Carlo Verdone intervento chirurgico: “Non potevo più andare avanti così”

“Dopo sette anni di atroce dolore alle anche per le cartilagini scomparse, mi sono deciso. Non ero più in grado di camminare”

Queste le parole con cui Carlo Verdone ha annunciato ai suoi fan di aver affrontato un’operazione urgente alle anche proprio all’inizio della pandemia.

Con un video su Facebook Carlo Verdone ha spiegato ai suoi affezionati fan il motivo dell’intervento a cui si è dovuto sottoporre. Nel filmato l’attore e regista romano compare mentre cammina lentamente senza le stampelle e parla di un piccolo miracolo. In quella occasione, infatti, voleva rassicurare i fan di star bene di affrontare bene il decorso post operatorio, tanto da essere in grado di camminare senza stampelle. 

Carlo Verdone: l’urgente intervento alle anche

Carlo Verdone aveva da tempo un problema serio alle anche tanto da non avere praticamente più le cartilagini e trovarsi con grandi difficoltà nel camminare. Al suo pubblico dopo l’intervento diceva: “Vi sembrerà banale, io che cammino… e invece no. Mi sembra una cosa miracolosa quella che è successa. Bravi i chirurghi, coraggioso io… e non ho dolore mentre prima ogni volta che mi vedevate in un film impazzivo dal dolore”.

Proprio così mentre i fan si divertivano con le battute del regista italiano e ammiravano i suoi film, non potevano immaginare quanto fosse doloroso per Carlo Verdone fare dei movimenti apparentemente banali. Verdone ha voluto informare il suo pubblico al quale ha sempre raccontato molti aneddoti sulla propria carriera e la vita privata.

Anche questo momento, fra i molti che hanno segnato la vita del regista italiano, segna un capitolo nei racconti sulla vita di Verdone che come sappiamo è sempre attento alle questioni mediche  e molto informato in campo medico e farmacologico.

La passione per la medicina: “Non sono un ipocondriaco, ma un cultore della materia”

Carlo Verdone si definisce un cultore della materia e ha sempre detto a chi lo appellava in questo modo di non essere affatto un ipocondriaco. Si è sempre trattato di voci, la verità è che Verdone è da sempre appassionato di medicina e farmacologia e si è sempre detto cultore della materia.

Tra i molti aneddoti che l’attore romano ha spesso raccontato ve ne riportiamo un paio legati proprio alla sua passione per la medicina. A casa sua, tra grandi registi e attori, capitavano anche grandi luminari:

Mamma mi raccontava che erano medici che salvavano la vita alle persone e, quando non ci riuscivano, voleva dire che era impossibile farlo…Mi affascinava sentirli disquisire di patologie su patologie, d’interventi andati a buon fine, ma da loro imparavi anche quando stavano zitti.

Ero poi attirato dal comò della camera da letto di mamma, una sorta di altare dove, al posto di candele e immaginette religiose, s’innalzavano verso il soffitto piramidi di scatole di medicinali, perlopiù farmaci neurologici.

“Tra questi anche pastiglie per prendere sonno, visto che una caratteristica della nostra famiglia è sempre stata quella di dormire molto poco, non più di cinque ore a notte!”

“Io giro coperto per qualsiasi evenienza. Ho rimedi per la cupololitiasi, che molti chiamano – sbagliando – labirintite; pillole per tenere sotto controllo la pressione la mattina e betabloccanti per la sera; un antibiotico più potente e uno più leggero contro la diverticolite; supposte di glicerina; un leggero ansiolitico…”

Insomma se doveste mai trovarvi a viaggiare sullo stesso mezzo di trasporto di Carlo Verdone, sareste certamente al sicuro perché in caso di malore, sarebbe come avere l’amico che ne sa di più, quello organizzato con il borsello di medicine sempre a portata di mano.