“Rasoterra”, l’ultimo intenso singolo di Petullà. La nostra recensione

Il cantatutore torinese Alessandro Petullà ha distribuito questo 22 luglio un nuovo singolo in collaborazione con l’artista Anna Castiglia dal titolo “Rasoterra”. Il brano è stato prodotto da Fractae ed esce per Piuma Dischi distribuito da The Orchard.

In una calda notte estiva la delicata unione di due voci così simili ma così agli antipodi come quelle di Petullà e Anna Castiglia sembra essere, forse, ciò di cui si può aver bisogno. In preda alla frenesia odierna, a questa corsa incredibile per arrivare primi e sempre all’apice capita, spesso, di sentirsi bloccati e pervasi da un’apatia totalizzante.

I due artisti costruiscono un delicato antidoto per la paralissi odierna che risponde al nome di “Rasoterra”, un singolo inno a lasciarsi trasportare dalle emozioni contro la freddezza moderna. Ballare come “satelliti in movimento” è, forse, la chiave per superare gli ostacoli che la vita ci pone dinnanzi ma rimanere, allo stesso tempo, con i piedi per terra. Essere così sempre sognanti ma mai futili, genuini mentre si rinnega la superficialità moderna.

La capacità di Petullà di trattare argomenti quotidiani con sfumature suggestive e poetiche si mischia perfettamente con il sound etereo quasi visionario della Castiglia. Ballare è lo strumento per risollevarci dalla piattezza emotiva dei nostri tempi, un mezzo necessario per riappropriarsi del proprio corpo. Un corpo, il nostro, intorpidito, stanco e affatticato dai mali del mondo. Eppure così desideroso di rinascere.

La rinascita, così, passa attraverso noi stessi e i nostri ripetuti sforzi di trasformare i movimenti in pura liberazione. Può una canzone essere la colonna sonora di rivendicazioni personali? “Rasoterra” in un crescendo emozionale coinvolge gli ascoltatori nella sua rete di conforto grazie soprattutto alla bravura di due artisti che in primis dichiarano il loro incondizionato amore per la musica.

Ancora una volta l’arte è l’espediente più autentico per sollevarsi dalla banalità e dalla monotonia dell’esistenza. Un salto, quello auspicato dai nostri Petullà e Castiglia, che non implica la rinuncia al contatto terreno, ma è il semplice desiderio di dissociarsi, almeno per un po’, da questa brutale realtà che tutt’ora ci circonda.

Biografia Petullà

Petullà è un cantautore torinese. I suoi testi descrivono la quotidianità con immagini evocative e poetiche. Dal suo cantato emerge una visione del mondo in cui, al di là delle contraddizioni, la chiave dei rapporti umani sta nell’intimità e nel romanticismo.

Già attivo dal 2017, con il singolo Titoli di Coda e i primi passi nella sua città, dall’estate 2018 fa uscire Brera e altre 4 canzoni.

Partecipa a Sofar Sounds e sale sul palco di Deejay on Stage. Prende parte alla decima edizione del Reset Festival, uno dei più importanti della scena emergente in Italia.

Con Le Luci Fuori, in uscita nel febbraio 2019, va in rotazione su stazioni, metro e aeroporti italiani e partecipa a numerosi live tra cui il Festival Maledetta Primavera all’ Off Topic di Torino e altri del circuito KeepOn, tra cui Rock CaravanFarciSentire Fest e Memorabilia Fest, in un minitour che lo porta in giro per l’Italia.

In acustico, dopo l’uscita dell’ultimo singolo, Zara, nell’autunno del 2019, apre i concerti di Niccolò Carnesi, Tropico, Mox, Manitoba, e a Milano al Circolo Ohibò e Magazzini Generali per la rassegna This Is Indie.

Dal 2020 si dedica alla produzione del suo primo album con la collaborazione di Paolo Caruccio e della sua band. Si occupa anche di co-scrittura di brani come autore.

Dopo Soprammobili e Orgasmi e Origami, il 29 aprile esce il terzo singolo Un appartamento.