Abbiamo già visto che il 2017 per Milano sarà l’anno della cultura con una serie di grandi mostre che animeranno i luoghi dell’arte della città.
Ma la vera novità è che nel 2018 Milano amplierà la propria offerta artistica e culturale.
Per rispondere brevemente ad alcune delle cinque domande fondamentali del giornalismo possiamo dire che si tratterà di un museo dedicato al mondo etrusco, aprirà nel 2018, sarà ospitato a Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, in Corso Venezia 52, e ospiterà nel suo nucleo centrale la preziosa collezione etrusca già nota come Collezione CA recentemente acquistata dalla famiglia Rovati, che con la Fondazione Luigi Rovati gestirà il nuovo museo.
La sede del futuro museo, datato 1871, sarà ristrutturata dall’architetto Mario Cucinella il cui progetto prende spunto dai più importanti lasciti etruschi e dal mondo magico delle sepolture, prevedendo un padiglione ipogeo di grande suggestione in cui sarà allestita una parte della collezione. Il padiglione è pensato, infatti, in diretto dialogo con il giardino sovrastante, che verrà aperto al pubblico. Nei piani superiori dell’edificio, in cui sarà mantenuta l’atmosfera di una casa-museo, proseguirà il percorso espositivo che prevede una selezione dei migliori reperti della collezione residente, la cui interezza sarà comunque a disposizione degli studiosi in una sorta di deposito aperto dedicato alle analisi e alla ricerca. Alcune sale verranno riservate allo studio, alla didattica, alle esposizioni temporanee.
Previsti anche un bookshop e una caffetteria per allietare il corpo dopo lo spirito.
La Collezione comprende la più completa raccolta di vasi del periodo arcaico con oltre 700 vasi etruschi di bucchero e impasto risalenti al periodo tra il IX e il VI secolo a.C. e a questi si uniranno altre opere di collezioni private che la Fondazione raccoglierà rendendone possibile la fruizione. Non solo nucleo fondante la collezione ma anche riferimento dei grandi musei del mondo e dagli esperti di etruscologia. La specificità e completezza della raccolta ne fanno un unicum che ben si integra con le persistenze etrusche presenti in Lombardia e in particolare con quelle conservate nel Museo Archeologico di Milano.
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