La cena delle spie: la recensione della spy-story su Prime Video

La cena delle spie è una spy- story misteriosa e passionale ora disponibile su Prime Video.

La cena delle spie

La cena delle spie, conosciuto a livello internazionale con il titolo All the Old Knives, è un film diretto da Janus Metz prodotto dalla Film &Tv House con la FilmNation Entertainment e SunnyMarch. È stato distribuito il sette aprile sulla piattaforma video di Amazon e ha, da subito, attirato l’attenzione degli appassionati delle storie di spionaggio. Il film è tratto dal famoso libro scritto da Olen Steinhauer uscito nel 2015 e vede Chris Pine e Thandiwe Newton come gli indiscussi protagonisti. 

La cena delle spie

Due ex amanti ed ex collaboratori della CIA si ritrovano dopo ben otto anni per una cena mentre ricordano il loro doloroso ed inquieto passato. Infatti, l’agente Henry Pelham, considerato uno dei migliori nel campo dello spionaggio, è incaricato di indagare su i suoi ex colleghi con lo scopo di smascherare una talpa americana. L’agente in questione avrebbe venduto informazioni importanti ai terrosti durante il terribile dirottamento del volo 127 a Vienna in cui morirono oltre 100 persone tra cui bambini.

Lo spaventoso attacco terrostico è un fallimento che tormenta tutt’ora ogni componente  della task force di Vienna ed in particolare Celia Harrison. La donna, dopo i tragici eventi del 2012, abbandona la sua vita da spia e lascia per sempre quello che sembrava l’amore della sua vita, Henry. La verità circa il dirottamento del volo avvenuto a Vienna è una realtà tutta scoprire e le certezze che lo spettatore costruisce all’inizio del film vengono sgretolate passo dopo passo, scena dopo scena.

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Henry e Cele si rincontrano in un ristorante lussuoso sulla costa californiana e ripercorrono le diverse tappe di quelle intense ore e di come sono arrivati ad assistere ad una, forse, evitabile tragedia. La prima linea narrativa del film si svolge nel qui ed ora della cena, in un luogo isolato in cui i due protagonisti svelano progressivamente parti a lungo nascoste e mettono a nudo oltre che il loro coinvolginemento nella vicenda anche le loro emozioni. La tensione tra Henry e Cele si percepisce immediametamente. Si tratta di un mix di attrazione e ambiguità.

Henry è provato dall’indagine nei confronti di Cele ed è consapevole che se dovesse confessare di essere stata la spia corrotta, la sua vita sarebbe in pericolo. D’altro canto Cele sembra avere un asso nella manica e con il procedere dell’ansiolitica conversazione risulta sempre più sicura della sua posizione. Ma qual è quella reale di Henry? Perché dopo l’attacco la loro storia d’amore è finita? Quali sono i sentimenti dei due dopo così tanti anni divisi? La cena delle spie prova a spiegare i fatti lentamente evidenziando, soprattutto, l’intensità del loro rapporto.

La cena delle spie si sviluppa su più piani temporali. Il racconto al presente è intervallato dalle sequenze che mostrano il loro passato e i concitati momenti corrispondenti al dirottamento. Il film menziona anche di un Henry alle prime armi e di una storia antecedente all’attaco terroristico che lo vede coinvolto con il tradimento di una sua fonte in medioriente. Un racconto questo che avrà un incredibile peso per il suo futuro lavorativo e, di conseguenza, relazionale.

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Il film di Prime Video è un prodotto godibile che gioca intelligentemente con il montaggio alternato. Quest’ultimo è utile per creare i classici momenti di tensione e di suspense che caratterizzano le storie thriller. Gli spettatori, quindi, durante la visione del lungometraggio, si ritroveranno ad attendere incuriositi ulteriori informazioni sugli eventi e inizieranno, come di consueto per le spy-story, a formulare interessanti congetture. Insomma, La cena delle spie riesce abbastanza bene nell’intento di coinvolgere il suo pubblico in una trama comunque non troppo complessa.

Tuttavia, quello che balza agli occhi ne La cena delle spie è la chimica tra i due protagonisti, la loro connesione amorosa. La fotografia, i metodici giochi di luci e le inquadrature tendono a soffermarsi sui loro sguardi di innamorati ormai divisi, ma mai realmente lontani. I primi piani, la pacatezza dei loro dialoghi dimostrano un legame forse mai sopito ma profondamente compromesso da un passato irrecuperabile. Pine e Newton  in questo forniscono un’ottima interpretazione mentre impersonano realisticamente i due tormentati ex amanti.

La cena delle spie

Il film, allora, risulta più conforme alle regole del dramma passionale più che presentarsi come la classica storia di spionaggio. L’obiettivo, infatti, sembra indugiare sull’intensità di un amore perduto e sulle difficoltà di coinciliare la passione con un lavoro alienante e controverso come quello dei servizi segreti. Le rispettive bugie hanno inficiato per sempre un rapporto puro e quelle stesse mezogne continuano ad essere perpretrate anche nel presente quando lentamente consumano la cena in attesa di scoprire chi sarà il primo ad agire contro l’altro.

La cena delle spie è un film che avrebbe potuto dare di più sia a livello di caratterizzazione dei personaggi che nello sviluppare gli eventi sui diversi piani temporali. Ad ogni modo, si comprende come il regista abbia voluto soffermarsi sul complesso legame tra Henry e Cele e abbia puntato a mettere in evidenza quanto ogni decisione sia stata guidata dall’amore. Quanto, però, il motivo amoroso giustifica le nostre azioni? Per certi versi il film tenta di legittimare le azioni dei protagonisti sotto il profilo della spinta passionale.

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La verità è che, nonostante tutto l’amore del mondo, la razionalità della giustizia dovrebbe prevalere soprattutto quando si parla di agenti segreti della Cia. La storia, però, ci fa credere che qualsiasi cosa è sacrificabile in nome di un affetto, intenso ed unico, come quello di Henry e Cele.