La misteriosa accademia dei giovani geni: la recensione dei primi 3 episodi

“La misteriosa accademia dei giovani geni” (titolo originale: “The mysterious Benedict Society“) è una delle ultime serie approdate su Disney+ ed è pronta a farsi amare da grandi e piccini. Tratta dall’omonima saga dello scrittore americano Trenton Lee Stewart, la serie sta cominciando a riscuotere un grande successo, grazie al vasto pubblico a cui si rivolge. Coinvolgente, eccentrica e in grado di strappare tanti sorrisi, riesce a comunicare a più livelli.

La storia segue quattro giovanissimi talentuosigeni, per l’appunto – accomunati, oltre che dall’intelligenza, dalla volontà di ricercare la verità in ogni cosa. I quattro bambini, tutti orfani, si distinguono dal resto dei coetanei per le loro capacità mentali e pratiche fuori dal comune, tanto da garantirgli l’iscrizione all’esclusiva e misteriosa accademia Boatwright, dopo essere stati gli unici ad aver passato il difficile test d’ingresso. Ad attenderli c’è il signor Benedict, fondatore e preside della prestigiosa scuola. L’uomo, però, rivela subito ai quattro il vero motivo per cui sono stati accettati all’accademia: il loro obiettivo è risolvere una grave crisi mondiale chiamata “L’emergenza”, della quale si sa quasi nulla, se non che sta causando panico e ansia a tutta la popolazione. Per farlo i ragazzini si devono infiltrare nell’istituto per l’apprendimento della Veritas e dell’Illuminazione e scoprire chi sta causando la crisi, manipolando le informazioni dei media e controllando la mente delle persone.

La misteriosa accademia dei giovani geni

Nei primi 3 episodi veniamo a conoscenza di Reynie, Sticky, Kate e Constance, le quattro giovani menti scelte per salvare il mondo. Fin da subito ci vengono presentate le loro peculiarità: Reynie ha un’intelligenza e una cultura enormi; Sticky possiede una grande memoria e acutezza mentale; Kate è una piccola MacGyver, dotata di destrezza fisica e ingegnosità; Constance, la più piccola del gruppo, è brillante, in grado di aggirare ostacoli e regole, e con un carattere forte (fin troppo). È impossibile non affezionarsi a ciascuno di loro fin dai primi minuti, avendo ognuno le sue particolarità e una storia da raccontare. La serie cattura velocemente l’attenzione dello spettatore e lo incuriosisce a scoprire di più sulla misteriosa Emergenza. Indovinelli ed enigmi condiscono la visione, rendendo partecipe il pubblico e mettendolo alla prova insieme ai piccoli geni.

La storia si snocciola tra battute frizzanti e situazioni grottesche, rendendo “La misteriosa accademia dei giovani geni” una serie TV eccentrica e mai noiosa. Tutti i personaggi, non solo i bambini, sono particolari e unici, e rimangono da subito impressi nella mente dello spettatore. A volte le atmosfere rasentano quelle de “Una serie di sfortunati eventi” per la situazione rappresentata: un gruppo di ragazzini contro il pericolo e gli adulti, lasciati soli al mondo e ritrovatisi tra loro. Un piccolo “branco” di sfigati, in realtà persone speciali e sensibili, le uniche in grado di risolvere i problemi. Le 4 giovani promesse hanno tanto da offrire dal punto di vista attoriale, e fin da subito si percepisce scorrere una forte chimica tra loro. Nell’affrontare il compito affidatogli da Benedict il gruppo diventa subito coeso e i piccoli attori riescono a trasmettere alla perfezione il legame tra i 4 protagonisti, dapprima obbligato ma via via sempre più amichevole e naturale.

Se da una parte la simpatia dei bambini e i personaggi strampalati riescono a divertire i più piccoli, al contempo anche gli adulti riescono ad apprezzare pienamente la serie. I rompicapi da risolvere stuzzicano l’attenzione dei più curiosi, mentre la crisi da risolvere appare un riferimento alla società attuale. Per ora, però, non è stato svelato granché di questa emergenza, e il mistero attorno ad essa contribuisce ad alimentare la curiosità verso una serie che si prospetta piena di azione.

“La misteriosa accademia dei giovani geni” vi aspetta su Disney+ al ritmo di un episodio ogni venerdì, fino al 6 agosto.

Il cast: