Oppenheimer: il regista ha fatto davvero esplodere la bomba atomica | Non erano effetti speciali

Oppenheimer

Oppenheimer è il film del momento ma molti dei suoi segreti sono ancora nascosti, primo su tutti l’esplosione della prima bomba atomica.

Oppenheimer è arrivato in Italia da ormai più di una settimana e sta facendo strage di incassi al botteghino. Tutti lo vedono, tutti ne parlano, in molti lo amano, ed è già considerato uno dei film meglio riusciti di Christopher Nolan. L’opera è stracolma di scene impattanti ed emozionanti, ma quella che primeggia su tutte le tre ore di film è senza dubbio l’esplosione della prima bomba atomica, il Trinity Test.

Ci sono diverse ragioni per cui quella scena è così coinvolgente e potente. L’impressionante tensione alimentata dagli sguardi e dai movimenti degli attori, dalla colonna sonora martellante di Ludwig Göransson, l’importanza storica di quell’evento. Nolan ci porta sempre più in alto, e proprio quando non riusciamo più a sopportare le vertigini, ci lascia cadere nel vuoto, questo incarnato dal silenzio dell’esplosione. Ma c’è un altro motivo per cui lo scoppio è così impattante: è stato realizzato senza computer grafica.

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Come Nolan ha ricreato il Trinity Test senza CGI

Che l’esplosione del Trinity Test fosse stata realizzata senza l’ausilio della CGI è una nozione nota da tempo, usata proprio per promuovere il film. Il risultato finale però era incerto. Andrew Jackson, supervisore degli effetti visivi per Oppenheimer, ha parlato di come Nolan volesse “una sorta di interpretazione artistica delle idee piuttosto che una rappresentazione accurata della fisica”. Difatti è così: Nolan avrebbe potuto affidarsi tranquillamente alla CGI per ricreare un perfetto Trinity Test, ma ha deciso invece di affidarsi all’analogico per restituire più potenza alle immagini. Sapere che le fiamme che stiamo vedendo sono vere permette un’immersione di gran lunga maggiore nel momento.

Come dice Quentin Tarantino, “se non lo hai filmato durante la giornata, non conta”. Questo approccio, chiaramente legato ad un tipo di cinema con cui questi stessi registi sono cresciuti, non è solo nostalgia. Parliamo di finzione: che noi vediamo un’esplosione atomica analogica o un’esplosione atomica digitale, sappiamo che Nolan non ha davvero fatto esplodere una bomba atomica. La sospensione dell’incredulità avviene in entrambi i casi, quindi perché sprecare tanto denaro per ottenere il risultato più realistico possibile? Il cinema non è realismo, ma immersione, è questa è una nozione che Nolan si è portato dietro per tutta la carriera.

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Come è stata realmente realizzata l’esplosione

Che lo si ami o lo si odi, è innegabile che Nolan è un amante del vero cinema. Con Oppenheimer lo ha dimostrato nella scelta della pellicola, del bianco e nero, degli effetti visivi – ma è stato fedele al vero cinema in tutti i suoi film. Il Trinity Test in Oppenheimer è stato ricreato utilizzando quattro fusti da circa 166 litri di carburante ciascuno con alcuni esplosivi per farli detonare. Le immagini sono state riprese da numerose angolazioni e distanze, utilizzando vari trucchi del mestiere per far sembrare lo scoppio più grande di quanto fosse realmente.

Il risultato finale è frutto di una composizione di più di 400 elementi messi insieme. La tensione e la liberazione del momento sono emozioni fortissime e tutto questo non sarebbe stato lo stesso con la CGI. Vedere quell’esplosione luminosa, tanto terribile quanto bella, trasformarsi e passare dal giallo al rosso vivo e infine al nero è un’esperienza puramente cinematografica che nessuna ricostruzione digitale potrà mai eguagliare.