Squid Game stagione finale, la conclusione è talmente folle che sembra un errore calcolato | Sfida ogni aspettativa della cultura seriale

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Il terzo capitolo chiude la saga con svolte scioccanti, sangue, tradimenti morali e un finale che lascia di stucco

La terza ed ultima stagione di Squid Game riparte esattamente dal devastante finale della precedente, in un clima di tensione e sangue che non lascia scampo: 60 sopravvissuti si ritrovano nuovamente sotto i riflettori di giochi letali, tra morti cruente e decisioni impossibili  .

Se Gi‑hun (Lee Jung‑jae) è ridotto quasi al silenzio, schiacciato dal peso delle sue azioni passate, i nuovi personaggi – come il disertore nord‑coreano Kang No‑eul e il detective Jun‑ho – aggiungono profondità emotiva e tensioni inattese  .

Il tono del racconto cambia: si abbandona la satira sociale che caratterizzava la prima stagione, per abbracciare un filone più cupo, da action‑thriller. I giocatori rimasti sono ormai spietati, spesso privi di qualsiasi morale ().

E, soprattutto, la stagione finale si distingue per due twist narrativi clamorosi: un nuovo partecipante obbligato a entrare nel gioco e un finale “WTF” che sfida qualsiasi previsione e anticipa possibili sviluppi futuri per l’universo dell’hit sudcoreano ().

Quando l’azione supera la satira

Il primo elemento che sorprende della stagione finale è la virata netta dall’indagine satirica delle disuguaglianze verso un trattamento più brutale e spettacolare della violenza. La premessa del voto democratico pre‑game ritorna, ma perde gran parte della sua rilevanza, lasciando spazio a momenti di tensione che appaiono ripetuti e meno incisivi. Gli ultimi tre giochi, pur essendo visivamente spettacolari, non raggiungono i livelli di creatività e shock della stagione iniziale, dando la sensazione di un racconto dilatato e meno efficace.

Tra i pochi squarci di luce, figurano i personaggi secondari. Kang No‑eul, un ex guardia disertore che sfoggia un’onestà ingenua, e Jun‑ho, impegnato a ritrovare il fratello Front Man In‑ho (Lee Byung‑hun), riescono a ritagliare spazi sentimentali e tragici  .

Tuttavia, l’introduzione di un nuovo giocatore senza consenso e la presenza dei VIP mascherati – spettatori miliardari che commentano i giochi – appaiono forzati e disallineati rispetto al tono precedente, più intimo e drammatico  .

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Finale shock e epilogo aperto (per altri capitoli)

Chi ha già visto il finale parla di una chiusura capace di shockare: un colpo di scena che “beggars belief” (come scrive la recensione del Guardian), suscitando stupore e incredulità  .

Se questo momento resta sconvolgente, è anche vero che trasforma il franchise in qualcosa di meno riconoscibile: un action‑thriller più convenzionale che proietta la saga verso nuovi orizzonti, con le porte aperte a un potenziale spin‑off. La stagione finale di Squid Game chiude con una massiccia dose di violenza, colpi di scena e azione pura, rivelandosi un finale tanto memorabile quanto divisivo. Se amate l’impatto visivo e la teatralità, questo confronto finale è da non perdere, anche se rischia di offuscare la forza satirica che aveva reso la serie un fenomeno globale. Una chiusura che spiazza, turba… e apre nuovi, inquietanti interrogativi. Disponibile su Netflix dal 27 giugno 2025.