Carlo Verdone, la malattia neurologica: ‘Desideravo morisse’
Carlo Verdone ha concesso tempo fa un’intervista esclusiva a Vanity Fair dove si è aperto raccontando i dolori della sua vita.
Carlo Verdone è un nome del Cinema italiano che non ha bisogno di presentazioni, colui che quando viene nominato riporta automaticamente a personaggi iconici come Jessica e Ivano di Viaggi di Nozze (1995), Furio di Bianco rosso e Verdone (1981) e molti altri personaggi iconici che hanno raccontato sapientemente il nostro Paese. Questo è ciò che rende Carlo Verdone uno dei volti più amati dagli italiani.
Carlo Verdone è sempre stato un regista e attore molto amato in Italia, non solo a Roma, e forse possiamo azzardare nel dire che è il più amato dagli italiani, soprattutto per la verità dei suoi personaggi. Oggi Verdone è reduce dalla sua prima serie Tv, prodotta con Prime video, Vita da Carlo! in cui lui ironizza (e non solo) sulla propria vita.
Recentemente si è concesso ad una lunga intervista al magazine Vanity Fair, dove a cuore aperto ha parlato di alcuni momenti della sua vita, tanto delicati quanto dolorosi.
Carlo Verdone racconta tutto il dramma
Nella sua lunga intervista l’attore romano, ha toccato alcuni tasti difficili della sua vita privata. Tra i momenti più dolorosi della sua vita c’è stata senz’altro la morte della madre Rossana dopo una lunga malattia durata quattro anni, una malattia neurologica rara, che ha spezzato lentamente la sua vita:
“Quando mia madre si è ammalata di una sindrome neurologica rara e spietata per me furono quattro anni di merda. Era la persona a cui volevo più bene al mondo, la vedevo sfiorire e il solo guardarla mi faceva disperare”.
Il racconto del regista romano prosegue con queste struggenti parole sulla madre:
“Era arrivata a pesare 39 chili. Con la tristezza e il cuore rotto, dovevo continuare a far ridere e la scissione era brutale […] Stavo perdendo mia madre e mi ricordo che faticavo a perdonarmi perché desideravo morisse il prima possibile”.
Carlo Verdone ha dichiarato di non riuscire ad accettare che la donna che amava di più al mondo la stesse lasciando e nel frattempo soffrisse così tanto.
Carlo Verdone, il divorzio ‘Fu brutto’
Nell’intervista si parla inoltre di un altro momento difficile vissuto dal regista romano, ovvero il suo divorzio da Gianna Scarpelli con la quale è stato sposato dal 1980 al 1996, e dal cui amore sono nati i loro due figli Giulia e Paolo.
Ecco cosa ha rivelato sul giorno in cui si recarono in tribunale per firmare le carte del divorzio, al quale si presentò senza avvocato e dunque senza una linea difensiva:
” Il giudice era sconvolto […] Implicitamente mi stava dicendo: Guardi che sua moglie vincerà su tutta la linea”. Lo anticipai: “Decida lei, per me non è cambiato niente”. Fu brutto ma Gianna si dimostrò speciale”.
Il racconto prosegue con il ricordo del dolcissimo gesto della sua ex moglie:
“Accettai ogni decisione senza fiatare e poi alla fine della liturgia lei si avvicinò: “Che fai quest’estate? Parti? Hai programmi?”. Allargai le braccia. “Cosa vuoi che faccia?”’
Il racconto prosegue con Gianna Scarpelli che lo invita in Sardegna in vacanza affinché potesse trascorrere del tempo insieme ai suoi figli:
“Aveva già prenotato una stanza perché sapeva che le avrei detto sì. Fu una cosa molto bella!