Hocus Pocus 2: tanta nostalgia per un risultato poco convincente. Recensione

Hocus Pocus 2, l’attesissimo seguito dell’omonimo film del 1993 è stato rilasciato sulla piattaforma Disney + dopo quasi trent’anni dal primo film.

C’era un grande hype intorno a questo film culto degli anni Novanta, ricordo d’infanzia di una generazione ma che anche i più giovani hanno potuto conoscere grazie anche alla piattaforma streaming della Disney che oltre alle novità ha riproposto anche i suoi grandi classici, fra i quali appunto Hocus Pocus.

Per la generazione nata fra gli anni Ottanta e Novanta, Hocus Pocus è un cult nel mondo Disney, nonché un appuntamento fisso da guardare insieme la notte di Halloween. Come dimenticare le tre sorelle Sanderson interpretate dalle mitiche Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy, in grande spolvero (soprattutto Bette Midler) che dopo trent’anni hanno vestito nuovamente i panni delle tre streghe di Salem.

Come ricorderete nel primo film una candela stregata dalla fiamma nera veniva accesa per errore da un vergine, in questo caso il protagonista, Max Denison, il quale si trovava a proteggere la sorellina Dani dalle grinfie delle tre streghe che volevano rubarle la giovinezza, uccidendola.

In questo caso la sinossi non cambia molto, dopo che i fratelli Denison hanno cacciato trent’anni fa le tre streghe da Salem salvando tutta la città, oggi nel 2022 qualcuno cercherà di farle tornare.

In questo seguito non si fa mai riferimento ai fratelli Denison e c’è solo un vago accenno a Thackery il ragazzo diventato gatto per un incantesimo delle sorelle nel primo film, anche se nel seguito è effettivamente presente un gatto nero (Purtroppo non parlante. Sarebbe stato bello se alla fine avesse proferito parola rivelandosi ancora una volta nelle vesti di Thackery).

In questo caso le protagoniste sono tre liceali di Salem, Becca, Cassie e Izzy, le tipiche ragazze del 2022 che vanno a scuola e usano il cellulare come fosse una protesi della mano. In questo caso le tre ragazze hanno però una passione, un loro consueto rituale che eseguono la sera di Halloween.

Quest’anno però fra le tre ragazze ci sono delle incomprensioni e Cassie è isolata dalle altre due. In seguito a un equivoco di cui scopriamo la ragione più avanti Becca, la più appassionata delle tre (che tra l’altro compie 16 anni proprio la notte di Halloween), accende la candela dalla fiamma nera che riporterà in vita le sorelle Sanderson ma stavolta cercheranno di uccidere il loro acerrimo nemico: il sindaco Traske, padre di Cassie, discendente del reverendo che le cacciò da Salem.

Di questo secondo film ci sarebbe molto da dire e allo stesso tempo niente. Si tratta dell’ennesimo prodotto fan service su cui la Disney sta puntando da tempo, basti pensare ai live action tratti dai film d’animazione.

Nella parte iniziale del film c’è un antefatto sulle sorelle Sanderson, al tempo in cui la maggiore delle tre, Winifred (Bette Midler) compiva 16 anni e già all’epoca era il personaggio che conosciamo molto bene.

In questa prima parte sembra che il film voglia andare in una direzione che personalmente avrei apprezzato di più, ma purtroppo rimane in superficie. Sembra, infatti, che della figura di Winifred si voglia restituire un’immagine libera, anticonformista e femminista ante litteram, lontana dagli schemi del patriarcato.

Una strada come questa se approfondita per davvero avrebbe avuto un senso anche legata al passaggio di testimone con la generazione attuale e con il trio di amiche protagoniste che pure vengono raccontate come anticonformiste e sicuramente originali nel carattere e nel comportamento.

Invece purtroppo si fanno solo degli accenni al senso di indipendenza e di libertà di queste figure femminili senza lasciare il dovuto spazio al tema in questione. Per altro l’arco del personaggio di Winnifred (Bette Midler) viene risolto in maniera troppo sbrigativa sul finale e in generale il suo personaggio è assai meno cattivo del primo film e il risultato è né carne né pesce.

Tutto resta superficiale quando forse questa, a mio avviso, poteva essere la giusta chiave di lettura in un periodo storico come quello che stiamo attraversando e soprattutto considerato il fatto che proprio la Disney ha fatto un’evoluzione su temi molto attuali come l’identità di genere e il girl power. Per fortuna c’è il personaggio di Billy, il fidanzato di Winnifred e di Sarah che ritorna dalla tomba per allietarci con alcune scenette comiche, ma per ricordarci anche quanto era più bello il primo film.

In pratica il film si regge tutto su Bette Midler, la vera icona del film, perfino Sarah Jessica Parker è meno presente, ma se togliamo loro due resta un piccolo film a tema Halloween senza mordente.