Pubblicità! La nascita della comunicazione moderna in mostra alla Fondazione Magnani-Rocca

“Volete la salute?? Bevete il Ferro China Bisleri”

È il 22 giugno 1890 e sulla “Tribuna Illustrata” appare il primo e più antico slogan pubblicitario italiano. Da una comunicazione semplice e diretta, spesso solo testuale, fino all’amatissimo Carosello passando per la scoperta dell’illustrazione per i cartelloni: questo è il percorso di “Pubblicità! La nascita della comunicazione moderna”, la mostra che “mostra” la storia della pubblicità italiana alla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma) fino al 10 dicembre 2017.

 

 

Duecento opere, dalla fine dell’Ottocento all’era della tv, raccontano in quattro sezioni la nascita in Italia della pubblicità: dalle sue prime forme di comunicazione semplici e dirette, all’introduzione dell’illustrazione come strumento persuasivo e spiazzante per novità e per fantasia, al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario attraverso i diversi media, dal più conosciuto manifesto, alla locandina, alla targa di latta e poi al packaging della confezione, fino all’arrivo della radio come strumento di comunicazione di massa.

Marcello Dudovich Liquore Strega, manifesto, 1906 Alassio (SV), Collezione Alessandro Bellenda, Galleria L’IMAGE

Il sociologo Marshall McLuhan definì la pubblicità “la più grande forma d’arte del XX° secolo” e se inizialmente i primi illustratori furono artisti e i loro bozzetti e manifesti fossero realizzati seguendo l’idea dell’illustrazione come elemento di comunicazione, bella indipendentemente dal contenuto promosso, successivamente il rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario si rinsalda sempre di più. Uno rafforza l’altro: il prodotto è rappresentato, o comunque evocato nella rappresentazione, e quindi descritto con il suo nome e la sua marca alcune volte associato a uno slogan.

 

Celeberrimi marchi come Barilla, Campari, Cinzano, Motta, Pirelli e molti altri entrano nel fantastico mondo della pubblicità e il percorso della mostra indaga il mondo del manifesto, delle locandine, depliant, targhe in latta fino all’illustrazione della confezione in un incrocio virtuoso tra temi (la donna, gli animali, l’uomo etc.) i settori merceologici (bevande, moda, trasporti, turismo etc…) le scuole (le grafiche Ricordi, Richter, Chappius etc…), le prime agenzie pubblicitarie (Maga, Acme Dalmonte etc..) e i grandi maestri, fra i quali, Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Mauzan, Codognato, Erberto Carboni, Marcello Nizzoli e Armando Testa.

 

La mostra, a cura di cura di Dario Cimorelli e Stefano Roffi, fra gli altri contributi, si avvale della collaborazione col prestito di un importante numero di bozzetti originali di Carboni, Nizzoli, Testa e Sepo del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma, e di manifesti d’epoca del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso, della Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” del Comune di Milano, della Collezione Alessandro Bellenda – Galleria L’IMAGE di Alassio (Savona).

Non un percorso storico, ma una lettura condotta con gli occhi dei protagonisti della pubblicità seguendo il loro processo creativo e la loro volontà di raccontare con le loro invenzioni imprese e prodotti, di forti contaminazioni con le avanguardie artistiche, di idee e progetti, suggerendo una riflessione sul «come eravamo» tra modi, abitudini, stili di vita.

INFO

Dal 9 settembre al 10 dicembre 2017
Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)

Aperto anche tutti i festivi, compresi 1 novembre e 8 dicembre.

Orario:
Dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17)
Sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).

Lunedì chiuso.

Ingresso:
€ 10,00 valido anche per le raccolte permanenti – € 5,00 per le scuole.