Tokyo: immergersi nella pace dei suoi templi Jindaiji
Jindaiji

Tokyo: immergersi nella pace dei suoi templi direttamente da casa! A metà strada tra tradizione e modernità, i luoghi sacri di Tokyo sono spazi di meditazione aperti ai visitatori che possono anche soggiornare tra le loro mura. Un’esperienza da fare subito al Tempio Shodenji grazie al servizio digitale messo a punto da Otera Stay.

Tokyo è famosa per essere una moderna e avanguardista metropoli, dove il futuro prende già corpo, le tendenze nascono e si affermano e i turisti si stupiscono agli incroci trafficati, davanti al mirabolante skyline e usando la rete metropolitana più estesa del Giappone e fra le più ramificate del mondo. Ma questa è solo una faccia della medaglia della capitale del Sol Levante; l’altra è fatta di tradizioni millenarie, respiri sommessi, canti di preghiera e attimi lenti da vivere con spirito leggero. I templi buddisti e i santuari shintoisti, sparsi in ogni quartiere e diversi gli uni dagli altri, sono l’emblema di quest’anima antica e profondamente legata alla cultura più autentica della città. Alcuni di questi luoghi sono aperti per soggiorni di turisti e locali desiderosi di vivere un’occasione unica, avvolti nella pace e nel silenzio, a contatto con i monaci che li guidano nella meditazione. Una straordinaria esperienza che si rinnova con le contingenze attuali e può oggi anche essere vissuta comodamente dal proprio divano di casa.

Tokyo: immergersi nella pace dei suoi templi Sensoji Temple, Asakusa
Sensoji Temple, Asakusa

In fatto di templi, santuari e luoghi sacri a Tokyo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nel quartiere di Asakusa, Sensoji è probabilmente il tempio più famoso della città, le foto alla sua enorme pagoda a 5 piani si sprecano, in netto contrasto con la vicina Tokyo Skytree. A Imadojinja dimora una coppia di divinità e quindi i suoi talismani sono particolarmente benefici per gli innamorati, inoltre qui ha avuto origine la leggenda dei maneki neko (le famose statuette dei “gatti che richiamano la fortuna”) e due sono proprio posti all’ingresso per dare il benvenuto ai visitatori. C’è poi Jindaiji, nella zona di Chofu-shi, uno dei più antichi di tutta la regione, oltre ad essere luogo di purificazione e preghiera per un matrimonio felice. A Nezu il santuario Nezu Jinja, la cui fondazione risale a quasi 1900 anni fa, è molto in voga negli ultimi anni fra i turisti, merito del suo filare di portali rossi (torii).

Tokyo: immergersi nella pace dei suoi templi Nezu Jinja

Alcuni luoghi sacri di Tokyo offrono l’esperienza di shukubo che, alla lettera, significa “dormire con i monaci”. Si tratta di una pratica che risale a molti secoli fa, quando i pellegrini, non avendo un luogo dove dormire, cercavano rifugio nei templi per qualche notte. Oggi, che la città è ricca di alberghi e soluzioni dove passare la notte, questa possibilità è l’ideale per chi vuole comprendere e vedere più da vicino la vita nei templi, scandita da ritmi lenti, e entrare a stretto contatto con i monaci sperimentando insieme a loro la meditazione alla ricerca di un rinnovato equilibrio dello spirito.

Per vivere questo tipo di esperienza non serve aspettare di raggiungere il Giappone, grazie alla società Otera Stay è possibile fin da subito sperimentare una moderna versione di shukubo non muovendosi dal proprio salotto; in un momento così particolare, infatti, la società giapponese ha introdotto la possibilità di “vivere” il tempio anche a distanza con il progetto CLOUD HOTEL che sfrutta la moderna tecnologia per un’esperienza a distanza attraverso una struttura virtuale. Porte aperte quindi al Temple Hotel Shodenji di Tokyo, che si trova nel quartiere Minato. Il Tempio di Shodenji è un eremo dove il 117° imperatore giapponese trascorse alcuni anni all’inizio del XXVII sec., da quel momento divenne un’estensione di una delle tredici scuole del buddismo giapponese, la Scuola Nichiren. La divinità protettrice del luogo è Bishamonten, uno degli dei che proteggono il buddismo, il più potente tra i “Quattro Re Celesti”; originariamente era una divinità indiana, ma divenne così popolare tra la gente comune in Giappone che entrò a pieno titolo nei sette dei della fortuna.

Tokyo: immergersi nella pace dei suoi templi Jindaiji

Il programma di soggiorno promosso da Otera Stay presso il tempio ha come obiettivo quello di acquisire buone abitudini di vita e si basa sul metodo D-R-E-A-M: Detox, Rest, Eat, Act, Meet. Prevede di coricarsi tutti i giorni alle 22:00 e alzarsi alle 5:30, cioè intorno all’alba, per dedicarsi alla meditazione seguita poi dalle faccende di casa per muovere il corpo. Alla sera e alla mattina si parla con un monaco tramite una piattaforma digitale e si pratica insieme a lui la meditazione, raggiungendo uno stato di pace e tranquillità. Al termine del percorso completo, dopo circa un mese, insieme al monaco si fa un bilancio di quanto fatto e si palesano i cambiamenti avvenuti nella propria vita.

Una “notte” costa 500 yen, mentre il pacchetto completo di 35 notti 9500 yen e permette migliorare il proprio equilibrio e self-management, adattandosi al nuovo stile di vita imposto dalla pandemia, senza correre nessun rischio e mantenendo il distanziamento sociale. Un’idea molto originale che si allinea perfettamente all’anima di Tokyo, connubio eccezionale fra antico e moderno.