70 mila euro spariti dal conto corrente | Scandalo Paolo Calissano: d’urgenza in tribunale

Paolo Calissano è stato un attore genovese, morto nel 2021. Ci sono dei dubbi circa la gestione del suo patrimonio e la Guardia di finanzia di Genova sta indagando per scoprire la verità.

Paolo Calissano è stato un attore genovese che il 30 dicembre 2021, all’età di 54 anni, è stato ritrovato morto nel suo appartamento alla Balduina. Stando al resoconto degli inquirenti di Roma, la causa di morte di Calissano è stata un’intossicazione da farmaci antidepressivi. La Guardia di finanza di Genova, da qualche tempo, sta indagando sulla gestione del suo patrimonio che, però, stava già diminuendo quando Paolo era ancora in vita.

Alcuni ruoli di Paolo Calissano

Paolo Calissano ha avuto diversi ruoli nel piccolo schermo come, ad esempio, le serie tv La dottoressa Giò, General Hospital e Vivere ma anche nel grande schermo, prendendo parte a film come Palermo Milano solo andata e Cucciolo. Dunque, il suo è un patrimonio di tutto rispetto e gli investigatori vogliono capire perché si stava assottigliando quando era ancora vivo e come verrà gestito adesso che Paolo è morto già da quasi due anni.

Le indagini e la denuncia

Stando a quanto riporta il quotidiano Il Secolo XIX, le Fiamme Gialle stanno indagando su un’ipotesi di reato, ovvero la circonvenzione di incapace, grazie all’analisi di alcuni documenti che hanno in possesso.

La denuncia presentata in Procura dai familiari di Calissano è stata il via per le verifiche degli inquirenti. Nel suddetto esposto, si parla di chi ha avuto il compito di amministratore di sostegno di Paolo Calissano. Stiamo parlando dell’avvocato Matteo Minna, assistito dai suoi colleghi Maurizio Mascia ed Enrico Scopesi.

Le dichiarazioni dei legali

Quando Il Secolo XIX ha contattato Minna per chiedere delle delucidazioni, l’avvocato ha così commentato: “Per 15 anni sono stato anche il legale di Paolo Calissano. Se i parenti hanno mosso delle contestazioni nei miei confronti, replicherò a queste nelle sedi opportune.” Santina Ierardi, invece, la legale che affianca la famiglia Calissano, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Il punto morto causato dalla droga

La carriera di Paolo ha affrontato diversi alti e bassi ma il 25 settembre 2005 è stato il giorno in cui la sua vita professionale, e anche privata, è sprofondata nell’oblio. In quel giorno, nella sua casa a Genova, è stato ritrovato il corpo di Ana Lucia Bandeira Bezerra, una ballerina brasiliana di 31 anni, morta per overdose di cocaina. Calissano ha pagato con quattro anni di galera e un lungo periodo in comunità.

Per quanto riguarda la sua morte, i vari accertamenti si starebbero focalizzando, secondo quanto riportato dal giornale genovese, sul ruolo dell’attore in alcune società. Ad esempio, la Autopark V maggio srl, chiusa con una liquidazione. Nel 2019, sono partiti diversi bonifici da un conto intestato a Calissano e destinati a Matteo Minna per le spese dell’Autopark, per un totale di 70 mila euro.

La conclusione (?)

Marco Fagandini e Tommaso Fregatti, due cronisti genovesi, hanno scritto un resoconto dettagliato, affermando che: “Altri ne seguiranno. Ma, a fronte di questi emolumenti nella contabilità della società risulterebbero stanziamenti molto inferiori provenienti da Calissano”.

Paolo era sempre più legato all’amministratore di sostegno, tanto da allontanarsi dalla sua stessa famiglia. Ma secondo i parenti di Paolo Calissano la motivazione è solo questa: circonvenzione d’incapace.