Pisa capitale della robotica fino al 13 settembre

 

Chi non ha mai sognato di avere un robot per amico? Negli anni ’90 esisteva “Emilio è meglio”, il robottino amico dei bambini che tanto ha fatto sognare generazioni e generazioni di ragazzini. Oggi sono sempre di più gli ambiti e gli studi che vedono la robotica come una tra le scienze migliori amiche dell’uomo. Ed ecco che quest’anno, a Pisa ha preso il via il primo Festival internazionale della Robotica: 7 giorni fra umanoidi, attori robot e simulatori, fino al 13 settembre.

Pisa, una città che vanta una delle più alte concentrazioni di addetti e di attività di ricerca, sviluppo, applicazione di sistemi robotici sarà la cornice di eventi, incontri, mostre e convegni con ospiti internazionali, per esplorare passato e futuro della collaborazione fra uomini e macchine, della robotica in tutte le sue declinazioni: al servizio dell’uomo, per liberarlo dalle incombenze più faticose, intervenire con estrema precisione e affidabilità sul corpo umano, migliorare la qualità di vita delle persone diversamente abili, contribuire a superare il divario tra il nord e il sud del mondo, scoprire inattese espressioni artistiche.

Robot per l’assistenza personale, sviluppato nell’ambito del progetto “Robot-Era”, con il coordinamento dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. È  uno dei tre robot in grado di interagire con le persone in ambiente domestico e anche fuori casa, garantendo maggiore autonomia e qualità di vita per le persone fragili. (Fonte: Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna)

Qui è stato presentato il robot-barman che prepara i cocktail. Si chiama, con molta fantasia, “Robo-barman” è in grado di preparare Spritz, Negroni, Campari orange, ma anche un cocktail analcolico ed è stato sviluppato dai ricercatori del Sant’Anna di Pisa partendo dai modelli di arti artificiali utilizzati in genere per la sostituzione funzionale di mani danneggiate.

Invece, l’umanoide FACE sviluppato dal Centro E. Piaggio dell’Università di Pisa, vestito con un abito settecentesco realizzato appositamente dalla Fondazione Cerratelli di Pisa, insieme all’umanoide RoboThespian dell’azienda inglese Engineered Arts Ltd, attore al Pleasant Theatre di Londrahanno preso parte al concerto di beneficenza “The Music of Soul: la grande musica da Mozart a Puccini”, interpretato dall’Orchestra Filarmonica di Lucca diretta da Andrea Colombini, dal coro dell’Università di Pisa diretto da Stefano Barandoni e dalla diretta da Fabius Constable.

Non solo, il 12 settembre vedrà una collaborazione davvero speciale: il robot YuMi collaborerà con Andrea Bocelli, con la soprano Maria Luigia Borsi e con l’Orchestra Filarmonica di Lucca per il concerto lirico di beneficenza al Teatro Verdi di Andrea Bocelli  “A Breath of Hope: dallo Stradivario al Robot”.

 

12 le location, scelte fra le più suggestive del centro storico di Pisa e che, in buona parte, coincidono con alcune sedi delle istituzioni che hanno contribuito a promuovere il festival, come organizzatori o co-promotori scientifici, che ospitano gli eventi del festival e fanno della città la capitale della nuova Robot-Valley europea.