Paura per Miriam Leone, la confessione di essere vittima

Miriam Leone, l’attrice che in questo momento è davvero sulla bocca di tutti, è tra le più belle ma soprattutto più talentuose figure di spicco del nostro cinema italiano.

Miriam Leone

Miriam, classe 1985, arriva al grande pubblico grazie al concorso di bellezza più noto del nostro Bel Paese “Miss Italia”, la giovane bellezza nostrana vinse il titolo nel 2008 oltre a ottenere la fascia di Miss Cinema assegnatole da Ann Strasberg dell’Actors Studio, insieme a una borsa di studio.

Da allora la sua carriera è stata un crescendo di possibilità, sempre accompagnate da tanto lavoro, studio e dedizione. Infatti, dopo la vittoria al concorso, Miriam decide di dedicarsi alla sua passione per il mondo del cinema, così da Catania si trasferisce a Roma per studiare, applicarsi e avvicinarsi sempre di più cinema, inizia a lavorare a Unomattina estate, in coppia con Arnaldo Colasanti, proseguendo nella conduzione del programma Mare Latino.

Una scelta, quella di muovere i passi nel mondo del cinema, che le ha letteralmente cambiato la vita perché grazie alla sua preparazione, e il talento innato, inizia a lavorare a numerosi film e serie tv di grande successo, arrivando a interpretare parti sempre più importanti.

Il suo debutto come attrice sul grande schermo arriva con il film di Giovanni Veronesi “Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso”, ma la sua voglia di fare non si ferma, infatti la possiamo trovare in pellicole quali, I soliti idioti- Il film, Il testimone invisibile, Metti la nonna nel freezer, Corro da te, War-la guerra desiderata, Marilyn ha gli occhi neri e in ultimo la vediamo nel ruolo di Eva Kant nell’acclamato Diabolik.

Miriam Leone

LEGGI ANCHE -> Marilyn ha gli occhi neri: recensione della commedia con Accorsi e Leone

Miriam è una donna forte che sa quello che vuole e lo sta dimostrando costantemente, ma nonostante tutto sembri meraviglioso nella sua vita, ha dovuto affrontare situazioni davvero pericolose e complicate.

Miriam Leone vittima di stalking

Durante un’intervista uscita su Vanity Fair, Miriam Leone ha confessato di essere stata vittima di stalking, la stessa ha raccontato la vicenda davvero spaventosa, “Ho avuto problemi con degli stalker. Uno mi mandava in continuazione sui social foto del suo membro in tutte le condizioni immaginabili: irsuto, glabro. Un altro mi aspettava ogni sera sotto al portone. Mi sono difesa chiudendo il profilo su Facebook e cambiando casa. Quello è il luogo che più di ogni altro bisogna sentire sicuro”.

Situazioni che mettono davvero a dura prova i nervi e, come purtroppo sappiamo troppo bene dalla cronaca, troppe volte portano a conseguenze drammatiche, Miriam infatti prosegue aggiungendo, “Ci si senta sempre un po’ prede, vittime potenziali, per il solo fatto di essere donne. Il futuro migliore sta nell’educazione. Quella delle madri, dei padri, delle scuole, dei media, delle istituzioni. Così, piano piano, ci allontaneremo dai tempi dei nostri trisavoli, quando bastava volere una donna per potersela prendere”.

Parole forti, che possano essere da monito per le generazioni future, i giovani che adesso vedono Miriam Leone come il loro punto di riferimento, possano ascoltare le sue parole e scegliere di essere persone migliori per un futuro dove una donna si possa sentire libera di vivere la sua vita in serenità e liberà. Come giustamente ribadisce la Leone, è importante che il cambiamento arrivi anche dall’educazione, solo così potremo vedere qualche passo in avanti.

I dati Istat sono allarmanti, questo è un problema che va risolto senza che le istituzioni si voltino dall’altra parte, perché le associazioni fanno davvero tanto, ma non basta. Ad oggi si parla di numeri altissimi, i dati ci dicono che 31,5% delle donne in Italia ha subito un qualche tipo di violenza, portata avanti il più delle volte da partner ed ex partner. Nel mondo la situazione non migliora, dove una donna su tre ha subito violenza di genere: fisiche, sessuali, economiche e psicologiche.

Se ci si trova in una situazione difficile esistono dei supporti, si può avvalersi dei numeri telefonici indicati: il 112 o il 1522.