Gianluca Grignani, il dramma del suo passato lo perseguita :”Avrei dovuto gridare”

Il ben noto cantante milanese ha svelato alcuni dubbi e dolori riguardo la sua vita privata da un punto di vista di figlio e padre.

“Mio padre ha sbagliato ma mi manca. Non vedo i miei figli e fa male”, Gianluca Grignani ha raccontato alcuni episodi riguardanti la sua vita personale durante il corso di un’intervista al quotidiano Il Corriere della Sera.

Il cantante nato a Milano 50 anni fa ha commentato con queste parole la sua nuova canzone, dal titolo “Quando ti manca il fiato”, che porterà al Festival di Sanremo: “Ogni volta che la sento mi toglie un dubbio e me ne mette un altro, un brano che mi tocca sia come figlio che come padre”.

Il rapporto turbolento con il padre

Circa 10 anni fa, Grignani ha ricevuto una chiamata dal padre che non vedeva da una quindicina di anni: “Stava bene ed è ancora in vita anche se non ci vediamo da almeno 15 anni. Vive in Ungheria. Non ha ancora sentito la canzone e non vorrei che gli scoppiasse il cuore…”.

L’artista ha sofferto molto a causa del padre e ha raccontato così il suo dolore: “Sarà stato una decina di anni fa, era un periodo in cui mi si era rimarginata la ferita provocata della separazione dei miei che era avvenuta quando avevo 18 anni.

Era stata una separazione non gestita, ma non fra padre e madre quanto fra padre e figlio. Lui se ne è andato in maniera poco consona: ha messo in mezzo me. Mi sono sentito solo. Non aveva fatto le scelte che sto facendo io ad esempio”.

Alla domanda rivoltagli riguardo al fatto se lui stesso si sente come suo papà oppure no, Gianluca ha risposto: “Ho paura di essere simile a una persona che ha fatto errori e che non so se dovrei accusare o scusare. Allo stesso tempo mi manca la sua immagine. Quando mi incontro con l’altro suo figlio sento di avere delle radici. La differenza è che io so dire ti voglio bene e so abbracciare, i miei genitori non lo facevano.”

Gianluca Grignani nel ruolo di padre

Anche Grignani è padre, di ben quattro figli, ma purtroppo è anche separato dalla loro madre. Gli è stato chiesto se avesse mai vissuto attraverso i suoi figli oppure se avesse mai provato delle sensazioni uguali a quando lui stesso era piccolo.

Il cantante ha affermato: “Non direi… Non vedo i miei figli (solo la maggiore, n.d.r.) non perché non lo voglia ma perché la mia responsabilità ha fatto sì che io decidessi che questa è la cosa giusta da fare. E questo fa male. Davanti ai figli avrei dovuto gridare e invece sono stato zitto.”

La sua nota bellezza e il passare degli anni

Grignani è sempre stato considerato un sex symbol da moltissime fan e questo suo aggettivo l’ha commentato così: “Ma che ci posso fare se sono bello? (ride) Beatles e Stones non erano stati massacrati per il loro aspetto, la mia musica invece è stata presa e considerata stupida.”

Il prossimo 7 aprile Gianluca compirà 51 anni, inoltrandosi sempre di più nella mezza età. Ma l’età, per il cantante, è un po’ difficile da gestire e non gli piace affatto invecchiare. Infatti, ha rivelato riguardo ai suoi 50 anni netti: “Devastante. Non mi sento un cinquantenne ma ne ho tutte le paranoie. Non sono più un ragazzino, arriva la maturità del padre ma è una biga che non so ancora guidare.”

Un episodio negativo della sua carriera

Nel 2009, a Viggianello, in provincia di Potenza, è accaduto un episodio legato alla carriera di Gianluca che si potrebbe definire come una quasi caduta da un burrone.

Durante quel suo concerto, l’artista si accasciato sul palco e Gianluca Grignani ha così raccontato come si sono sviluppati gli eventi: “Ho più paura adesso. Allora vincevo, rimanevo sempre a galla. Ma quella volta merita di essere raccontata: il giorno prima eravamo a Reggio Calabria in un hotel dove una famiglia della ’ndrangheta faceva festa.

Ci scambiarono per altri e finì male, ci arrivò un tavolo in testa. Il giorno dopo l’agenzia che mi seguiva allora mi fece salire sul palco lo stesso. Mi accasciai apposta, non potevo accettare un trattamento del genere. Poi aggiungo che non sono mai stato un santo e non lo sarò mai.”