Cabinet of Curiosities: l’episodio ‘Autopsia’ spiegato in dettaglio. Recensione

“Autopsia” è il terzo episodio di Cabinet of Curiosities che si concentra sugli alieni e sulla loro invasione e conquista della razza umana.

Cabinet of Curiosity è la nuova serie tv creata dal famoso regista Guillermo del Toro e sbarcata su Netflix il mese scorso. L’opera si suddivide in otto episodi, ciascuno della durata di 40 minuti circa, e sviluppa altrettanti temi diversi, tutti di contenuto horror. Il terzo episodio si intitola “Autopsia” e tratta il tipico argomento degli extraterrestri che invadono la terra e soggiogano il genere umano.

L’episodio 3 “Autopsia” si presenta come il classico racconto spaventoso ed intrigante sugli alieni ma, in realtà, si allontana da questa tipicità perché analizza il punto di vista sia del sadico alieno che del curioso scienziato. Inoltre, malgrado il poco tempo a disposizione, la storia è ricca di dettagli visivi e relativi alla trama, che coinvolgono profondamente il pubblico. Dal momento che la storia è vista da entrambi i punti di vista, avremo un finale di puntata degno di nota.

Lo sceriffo Craven (Glynn Turman) riferisce al dottor Carl (F. Murray Abraham) che un lavoratore del luogo è ritornato a casa dopo nove mesi, dicendo che aveva assistito ad una pioggia di meteore prevista per quella notte, e che adesso si fa chiamare Joe Allen (Luke Roberts).

Dal momento che Joe risulterà essere l’ospite di un alieno, si presuppone che il fatto sia accaduto proprio durante la notte della pioggia di meteore e che la larva aliena gli sia entrata in bocca durante il sonno. Questo individuo, sotto l’influenza dell’extraterrestre, eliminerà un essere umano dietro l’altro, lasciandoli tutti esangui; quindi, si deduce che la creatura spaziale, per sopravvivere, abbia bisogno solamente di sangue umano.

Tuttavia, la prima vittima ritrovata dai poliziotti ha metà della sua pelle scorticata e questo può essere spiegato solo in un modo: l’alieno voleva conoscere l’anatomia umana per poi poter uccidere senza lasciare evidenti segni sul corpo. Infatti, nelle vittime successive, si nota solo una piccola incisione alla base dello sterno che curva verso il cuore.

Essendo un parassita, l’alieno non ha sensi propri ma, nonostante questo, ha un lato sadico che si manifesta quando uccide qualcuno, dal momento che gli tiene tutti i nervi vigili per fargli sentire dolore e, così, goderne lui simultaneamente.

Durante il corso della puntata, notiamo che spesso l’attenzione si posa su delle ragnatele e sui ragni che le tessono. Questi simboli si riferiscono al fatto che i neuroni sono collegati tra loro con reti nervose che assomigliano a delle tele di ragno, e di come l’alieno ospite dell’umano si insinui nella sua testa, controllando questa rete neurale a suo piacimento e attirando la preda come fa il ragno, per poi cibarsene.

Inoltre, la struttura neuronale del cervello umano è spesso paragonata ad un insieme di galassie, altro elemento che si sposa perfettamente con il tema di questo terzo episodio della serie.

Verso la fine della puntata, l’alieno, che sta per passare dall’attuale corpo ospitante a quello del dottor Carl, riferisce a quest’ultimo che lui non è l’unico extraterrestre presente sulla terra e che lui e la sua specie continueranno ad eliminare gli esseri umani.

Carl, allora, per impedire che almeno questo alieno causi altri danni, decide di tagliarsi la gola con un bisturi, per poi infilzarsi occhi e orecchie con il medesimo strumento per evitare che l’alieno, impossessandosi di lui, ne tragga vitalità.

Infatti, dopo queste azioni, il dottore, irrimediabilmente, muore. Dall’inizio della puntata, però, sappiamo che Carl ha il cancro e che quindi questo suo sacrificio è stato utile anche per dimostrare che, essendo lui uomo di scienza, ha il controllo sulla sua vita e sulla sua morte, scegliendo quando e come morire.

Pochi attimi prima di perire, il dottore riesce ad incidersi sul petto un messaggio per lo sceriffo che lo invita ad ascoltare le registrazioni delle sue autopsie, che dimostrano l’esistenza degli alieni, e di bruciare il suo corpo in modo tale da essere certi che l’alieno venga eliminato del tutto insieme a lui. Anche se non è esplicito, si presuppone che lo sceriffo Craven abbia seguito le istruzioni dello scienziato. Ma, come sappiamo, da diverso tempo altri alieni sono presenti tra il genere umano.

Cabinet of Curiosity è una serie tv targata del Toro e quindi, se siete appassionati delle opere di questo noto regista, sempre sul genere horror, fantasy e gotico, allora sarete pienamente soddisfatti da questa sequela di episodi suggestivi ed autoconclusivi.