nostre radici, dobbiamo proseguire il percorso della vita senza che vi sia qualcuno che ci copra le spalle, che ci dia quel senso di sicurezza necessario per andare avanti. Tutto ciò che si verifica nella vita dei tre protagonisti di This is Us parte proprio da uno sradicamento e ogni evento della loro vita è condizionato da questa premessa.

Inutile dire che i personaggi sono scritti e interpretati in maniera magistrale e sono talmente tridimensionali da essere veri.
Veniamo quindi al momento della catarsi, anche in questo caso This is Us non delude. Alla fine di ogni singola puntata ne usciamo colpiti al cuore e con un pacchetto di fazzoletti in meno. Si piange sempre con questa storia, ogni volta si va talmente a fondo da restare preda delle nostre emozioni e ciò è un bene, poiché riflettendo sui dolori dei personaggi, riflettiamo sui nostri.
Perché, diciamoci la verità, piangere fa bene e ci rimette in sesto portando fuori le nostre emozioni più profonde.

In questo periodo di quarantena sembra inevitabile metterci a confronto con le nostre emozioni poiché in un momento in cui il mondo si è svuotato necessariamente del superfluo siamo messi a nudo e le emozioni sono la sola cosa che ci resta, la sola cosa che ci tiene in vita.
This is Us è una serie che in un periodo come questo ci aiuta a metterci a confronto con le emozioni anche nei momenti difficili in cui ci sentiamo come un campo arido.