Al Teatro Bellini di Napoli: in scena Alice, da Lewis Carroll alla magia dei Momix. Recensione

Dal 26 al 30 ottobre al Teatro Bellini di Napoli va in scena Alice – Down the rabbit hole della compagnia di Moses Pendleton, MOMIX.

I ballerini e atleti di Pendleton tornano a Napoli con uno spettacolo di danza sognante e immaginifico che prende spunto dall’omonimo romanzo di Lewis Carroll. Tra scenografie coloratissime, musica pop e il grande talento dei MOMIX dure ore di spettacolo vanno via come un sogno.

La storia di Alice è nota, fu scritta da Carroll per tre sorelle tra le quali chi si distingueva era la piccola Alice, che chiese all’autore di essere la protagonista dei suoi racconti e l’autore l’esaudì dando alla luce le fantastiche storie di Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio i romanzi dai quali sono state tratte molte trasposizioni cinematografiche, d’animazione e teatrali.

In questo spettacolo la fantasia di Lewis Carroll si unisce a quella di Moses Pendleton, il visionario direttore artistico che mette in scena la sua immaginazione creando mondi meravigliosi dove creature straordinarie prendono vita. La storia di Alice nel paese delle meraviglie si adatta perfettamente a tutto questo.

Alice: dalla pagina alla danza

Alice – Down the rabbit hole, ha debuttato in prima mondiale al Teatro Olimpico di Roma il 20 febbraio del 2019 e ora arriva a Napoli per deliziare il pubblico del Bellini. In questa interpretazione dei MOMIX il corpo di Alice non è solo una ma tanti, il suo corpo non è sempre lo stesso ma muta, in una metamorfosi continua compenetrandosi con le forme e i colori dello spazio.

In tutte queste metamorfosi ritroviamo i simboli a noi molto noti del racconto di Alice, dal coniglio figura complementare ad Alice, alla Regina di cuori con le su immancabili carte da gioco e poi le rose, le ostriche e tutte le figure che hanno popolato la favola tra cui il Cappellaio Matto e lo Stregatto, figure iconiche della fiaba di Carroll.

Moses Pendleton usa la storia di Alice come spunto per la sua creazione immaginifica e dunque la frammenta riproponendo le vicende della bambina curiosa senza seguire il filo della narrazione originale ma fornendo allo spettatore una visione personale e dunque mettendoci la propria firma.

Alice si potrebbe considerare una scelta ovvia per MOMIX, un modo per seguire la fantasia dove colori, suoni, movimento scenico, musica e luci si mescolano per creare un prodotto nel quale ci si deve immergere senza aspettarsi alcuna logica. Come Alice che segue il Coniglio Bianco nella sua tana noi spettatori dobbiamo lasciarci andare e seguire i ballerini di Moses dovunque essi vogliano condurci.

Ecco come Moses Pendleton riassume Alice: “Vedo Alice come un invito alla creazione, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio”.