Whitney – Una voce diventata leggenda: la storia di Whitney Houston tra realtà e finzione

Whitney - Una voce diventata leggenda
Whitney – Una voce diventata leggenda

Whitney – Una voce diventata leggenda è un film basato sulla storia vera della vita e della carriera dell’iconica cantante Whitney Houston.

Diretto da Kasi Lemmons su sceneggiatura di Anthony McCarten, Whitney – Una voce diventata leggenda racconta la vita di Whitney Houston a partire dalla sua ascesa, seguendo ogni passo della sua carriera da cantante fino all’apice del suo successo, e il degradante declino a causa della caduta della donna nel tunnel della droga.

Tra narrazione e musica, viene fuori la rappresentazione di una forza del palcoscenico, una delle voci più belle della storia della musica, che fa da controcanto a una grande fragilità, celata sotto la luce dei riflettori.

Non trattandosi di un documentario, pur essendo una “biografia”, molti aspetti, però, vengono romanzati o tralasciati. Non manca, dunque, quella vena artistica e creativa che contraddistingue molti film basati su storie vere, rendendoli emozionanti e ricchi di pathos, anche nel caso di una realtà che di drammi ne ha già a sufficienza.

È anche vero che un film è un film, e va preso come tale: riflesso dell’occhio di un regista che ci mette del suo e fa vedere una sua versione della storia, con tutte le sue ragioni.

La vita privata di Whitney Houston: la storia con Robyn Crawford

In Whitney – Una voce diventata leggenda viene fatto riferimento anche alle diverse storie d’amore della cantante, a partire da quella con Robyn Crawford, che diventerà il suo direttore creativo. Nel film, però, si riduce di intensità, e non viene data l’idea di una relazione romantica e di una convivenza andate avanti, nella realtà, per due anni.

Proprio la Crawford ha confermato che la coppia ha avuto una relazione intima, all’interno del suo libro di memorie, A Song for You: My Life with Whitney Houston, senza, tuttavia, darsi mai etichette. Come si vede poi, nel film, la Houston decise di porre fine alla relazione con la donna per paura dell’immagine che ne sarebbe derivata di sé e di come ciò avrebbe potuto influenzare le loro vite, soprattutto dopo aver ottenuto un contratto discografico.

Dopo questo episodio, tuttavia, le due sono rimaste migliori amiche per molto tempo, come documentato da I Wanna Dance with Somebody. All’inizio degli anni 2000 la Crawford ha deciso di allontanarsi dalla Houston a causa della strada che la cantante stava prendendo per la sua continua dipendenza dalle droghe. La storia tra la Crawford e Whitney è stata confermata anche da Bobby Brown, l’ex marito della cantante, il quale ha aggiunto che la madre della Houston, Cissy, era contraria alla relazione tra le due al punto da voler licenziare la Crawford dalla sua posizione di assistente, quando Whitney era agli esordi.

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Whitney – Una voce diventata leggenda

Jermaine Jackson e Bobby Brown

Come accennato nel film, Whitney Houston avrebbe frequentato Jermaine Jackson per circa un anno, mentre Jackson era ancora sposato con Hazel Gordy. Sebbene Jackson non abbia mai parlato della loro relazione, la storia è stata confermata da sua sorella La Toya Jackson. Inoltre, “Saving All My Love for You” si pensa sia dedicata proprio a Jermaine Jackson, anche se non si hanno certezze.

Più turbolenta e ricca di dramma è stata la relazione con Bobby Brown, soprattutto negli ultimi anni di matrimonio. In Whitney – Una voce diventata leggenda, si vede un Bobby Brown violento nei confronti di Whitney, e proprio lo stesso cantante, che ha sempre negato tutte le accuse sui suoi comportamenti, in un’intervista a 20/20, ha confessato di aver colpito la Houston una volta.

Chi era Barbara Houston?

Barbara Houston aveva una relazione con il padre di Whitney, John Houston iniziata quando quest’ultimo era ancora sposato con Cissy. I due si sono poi sposati, e nel film si intravede il gelo e la distanza tra la donna e la cantante, rapporto che nella vita reale era altrettanto teso. Ciò che Whitney – Una voce diventata leggenda, è la causa intentata da Barbara contro Whitney, in cui si affermava che la cantante era l’unica beneficiaria dell’assicurazione sulla vita di John Houston e che il denaro sarebbe stato utilizzato per pagare il mutuo di Barbara e John, mentre il denaro restante sarebbe andato a Barbara.

Whitney Houston ha presentato una domanda riconvenzionale contro la matrigna, sostenendo che l’assicurazione sulla vita serviva a ripagare la cantante per il denaro che il padre le aveva prestato anni prima. La causa si è conclusa nel 2010, a favore della Houston cui è stata attribuita la proprietà dell’ipoteca di Barbara.

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Whitney – Una voce diventata leggenda

Cosa è successo davvero tra Whitney e suo padre?

Come si vede nel film, il rapporto tra Whitney Houston e suo padre era piuttosto complicato. In Whitney – Una voce diventata leggenda, John Houston, divenuto il manager della cantante e amministratore delegato della sua società, prende in prestito del denaro dalla figlia, contribuendo a incrinare il rapporto nel tempo. La cifra presa “in prestito” ammonterebbe a 723.000 dollari.

A peggiorare definitivamente le cose, è stata però la causa da cento milioni di dollari che John ha intentato contro la figlia nel 2002 per violazione del contratto. La causa sosteneva che Whitney Houston non avesse pagato John o la sua società per i servizi che le avevano fornito, come l’assistenza legale dopo essere stata beccata con della droga e la negoziazione dei termini del contratto da cento milioni di dollari con la Arista Records. John Houston cercò persino di fare appello alla figlia in televisione. Dopo la sua morte, avvenuta nello stesso anno, la causa è stata archiviata.

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Whitney Huston

La scomparsa di Whitney

In Whitney – Una voce diventata leggenda non si assiste alla tragica morte della cantante, che viene soltanto lasciata intuire. Il film, infatti allude alla morte della cantante, avvenuta alcune ore prima della festa pre-Grammy del produttore musicale Clive Davis. Whitney Houston è morta per annegamento accidentale nella vasca da bagno della sua camera d’albergo al Beverly Hilton. Secondo il referto dell’autopsia, a ciò hanno contribuito gli effetti di una “cardiopatia aterosclerotica e l’uso di cocaina”.

La meravigliosa scena finale del film vede Whitney Houston esibirsi sul palco agli American Music Awards del 1994, distogliendo così l’attenzione dagli ultimi anni di vita della cantante e dalla tragedia della sua morte, riportando, invece, alla luce la potenza della sua incredibile voce, in grado di incantare un pubblico che ha avuto occasione di emozionarsi guardandola dal vivo, ma anche quello di una sala di un qualsiasi cinema del mondo.