La misteriosa accademia dei giovani geni: voci e bisbigli nel quinto episodio

I misteri de “La misteriosa accademia dei giovani geni” continuano a infittirsi in un quinto episodio che conquista la piena attenzione dello spettatore e procede su quei cupi binari posati dall’episodio precedente. Le questioni si fanno sempre più interessanti e, purtroppo per i bambini, i pericoli cominciano a materializzarsi dietro ogni angolo.

Reynie e Sticky sono appena diventati Messaggeri e si apprestano a scoprire cosa comporti l’incarico, non senza timore. Nel frattempo c’è un nuovo problema da risolvere: Jackson e Jillson, due membri dello staff di Curtain, hanno scoperto i messaggi in codice Morse diretti ai bambini, rendendo inutilizzabile il metodo di comunicazione e costringendo Benedict e il gruppo a cercare un’alternativa. L’ultimo messaggio dell’uomo è in codice, e i 4 si ingegnano per risolverlo. Reynie e Sticky vengono però interrotti dagli altri Messaggeri, e sono costretti a mangiare al loro tavolo lasciando Kate e Constance con un enigma da decifrare.

Nel breve momento di collaborazione tra le bambine riusciamo ad avere un assaggio di una potenziale amicizia tra le due, ancora frenata dall’altezzosità e l’impertinenza di Constance. È innegabile che si stia formando un legame, seppur ancora debole, ma lasciamo tempo al tempo. Sembra poi che la stella di Constance rivelata nel quarto episodio continui a brillare, sempre più luminosa: è lei infatti a risolvere l’enigma del signor Benedict, scoprendo il luogo segreto da lui indicato in una strana e apparentemente insensata filastrocca. Kate, a malincuore, è costretta a lasciar sola la bambina per dedicarsi agli allenamenti di Tetherball, obbligata dal caposquadra in quanto miglior giocatrice del campus. Constance non si scoraggia e, anzi, comprende l’indovinello dell’uomo e individua una roccia misteriosa con tutta l’aria di essere l’ingresso di un passaggio segreto.

Nel frattempo Reynie e Sticky vengono condotti al “bisbigliatore, dove trovano anche il signor Curtain. Il posto appare come una sala comandi di uno strano macchinario, presumibilmente la fonte delle interferenze scoperte da Benedict e delle voci percepite da Constance nella sua testa. I due bambini vengono sottoposti a una sorta di test: dopo aver indossato un elmetto, gli vengono poste alcune domande via via più personali e profonde –  qual è il tuo libro preferito? Qual è il tuo colore preferito? Cosa ti spaventa di più?. Non è ancora chiaro chi stia ponendo i quesiti: a parlare è un’accomodante e tranquillizzante voce femminile non identificata. Potrebbe essere Curtain, con indosso un elmetto anche lui, che comunica mentalmente coi bambini? O è il bisbigliatore stesso, sfruttando una tecnologia ancora oscura? Non è ancora dato saperlo. La sequenza estraniante e ambigua del test aggiunge nuove domande al mistero dell’accademia e dell’emergenza, stuzzicando la curiosità dei fan.

Il test ci svela quanto simili siano i due geni, soprattutto perché condividono pressoché le stesse paure: rimanere soli e non essere accettati. La macchina, però, li tranquillizza: da adesso non dovranno più temere di venire esclusi. L’accademia è un posto dove possono sentire di appartenere, un luogo in cui sentirsi parte di qualcosa, accettati e compresi. E questo sembra piacere ai due bambini che, seppur spaventati dalla strana esperienza, si sentono compresi e sereni.

Constance e Kate, finalmente riunitesi, riescono a capire come entrare nel passaggio segreto e finiscono in un misterioso laboratorio sotterraneo dove le pareti sono tappezzate di poster di Curtain, dipinto come un leader dell’orwelliano 1984. La sua presenza cartacea controlla ogni stanza del locale, ognuna dedicata a strani esperimenti. Constance continua a sentire voci confuse nella sua testa, e tra queste distingue anche quella di Sticky, non comprendendo però il senso delle sue frasi. Il segreto dietro l’emergenza è un soffio dall’essere scoperto, ma mancano ancora molti tasselli. Abbiamo però la conferma della cancellazione della memoria per alcuni soggetti selezionati: nell’indagare all’interno del laboratorio, le due bambine vedono una donna fare alcune domande a un paziente, il quale non ricorda neanche il suo nome. Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi, ora non li ha più: l’atmosfera in “La misteriosa accademia dei giovani geni” è decisamente cambiata.

Nel tentativo di fuggire le due rimangono bloccate in una stanza, tentando di nascondersi da Curtain e la donna di prima, che scopriamo essere una scienziata incaricata di portare avanti le ricerche dell’uomo. Kate e Constance assistono a una discussione tra i due in cui viene fuori il lato più spaventoso dell’uomo, pronto a tutto per portare avanti il suo oscuro piano.

Nel mentre la signorina Perumal, insegnante di Reynie quando era all’orfanotrofio, scopre il nascondiglio di Benedict e lo raggiunge per chiedere spiegazioni sul bambino, di cui non ha più notizie. L’uomo le rivela tutto, incontrando però le proteste della donna, preoccupata dalla pericolosità della situazione per i bambini. La signorina Perumal se ne va dal nascondiglio minacciando di denunciare tutto alle autorità, ma quando prova a telefonare si scontra con una dura realtà: il mondo è ormai assoggettato all’emergenza, e non è possibile opporsi a Curtain.

Il quinto episodio de “La misteriosa accademia dei giovani geni” alza il livello dei precedenti e si immerge ancora di più negli appassionanti misteri del mondo distopico creato dalla penna di Trenton Lee Stewart. Se all’inizio della serie non eravamo sicuri del modo in cui si sarebbe sviluppata, ora l’atmosfera si è consolidata e in maniera molto interessante. L’auspicio è ovviamente quello di vedere mantenuta la qualità attuale, se non migliorata, vista la cura con cui si è deciso di svelare la storia. Per ora la serie ha un solo nato negativo: bisogna aspettare il venerdì per un nuovo episodio. Ma glielo perdoniamo.