Tinder introduce il pulsante di emergenza se l’incontro diventa pericoloso

Tinder-Noonlight-pulsante emergenza

L’applicazione più famosa per appuntamenti al buio, Tinder ha fatto i conti con la realtà e ha deciso di introdurre il “pulsante di emergenza” per mandare un SOS quando un incontro romantico rischia di diventare pericoloso. Una nuova funzione dedicata alla sicurezza, orientata soprattutto al pubblico femminile, sviluppata in collaborazione con Noonlight, una nuova app che rintraccia l’ubicazione degli utenti e informa le autorità se emergono problemi di sicurezza.

Una mossa di grande coscienza da parte della piattaforma, proprio nell’epoca del #MeToo, dove si comprendono in modo sempre più focalizzato le paure delle donne di subire violenze da parte di sconosciuti o conosciuti, senza però mettere limite alla loro libertà di poter cercare nuovi approcci e relazioni in completa sicurezza.

La nuova funzione verrà lanciata in America il 28 gennaio e presto potrebbe estendersi a molti altri paesi. Oltre al tasto per richiedere assistenza saranno introdotte altre soluzioni come il tracciamento della posizione, la verifica delle foto caricate sul profilo in modo da garantirne l’autenticità verificando gli scatti (tramite selfie con la medesima posa), comandi veloci per segnalare molestie all’interno della messaggistica e un centro di sicurezza in-app aggiornato.

Nella pratica, l’utente che si troverà in una situazione potenzialmente pericolosa potrà premere il tasto sul proprio smartphone ricevendo immediata assistenza. Prima dell’appuntamento si potranno fornire informazioni come luogo e orario oltre che sulla persona che si sta per incontrare.

appuntamento, tinder

Finora l’app aveva usato sistemi di sorveglianza sulle modalità di comunicazione delle parti in particolare per individuare forme di linguaggio abusivo o foto indecenti. Col nuovo servizio i clienti potranno affiggere un’etichetta sul loro profilo per fare sapere di avere il pulsante: “È come il cartello che metti sul prato di casa per far sapere che hai un sistema d’allarme”, ha spiegato Elie Seidman, Ceo di Tinder, secondo cui già questo può fare da deterrente ai malintenzionati.

Il rischio di “errore” involontario o volontario nel premere il bottone è un problema che hanno preso in considerazione quelli di Tinder ma “è un rischio che sono disposti a correre per la sicurezza”, l’importante è prendere seriamente la cosa perché nel momento in cui una persona sta schiacciando il pulsante “per scherzo” magari da un’altra parte c’è una persona che ne ha realmente bisogno e sarebbe di buona intelligenza non sottrarre risorse fondamentali per una bravate che potrebbe essere fatale per qualcun altro.