Morbius, il film con Jared Leto per la Sony Marvel è noioso e poco originale

Un punto per Jared Leto, ma Morbius è una storia alle origini di supereroi penosamente mediocre e molto superficiale.

Morbius

In questi anni la Sony e la Marvel hanno iniziato un lungo dialogo per fare connessioni tra i loro film e eroi, lo abbiamo visto con Venom nel 2018 e a segire la macchina non si è fermata, fino ad arrivare a Morbius tanto che è arrivata la conferma che questi due cattivi DC saranno collegati al MUC attraverso il Multiverso con Spider-Man: No Way Home, finché questo non accadrà la Sony dovrà fare del suo meglio e non lo ha decisamente fatto con Morbius.

Jared Leto ci mette del suo meglio per dare qualche tipo di spessore alla pellicola ma il tentativo fallisce quando la scrittura risulta nettamente insufficiente, lui è il Dr. Michael Morbius, scienziato di fama con un rara malattia del sangue che cerca di curare mescolando il due DNA a quello dei pipistrelli vampiri, l’esperimento riesce (in parte) lui sembra guarire, ma si trasforma lui stesso in un vampiro mostruoso.

I suoi poteri sono la super forza e un udito sonar, il problema è che per mantenere il suo stato deve continuare a bere sangue, riesce a trovare il modo di gestire la situazione se non fosse che tutto va a rotoli quando il suo amico d’infanzia Milo (Matt Smith), affetto dalla stessa malattia scopre il suo segreto e gli ruba il siero diventando anche lui un vampiro. Al contrario di Michael, Milo diventa una furia omicida e il dottore insieme alla collega Martine Bancroft (Adria Arjona) e la figura paterna Nicholas (Jared Harris) cercano di fermarlo in ogni modo cercando di non farsi arrestare dall’FBI.

Morbius

Il film prova a fare la differenza in un palinsesto dove quasi tutte le storie ale origini si assomigliano, ma nonostante lo sforzo non ci riesce e quello che vediamo sembra qualche cosa di già stravisto, quello che proprio non esce è la sceneggiatura che si perde nello sviluppo dei personaggi. Il film non approfondisce mai davvero chi è il protagonista ma passa troppo tempo a mostrarci i suoi incredibili poteri con sequenze infinite d’azione a volte inutili perdendo completamente il contatto con la storia dei personaggi.

Leto nei panni di Morbius fa un buon lavoro con il materiale a sua disposizione, ma alla fine non sappiamo quasi niente del personaggi che risulta privo di personalità, la parte della ricerca della cura è interessante, ma una volta trovata non si capisce cosa ci voglia raccontare davvero, mancando l’eroe è l’antagonista che prende la scena, Milo infatti sembra avere un po’ più di personalità e delle motivazioni che lo spingono a fare quello che fa.

Morbius

Milo diventa il personaggio di spicco solo perché il resto del cast non ha nulla da dire, infatti il problema come sempre è che cade nello stereotipo del MCU, ha gli stessi poteri del buono solo che è cattivo. Quello che forse più delude è che il materiale per poter essere un buon film c’era, inizialmente Michael acquisisce i poteri e si trova in una battaglia sanguinolenta su una nave di mercenari.

Ci sono tutti i presupposti per una bella sequenza d’azione e di orrore su cui basare la storia, ma il regista preferisce riabbassare i livelli a un mero film di supereroi piuttosto di avere coraggio e trasformarlo in un buon film horror con i supereroi. Come per l’amicizia tra Michael e Milo, sin dalle prime scene sembra il cuore della storia e ci aspettiamo che venga sviluppata, ma questo non accade mai di conseguenza l’impatto emotivo di quando si trasforma in un mostro e il suo migliore amico lo deve annientare non lascia nessun senso di dispiacere nello spettatore.

Morbius

Questo porta il film a non essere un indispensabile per seguire l’universo di Spider-Man, un solo aspetto interessante per la connessione con l’MCU la presenza di Adrian Toomes (alias Avvoltoio) di Michael Keaton, ma forse non basta per tenerci incollati e sperare di averne di più. I fan dell’avvoltoio di Keaton saranno sicuramente entusiasti, per il resto non c’è niente per cui entusiasmarsi.