Pippo Baudo, la malattia e le operazioni inevitabili, “Tre ore sotto i ferri”

Pippo Baudo ha raccontato della patologia che lo ha davvero messo in difficoltà e per la quale ha cercato tutti i modi per porvi rimedio, è stato doloroso.

Pippo Baudo

Il conduttore televisivo per antonomasia della televisione italiana è senza ombra di dubbio Pippo Baudo, amatissimo dal pubblico ha davvero fatto e rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento nel nostro Paese. Anche se a oggi non è più molto presente sugli schermi, il suo nome riecheggia spesso da palinsesto a palinsesto perché è lui stesso la nostra televisione e praticamente chi la abita e l’ha abitata.

Il grande conduttore ha raccontato di una malattia che lo ha duramente colpito portandolo a doversi sottoporre a diversi interventi chirurgici, durante la sua confessione ha spiegato che questo male lo ha portato ad apparire molto più vecchio di quello che in realtà è.

Pippo Baudo ha deciso di raccontare della sua patologia su oksalute, così scopriamo che si tratta di una malattia ereditaria, la cui derivazione genetica arriva proprio dalla madre. Nonostante dopo diversi controlli medici abbia scoperto che questa patologia poteva trovare un rimedio, questo comunque non è stato un percorso semplice, il presentatore si è infatti dovuto sottoporre per tre volte a degli interventi chirurgici.

Pippo Baudo

La prima volta in cui Pippo si è sottoposto all’intervento era il 1980, lo stesso ha raccontato di essere venuto a conoscenza di una tecnica francese ad opera del professor Puthod, così decide di recarsi a Parigi dal professore per trovare rimedio al problema, una volta nello studio del luminare scopre di essere in compagnia di Elton John e il cantante Charles Aznavour.

Elton John ha sofferto dello stesso problema e purtroppo, anche in questa occasione, non riuscì comunque a trovare rimedio. Quello che affliggeva il cantante inglese era la condizione di avere i capelli troppo fini e questo rendeva impossibile poter fare molto per trovare una soluzione.

Gli interventi di Pippo Paudo e il dolore

Pippo Baudo

Proprio la calvizie era il problema ereditario che ha colpito Pippo Baudo, per il conduttore stava diventando una condizione talmente difficile che si è spinto a cercare rimedi davvero impensabili.

Può sembrare qualcosa di superficiale, ma ogni persona vive la propria persona in modo unico e nessuno più giudicare cosa sia importante e cosa no, soprattutto perché l’intervento a cui si è sottoposto il presentatore non è stata assolutamente una passeggiata.

Lo stesso ha raccontato che il primo intervento è stato dolorosissimo, in quanto gli specialisti gli hanno staccato i lembi di cuoio capelluto dove vi erano presenti ancora molti bulbi piliferi. Questo perché potessero essere impiantati nelle zone del cranio dove invece i capelli mancavano, ma nonostante la sofferenza il primo intervento non ha dato i risultati che Pippo sperava, così decise di sottoporsi a una seconda operazione, ma non con lo stesso medico.

In quel periodo Pippo aveva incontrato Giuseppe Rosati, lui aveva migliorato le sue tecniche in Brasile e in America. Il secondo intervento fu ancora più complessa, lo stesso racconta, “Tre ore sotto i ferri, in anestesia locale”. L’operazione consisteva nel prelevare uno ad uno tutti i bulbi piliferi che si trovavano nella parte della testa piena di capelli, per impiantarli lì dove la calvizie era presente.

Nonostante l’intervento richiese tre lunghe ore e fosse più complesso del precedente, lo stesso ha raccontato di essere più tranquillo, non era doloroso come il primo, anzi riusciva addirittura a chiacchierare con il chirurgo senza problemi.

Questa seconda operazione fu un successo, nei pochi giorni a seguire Pippo vedeva subito i primi risultati con i la crescita dei nuovi capelli. Ci vollero solo tre mesi perché il famoso conduttore acquistasse un aspetto completamente diverso, lui stesso si è rivisto ringiovanito.

Così qualche anno dopo decise di migliorare ancora di più il suo stato e si sottopose nuovamente all’operazione, che non lo aveva più turbato come la prima, eliminando del tutto quella sua patologia ereditaria che tanto gli aveva creato un problema personale.