The Midnight Club: la serie tv horror di Netflix che lotta contro l’inesorabile Mietitrice. Recensione

Un gruppo di ragazzi che ammazza il tempo con storie e indagini spaventose mentre qualcosa li consuma dall’interno.

The Midnight Club è una nuova serie tv sbarcata su Netflix per celebrare ottobre, ovvero il mese di Halloween, e infatti è classificabile come teen-horror (teen perché i protagonisti sono degli adolescenti). Inoltre, quest’opera è basata sull’omonimo libro di Christopher Pike uscito nel 1994.

La storia racconta di come Ilonka (Iman Benson) è costretta a fare retromarcia riguardo i suoi progetti scolastici, perché scopre di avere un incurabile tumore alla tiroide. Indecisa se continuare o meno le cure che le allungherebbero la vita soltanto di poco, scopre che esiste un ospizio dove vengono accolti ragazzi affetti da malattie terminali.

Così decide di andare a Brightcliffe e vivere in questa antica magione, immersa nel verde, trasformata in un ospizio ma che, in realtà, cela diversi segreti di passati culti arcaici. In questa villa, Ilonka fa la conoscenza dei suoi nuovi compagni che, come lei, sono a corto di tempo: abbiamo lo sportivo e popolare liceale Kevin (Igby Rigney), l’appassionato di videogiochi Amesh (Sauriyan Sapkota), la depressa Natsuki (Aya Furukawa), il ragazzo gay malato di HIV Spencer (William Chris Sumpter), la fedele religiosa Sandra (Annarah Cymone), la benestante ma ignorata Cheri (Adia) e, infine, la cinica e scontrosa compagna di stanza di Ilonka, Anya (Ruth Codd).

Tutti questi giovani hanno caratteri ed esperienze di vita diversi tra loro, ma ognuno è accomunato da un unico scopo: lottare contro il tempo e contro la malattia che, prima o poi, li porterà alla morte. Per distrarsi e, soprattutto, per sentirsi vivi decidono di incontrarsi ogni notte in biblioteca per raccontare storie di paura, fondando così il club di mezzanotte.

In ciascuna di queste storie c’è sempre qualcosa che fa riferimento al narratore, che si racconta agli altri per farsi conoscere meglio, senza però rinunciare al terrore e ai fantasmi. Ilonka è lieta di diventare membro del club, ma lei ha deciso di andare a vivere in questo ospizio perché ha letto che una ragazza era riuscita a uscirne in salute. Così, coinvolgendo anche gli altri, inizia le indagini sull’antica setta che, tramite un rito preciso, era riuscita a curare la giovane.

Durante queste investigazioni non mancano gli ovvi imprevisti e delusioni, ma gli adolescenti non si arrendono e decidono di compiere quel fatidico rituale per salvare Anya, ormai prossima alla morte. In qualche modo il rito funziona, anche se non nel modo in cui i giovani amici speravano. Inoltre, vengono alla luce altri segreti con i quali i ragazzi dovranno fare i conti, presto o tardi.

The Midnight Club è una serie tv diretta da Mike Flanagan, noto regista di serie come “Hill House” e Midnight Mass e da Leah Fong, che ha prodotto la serie tv “The Haunting of Bly Manor”. Quest’opera è composta da 10 episodi usciti sulla piattaforma streaming Netflix a partire dal 7 ottobre.

Ogni puntata porta il titolo della storia che viene narrata da uno dei ragazzi del club, in perfetto stile “Decameron”: per distrarsi e passare del tempo insieme si intrattengono con storie terrificanti e autoconclusive. Ad eccezione per un paio di racconti che vengono divisi in due o più parti con la scusa di “essere obbligati” a rimanere in vita ancora un po’ per sentirne la conclusione. The Midnight Club è una serie teen-horror con sfumature sentimentali (si crea del tenero tra Natsuki e Amesh) che tratta di un tema pesante e adulto: la morte.

Questi giovani devono fare i conti con la loro malattia ogni singolo giorno, tra terapie, sedute di gruppo ed evidenti segnali di peggioramento fisico. Anche se non si vede chiaramente, il vero protagonista della storia è il Tristo Mietitore. Alcune volte, il lato horror dell’opera è troppo accentuato, fino a rendersi quasi ridicolo: ad esempio, nel primo episodio si contano ben 21 jumpscare, ovvero scene che ti spaventano perché improvvise ed accompagnate da un sound altrettanto brusco.

Per chi non è abituato a questo genere cinematografico, di certo avrà avuto l’effetto desiderato ma per chi, invece, è una specie di veterano dell’horror, alla fine lo trova sciocco e ridondante. Come le diverse apparizioni improvvise di anziani malefici o cambiamenti repentini di ambientazione: sono tutti elementi strausati di questo genere che oramai non spaventano quasi più nessuno.

Anche la questione dei racconti notturni è troppo esasperata: invece di averne uno a sera obbligatorio, sarebbe stato meglio (e più leggero per la trama) avere un racconto ogni tanto, sporadico, ma importate per farci comprendere di più il narratore, dal momento che in ogni storia il protagonista è il ragazzo che narra.

Piuttosto che come serie tv, sarebbe stato meglio un film, anche di due ore circa, incentrato più sulla trama che sui colpi di scena spaventosi e inutili. Tralasciando questi punti, però, è una serie tv che affronta un tema difficile da digerire in una maniera originale e da punti di vista giovani.

Se siete un pubblico affascinato dai misteri, dall’occulto e dall’horror (anche se ormai ne siete immuni), The Midnight Club è una serie tv da guardare; soprattutto in questo periodo dell’anno, quello più “spooky”. Inoltre, vi potreste ispirare per il vostro costume di Halloween!