Primario organizza ironicamente Tour Covid per negazionisti. In tanti accettano davvero

Tour Covid reparto ospedale

Qualche giorno fa il Dottor Grio aveva scritto su Facebook un post rivolto a tutti i negazionisti convinti che i reparti siano vuoti, stanco degli attacchi ai medici e al personale medico ha sarcasticamente lanciato un Tour tra i reparti di terapia intensiva, “No no, è tutto vuoto, ho fatto sdraiare i miei medici ed i miei infermieri giusto per fare le foto, le buste le indossiamo per la cellulite. Non dormiamo perché ormai siamo avanti con l’età e passiamo le giornate seduti mangiando e bevendo. Non ci credete? Bene, la TourinGrio organizza da domani tour guidati in Rianimazione e nei reparti Covid”. Cosi recitava il messaggio che voleva essere uno spunto di riflessione audace sulla situazione in atto, “Sarà per me un piacere farvi personalmente da guida e condurvi in un piacevolissimo viaggio in quello che per noi è un girone dantesco, ma per voi giustamente è esagerato”. “Ah, dimenticavo, io mi bardo con tuta, maschera e calzari, a voi non servono ma tengo libero un letto con ventilatore meccanico e monitoraggio continuo multiparametrico molto invasivo. Nel gabinetto, perché lo sgabuzzino l’ho già impegnato”, infine conclude il suo post con un piccolo sfogo dettato dalla frustrazione di leggere certi commenti, “Non chiedeteci suggerimenti se vi ammalate dopo aver scritto e pensate la qualunque. Coerenza, ci vuole coerenza”.

Tour Covid Michele Grio

Un messaggio forte quello del Dottor Michele Grio, direttore di struttura complessa di Anestesia e Rianimazione all’ospedale di Rivoli, in provincia di Torino, il quale si aspettava tutto ma non di ricevere seriamente delle richieste per iscriversi al TourinGrio, “Buongiorno, vorrei iscrivermi al tour organizzato dal primario Grio e poter visitare il reparto di terapia intensiva dell’ospedale. Ovviamente voglio vedere le cartelle cliniche dei malati per accertarmi che venga raccontata la verità”, questo uno dei messaggi che hanno lasciato il medico davvero senza parole, “In molti ieri mi hanno fatto questa richiesta non capendo che il post da me scritto sui social, in cui invitavo chi non credeva a verificare di persona quanto stesse accadendo a causa del Covid, era solo una provocazione”. Purtroppo non siamo nell’era delle provocazioni funzionali, men che meno del sarcasmo, i negazionisti ci sono, sono tanti e potenzialmente pericolosi perché non riescono a rendersi conto della gravità della situazione, tant’è che molte persone hanno chiesto di poter realmente entrare perché non credono alle parole del Dottore e non sono mancate ovviamente le minacce, sempre molto in voga.

Tour Covid post del Dottor Michele Grio

A chi si è candidato per il tour Covid gli è stato spiegato che non è possibile farlo davvero, per ragioni che, spero ai più, risultino ovvie, ma forse è meglio essere limpidi, il primario racconta che “I numeri dei contagi aumentano a vista d’occhio. È vero che nel nostro siamo tranquilli perché ci siamo organizzati ma è altrettanto vero che i letti sono di nuovo tutti occupati come lo scorso inverno”. “Io e i miei colleghi stiamo affrontando la nuova ondata di Covid che ha colpito anche il Piemonte con molta serietà. Siamo più organizzati. E leggere tutte queste persone che non credono a ciò che diciamo, ma che anzi mettono in discussione le nostre parole, mi ha molto stupito”. Tra i post su Facebook del Dottor Grio più recenti c’è anche un bando per reclutare nuovo personale, è una “Manifestazione di interesse per la formazione di elenchi di Medici disponibili a prestare attività assistenziale nelle Aziende Sanitarie della Regione Piemonte”. La necessità impellente è di trovare nuovi dottori, un segnale davvero molto chiaro della situazione che spieriamo non sfugga. A questo punto però non resta che rassegnarsi alla realtà dei fatti, chi si ostina a non voler credere continuerà sulla sua linea, l’unica speranza che possiamo avere è che non creino troppi danni perché non rispettando le regole potrebbero essere i primi a intasare gli ospedali portando al collasso il sistema sanitario.