Preraffaelliti. Amore e desiderio: a Palazzo Reale per la prima volta i quadri iconici della Tate di Londra

A Palazzo Reale di Milano sono arrivati, direttamente dalla Tate di Londra, i maestri Preraffaelliti per una mostra unica che offre l’opportunità di vedere da vicino 80 dei capolavori più iconici di questi giovani artisti controcorrente.

S’intitola “Preraffaelliti. Amore e desiderio” l’esposizione, aperta fino al 6 ottobre 2019, che non solo permette di ammirare la magnificenza e maestria di questi artisti, ma racconta una storia: è il 1848, mentre in Europa scoppiano rivoluzioni politiche e sociali che coinvolgono quasi tutte le nazioni, a Londra, che in quel moneto è davvero la capitale del mondo nel pieno del suo sviluppo industriale, sette studenti della Royal Academy of Arts, si riuniscono per dare vita a una rivoluzione artistica: liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla dipendenza dai vecchi maestri. Da qui nasce proprio il nome che darà vita a questa corrente, considerando proprio Raffaello il massimo rappresentante di quell’arte che in nome della bellezza ha tradito la “verità”. Gli uomini e le donne della cerchia cosiddetta “preraffaellita” sperimentano nuove convinzioni, nuovi stili di vita e di relazioni personali, radicali quanto la loro arte.

Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), Monna Vanna, 1866, Olio su tela, cm 88,9 x 86,4, Tate: Purchased with assistance from Sir Arthur Du Cros Bt and Sir Otto Beit KCMG through the Art Fund 1916 ©Tate, London 2019

La confraternita si poneva in maniera anticapitalista e anti imperialista prediligendo il lavoro artigianale, dando un senso di comunità piuttosto che quello individuale, come succedeva alla Royal Academy fondata e guidata da sir. Joshua Reynolds, soprannominato da loro “l’imbrattatore”.

A oggi diremmo delle vere “teste calde” che non volevano sottostare ai dogmi imposti dalla società che stava nascendo, il loro intendo era quello di recuperare gli elementi del passato per dargli nuova luce.

Dante Gabriel Rossetti, (1828-1882) Roman de la Rose, 1864 Acquerello su carta, cm 34,3 x 34,3 Presented by Andrew Bain 1925, ©Tate, London 2019

Iniziarono a rappresentare le donne della loro cerchia come personaggi letterari. Concentrate in se stesse e perse nelle loro fantasticherie, queste figure non raccontano una storia evocando, piuttosto, un sentimento e un’atmosfera. Rinacque l’entusiasmo per i grandi artisti del Rinascimento, come Leonardo da Vinci e Tiziano, con l’opulenza delle stoffe da loro raffigurate, col loro stile ritmico e rotondo e con la morbidezza della loro luce. Burne-Jones fu in Italia più volte e sviluppò uno stile idealizzato per i suoi soggetti ultraterreni.

John William Waterhouse (1849-1917) La Dama di Shalott, 1888 Olio su tela, cm 153 x 200, Tate: Presented by Sir Henry Tate 1894, ©Tate, London 2019

Negli anni Ottanta i Preraffaelliti avevano ormai guadagnato seguaci, successo e fama; il loro stile aveva pervaso l’arte britannica e stava influenzando l’arte e le arti applicate di molti altri Paesi. I loro temi ispirarono lavori su più ampia scala. I miti e le leggende rifornivano questi dipinti di grandi dimensioni di un repertorio di storie d’amore e di mistero.

Le campagne per una maggiore eguaglianza dei diritti suscitarono il timore che le donne emancipate potessero sconvolgere le norme morali, domestiche e sociali, il che trovò eco nell’arte e nella letteratura. I Preraffaelliti furono tra i primi a rappresentare le donne come forze potenti, misteriose, distruttive: dee, incantatrici e altre mitiche femmes fatales – fatali a se stesse o agli altri.

Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), Beata Beatrix, ca. 1864-70, Olio su tela, cm 86,4 x 66, Tate: Presented by Georgiana, Baroness Mount- Temple in memory of her husband, Francis, Baron Mount-Temple 1889 ©Tate, London 2019

La ragione per cui è assolutamente necessario andare a visitare la mostra è perché al suo interno è possibile ammirare alcuni dipinti iconici che difficilmente escono dal Regno Unito per essere prestati, come l’Ofelia di John Everett Millais, Amore d’aprile di Arthur Hughes, la Lady of Shalott di John William Waterhouse.

Una potenza incredibile viene sprigionata da questi dipinti, suddivisi in articolate sezioni tematiche, in modo da rivelare agli spettatori l’universo artistico e i valori dei 18 artisti presenti in tutta la poetica di questo movimento: dall’amore e dal desiderio alla fedeltà alla natura e alla sua fedele riproduzione; e poi le storie medievali, la poesia, il mito, la bellezza in tutte le sue forme.

Dante Gabriel Rossetti (1828-1882), Aurelia (L’amante di Fazio), 1863-73 Olio su tavola di mogano, cm 43,2 x 36,8, Tate: Purchased with assistance from Sir Arthur Du Cros Bt and Sir Otto Beit KCMG through the Art Fund 1916, ©Tate, London 2019

Ispirati dagli artisti d’avanguardia di ogni epoca, e in particolare dai pittori e dai poeti italiani medievali, i Preraffaelliti crearono una sorta di “modernità medievale” per la loro epoca in rapida evoluzione. Furono i primi a dipingere dal vero con luce naturale e colori brillanti. Crearono una nuova intimità psicologica nella quale gesti, espressioni e segnali iconografici rivelano i pensieri e i sentimenti profondi dei loro protagonisti. La mostra lo attesta esibendo dipinti “iconici” su temi che vanno da Dante e dalla Commedia (Paolo e Francesca da Rimini e Il sogno di Dante alla morte di Beatrice di Dante Gabriel Rossetti) al paesaggio italiano tout court (Veduta di Firenze da Bellosguardo di John Brett).

John Brett (1831-1902), Veduta di Firenze da Bellosguardo, 1863, Olio su tela, cm 60 x 101,3, Tate: Presented by Thomas Stainton in memory of Charles and Lavinia Handley-Read 1972, ©Tate, London 2019

Particolare risalto viene dato all’impatto che il movimento artistico produsse sul modo di concepire l’arte, dimostrando come il fascino dei preraffaelliti, in quanto determinante nel processo formativo delle generazioni successive di artisti, sia ancor oggi straordinariamente attuale. Centrale è il tema della poetica degli artisti preraffaelliti, che deve all’arte e in generale alla cultura italiana pre-rinascimentale quell’idea di modernità medievale che tanto la caratterizza.

La mostra “Preraffaelliti. Amore e desiderio”, promossa e prodotta dal Comune di Milano- Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE è organizzata in collaborazione con Tate e curata da Carol Jacobi, Curator of British Art, 1850 – 1915 di Tate Britain. Inoltre si avvale del contributo scientifico di Maria Teresa Benedetti, in relazione al rapporto dei Preraffaelliti con l’Italia.

 

INFORMAZIONI:

“Preraffaelliti. Amore e desiderio”
Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, Milano
Dal 19 giugno al 6 ottobre 2019

Orari: Lunedì 14,30 – 19,30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9,30 – 19,30 Giovedì e sabato 9,30 – 22,30 La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)

Biglietti: Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00
Biglietto open € 17,00 (prevendita obbligatoria inclusa
Ridotto Abbonamento Musei Lombardia € 10,00
Ridotto Speciale € 6,00
Biglietto congiunto 2 mostre “Preraffaelliti. Amore e Desiderio” + “Il meraviglioso mondo della natura” € 18,00

Prenotazioni: 02 54914
 palazzorealemilano.it mostrapreraffaelliti.com ticket24ore.it