Clickbait 2, ci sono ottimi motivi perché debba tornare per una seconda stagione

Clickbait di Netflix è considerata una miniserie, ma potrebbe tornare per la stagione 2? Ecco i validi modi per cui Clickbait 2 potrebbe tornare.

La prima stagione dello show si è conclusa con i crimini legati al catfishing che hanno visto coinvolto Nick (Adrian Grenier), il che significa che la via del ritorno non è parlare nuovamente della sua famiglia o ripercorrere il vecchio arco narrativo già esplorato e decisamente concluso. Invece, potrebbe tornare raccontando una storia nuova di zecca con una struttura analoga nello stile trattando temi di estrema attualità.

La serie Netflix inizia con un video online scioccante del marito e padre Nick Brewer, l’uomo è ricoperto di sangue e tenuto in ostaggio, tiene in mano un cartello dove dice che abusa delle donne e verrà ucciso quando il video raggiungerà cinque milioni di visualizzazioni. Sua sorella Pia (Zoe Kazan) e sua moglie Sophie (Betty Gabriel) cercano di scoprire la verità su Nick per sapere se è capace di commettere tali crimini, chi lo tiene in ostaggio e come liberarlo. Alla fine della stagione 1 di Clickbait, apprendono invece l’orribile verità: è stato vittima di catfishing.

La storia di Nick Brewer può considerarsi finita nella prima stagione di Clickbait, ma ci sono molte strade che lo show potrebbe prendere. Il catfishing è un problema comune su internet, a volte è solo uno scherzo crudele, spesso però può portare a gravi crimini informatici come quello che ha colpito Nick. Questo darebbe molto materiale su cui lavorare per una seconda stagione. Usare il catfishing come tema centrale può trasformare Clickbait e il suo cast in una serie antologica simile a Black Mirror, ma invece di andare sulla strana strada esistenziale, potrebbe andare più su quella del crimine procedurale, permettendogli di proseguire per diverse stagioni. Potrebbe anche seguire il modello di American Horror Story e usare lo stesso cast che interpreta personaggi diversi. Una potenziale stagione 2 di Clickbait potrebbe concentrarsi su un’altra vittima del catfishing o su qualche altra forma di crimine informatico: il furto d’identità, il bullismo online, lo swatting e altro sono tutti crimini legati a internet e temi fortemente attuali.

Clickbait

Se preso seriamente e fatto in modo accurato, potrebbe essere uno show socialmente rilevante, Clickbait è iniziato come un semplice thriller – i segreti terribilmente oscuri di un presunto padre di famiglia vengono esposti, mostrando che non è la persona che i suoi cari pensavano che fosse. Ma col tempo si è trasformato in un racconto sui pericoli del catfishing, quando si scopre che la collega di Nick, Dawn (Becca Lish), si è spacciata per lui online perché annoiata e sola. Tuttavia, quella che era stata concepita come una bugia poco etica, anche se in definitiva innocua, va fuori controllo. Come mostra il finale, Dawn che si spaccia per Nick ha portato una donna a suicidarsi e Pia, Sophie e i figli a perdere un fratello, un marito e un padre. Questa serie tv è una dura e sconvolgente lezione sul fatto che il catfishing online può portare a delle vere tragedie nella vita reale.

Clickbait

Non è solo il catfishing ad essere pericoloso, i giochi di swatting (l’atto di raggirare i servizi di emergenza) hanno portato all’uccisione di persone e a gravi pene detentive per coloro che hanno chiamato per falsa minaccia. Il cyberbullismo è pericolosamente in aumento ed è direttamente collegato a un numero sempre crescente di suicidio giovanile. Il furto d’identità è una possibilità sempre presente che tocca tantissime persone quotidianamente. Tutti questi argomenti devono essere esplorati perché tremendamente attuali. La serie Catfish è diventata popolare appena approdata su Netflix, dimostrando che c’è un interesse sincero per questo tipo di storie. Il racconto di Nick è stato tragico ed emozionante, ma allontanarsi dai Brewers e concentrarsi su altre vittime sarebbe il modo perfetto per Netflix di continuare con Clickbait 2 e creare qualcosa di grande.