Tragedia Niccolò Fabi | Il racconto devastante sulla figlia: un dolore che non passerà mai

Niccolò Fabi ha parlato di sua figlia, morta quando aveva appena 22 mesi, la piccola aveva contratto la meningite. Un dramma che non si dimentica.

Il 3 luglio 2010 Niccolò Fabi ha perso sua figlia, morta dopo appena 22 mesi dalla sua nascita, un dramma insuperabile che nessun genitore potrebbe mai sopportare e che non si può capire se non lo si è provato. Purtroppo la figlia di Fabi ha contratto la meningite e non è riuscita a superarla.

Il cantante ha vissuto anni difficili, di profondissimo dolore ma quando è accaduta questa cosa fu lui stesso a raccontare al suo pubblico cosa era accaduto: “Amici, vi sto per scrivere quello che non avrei mai voluto scrivere. Questa notte una sepsi meningococcica fulminante ha portato via nostra figlia”. Parole drammatiche quelle di Fabi che farebbero effetto a chiunque, eppure sono state parole lucidissime condivise a cuore aperto dal cantautore che non ha avuto alcun pudore, ma senz’altro molto coraggio nel condividere il suo dolore.

Il successo di Niccolò Fabi è arrivato nel 1997 con la canzone Capelli con la quale vinse il Premio della Critica nelle Nuove Proposte al Festival di Sanremo. Proprio in quell’anno uscì l’album Il Giardiniere. Nel 1998 invece è stato in gara a Sanremo con Lasciarsi un giorno a Roma. Tra il 2000 e il 2006 uscì Sereno ad Ovest, La Cura del Tempo e Novo Mesto, dove si poteva ascoltare Costruire, uno dei brani che lo rappresenta di più nonché uno dei più amati. Nel 2009 invece uscì Solo un Uomo.

Il 30 agosto 2010 invece fece qualcosa di molto commovente, a due mesi dalla scomparsa di sua figlia Olivia, organizzò al Casale sul Treja, a Mazzano Romano, Parole di Lulù, la festa di compleanno in memoria della bambina. Nel corso della serata venne organizzata una raccolta fondi a favore di Medici con l’Africa CUAMM.

Fabi oggi e il suo rapporto con Sanremo

Proprio a proposito di quel concerto Fabi disse: L’ho fatto senza volerlo, mettendo al centro piuttosto che la narrazione, la rappresentazione di un uomo nelle sue varie sfumature, nei momenti più complessi e in quelli più pesanti della sua esistenza, rendendoli ordinari: non banali, ma inseriti nel corso naturale della sua storia”.

Rispetto alla drammatica esperienza Fabi ha poi descritto quanto accadde a lui e alla ex compagna come: “l’esperienza più inaccettabile, orrida, ingiusta e innaturale che un essere umano possa vivere”. Per questa ragione Le parole di Lulù (nomignolo per sua figlia) nasce come un’organizzazione che si occupa di attività ludiche per aiutare i bambini nella crescita.

Nel frattempo, alle porte del Festival di Sanremo, Fabi ha recentemente parlato del Festival, il luogo dove 25 anni fa ha debuttato, vincendo il premio della critica per le nuove proposte.

Oggi per lui le cose sono cambiate e ha dichiarato che l’evento canoro più seguito in Italia non lo riguarda più: “In casa non ho neppure la tv. Se partecipa un collega che conosco, a cui voglio bene, lo seguo indirettamente, attraverso quello che viene pubblicato. Ma non mi interessa la ritualità collettiva del programmone, di cui cambiano i presentatori, gli stacchetti, ma non il principio”.