Lookiero e body positivity: piacersi con ogni difetto

Lookiero e body positivity: l’azienda vuole valorizzare le donne e il loro corpo. In netto contrasto al body shaming, ovvero l’atto di discriminare qualcuno per il suo aspetto fisico, il movimento body positivity vuole valorizzare i “corpi non convenzionali“, non rappresentati dai media, e Lookiero lo fa attraverso la moda, supportando ogni diversità.

L’azienda è il primo servizio di personal shopping online in Europa. Ogni box spedita contiene 5 tra capi e accessori e viene personalizzata seguendo le indicazioni dell’utente, riguardanti il suo profilo di stile, le sue preferenze in fatto di aderenza dei capi, le parti del corpo da voler mostrare (o nascondere), la silhouette e il colore di occhi e capelli. Dietro c’è una personal shopper pronta a studiare le caratteristiche dell’utente, selezionare 5 capi adatti al profilo e spedirli. Non c’è alcun vincolo sull’acquisto degli indumenti o degli accessori: si possono acquistare tutti, una parte o nessuno; il resto viene reso a Lookiero senza alcun costo. Il servizio promuove un’immagine naturale del corpo femminile, abbracciando le diversità di ogni donna e proponendo capi adatti a tutte, studiati sui punti di forza di ogni forma e aspetto, rispettando le diverse esigenze.

L’azienda punta molto sull’accettazione del proprio corpo, anche e soprattutto se fuori dai classici standard di bellezza, ed è sempre attenta alle necessità di chi non si sente rappresentato. Recentemente Lookiero ha condotto e pubblicato un sondaggio riguardo la percezione di sé da parte delle donne europee, cercando di capire come si vedono e quali sono i disagi principali riguardanti il proprio aspetto. Nel dettaglio:

  • l’88% delle donne cambierebbe parti del proprio corpo;
  • il 61% di esse ha rinunciato a una o più attività perché si sentivano a disagio con se stesse;
  • il 63% ammette di essere troppo autocritica;
  • il 60% fa shopping online per evitare il disagio del dover provare i vestiti e vedersi nello specchio del camerino.

I dati parlano chiaro riguardo la percezione di sé. Continuamente bombardate da immagini di corpi perfetti e senza alcun difetto, le donne (ma anche molti uomini) fanno fatica a vedersi belle, o perlomeno ad accettare quelle “deformità”, in realtà del tutto normali e naturali. Non esiste un unico ideale di corpo: è questo il messaggio alla base del movimento body positivity. Occorre eliminare lo standard classico di bellezza, troppo stringente e del tutto innaturale. I canoni che per anni hanno definito la perfezione e la “normalità” non solo non comprendevano corpi di forme diverse, ma escludevano anche persone di colore, disabilità, persone sfigurate e trans. Ciò, alla lunga, ha portato ad assimilare determinate immagini come canoniche, rifiutando e demonizzando il “diverso” da esse.

La body positivity non si esprime soltanto con l’amore per sé stessi e per il proprio corpo, accettandolo coi suoi difetti e peculiarità, ma anche col rispetto verso gli altri e il modo in cui scelgono di apparire. Ognuno è padrone di sé e del proprio aspetto, e nessuno può imporre il proprio volere o giudizio sul corpo degli altri. Ciò che noi crediamo essere un consiglio a fin di bene, o addirittura un complimento, può rappresentare invece per chi lo riceve un motivo di imbarazzo e disagio, un suggerimento non richiesto. Ci sono tanti motivi per cui una persona appare e decide di presentarsi in un certo modo, tante storie, e nessuno ha il diritto di giudicare il percorso e le scelte degli altri. Al contrario, l’obiettivo del movimento è quello di supportare l’autoaffermazione di sé, promuovendo il supporto reciproco per accrescere l’autostima e garantire il benessere mentale di tutti.

Proprio da questa volontà nasce #WomanKIND, un movimento supportato dalla stessa Lookiero per celebrare l’amore verso se stesse e gli altri, alimentando l’idea della body positivity. Tante donne si sono fatte portavoce di questa attitudine, incoraggiando il rispetto per il proprio corpo e l’accoglimento delle diversità di aspetto, professando l’importanza di trasformare i propri difetti in peculiarità.

Accettare le proprie imperfezioni non significa per forza non cercare di cambiarsi, ma semplicemente trattarsi con più gentilezza, senza colpevolizzarsi e odiarsi. Non c’è nulla di male nel volersi vedere diversi, ma deve essere un desiderio sano, punto di partenza per un percorso ragionato e valido. Ciò può avvenire solo se alla base c’è positività e comprensione verso il proprio corpo: solo ascoltando le sue esigenze si è in grado di stare bene con se stessi, e di conseguenza con gli altri. #WomanKIND supporta le donne nel cambiare la percezione di sé e degli altri, trasformando la negatività in benessere. Comprensione, rispetto, supporto reciproco, accettazione: queste le parole chiave del movimento.

Per troppo tempo le donne sono state costrette a mettersi in competizione le une con le altre, alimentando paranoie, giudizi e confronti continui. Ora più che mai è importante interrompere questo circolo vizioso, permettendo a tutte di mostrarsi al mondo con gioia, senza più doversi nascondere.