L’Ariel di Halle Baily regna su tutte le principesse dei live action Disney

La Sirenetta
La Sirenetta

Un’interpretazione che ha lasciato il segno, quella di Halle Bailey nel ruolo di Ariel nel nuovo live-action Disney della Sirenetta diretto da Rob Marshall.

Polemiche su polemiche avevano screditato la scelta di un’attrice nera per interpretare la sirenetta Ariel nel nuovo film di Rob Marshall, ma Halle Bailey ha decisamente stravolto le aspettative. Criticata e considerata non adatta al ruolo per la grande differenza rispetto personaggio originale, l’interpretazione di Halle Bailey è la dimostrazione concreta di come l’aspetto esteriore non debba essere oggetto di valutazione.

Nonostante le critiche sferzanti nei confronti della pellicola (il punteggio su Rotten Tomatoes si attesta al 68%), le recensioni sono concordi, infatti, nell’esaltare l’interpretazione impeccabile di Halle Bailey.

L’attrice con la sua Ariel, è riuscita a superare nettamente, così, le nostre amate Lily James (in Cenerentola), Emma Watson (ne La Bella e la Besta), Naomi Scott (in Aladdin) e Yifei Liu (in Mulan).

Halle Bailey ha saputo incantare il pubblico con la sua straordinaria presenza scenica, trasportandoci in un universo incantato grazie alla sua performance magistrale. Il suo talento indiscutibile ha dimostrato che la diversità e l’inclusione portano sempre nuove sfumature di bellezza e talento nelle storie che amiamo.

Halle Bailey sbaraglia le altre principesse Disney: l’interpretazione di Ariel che conquista tutti

L’interpretazione che Halle Bailey ci ha regalato eleva di gran lunga un film valutato come mediocre, caricandolo di spessore e rendendolo, così, in grado di superare, almeno per quanto riguarda la protagonista, gli altri live action Disney, in cui le principesse non hanno saputo dare lo stesso carico di vita ai film. Negli altri live action, come Cenerentola (2015) o La Bella e la Bestia (2017), gli elementi di spicco e di elogio sono stati certamente altri (la cattiva Cate Blanchett o la regia di Kenneth Branagh nel primo) o ancora in Aladdin del 2019 a essere ricordato sarà sicuramente il Genio.

Se La Sirenetta di Rob Marshall avesse rispettato l’originale Disney, dunque, non avremmo potuto goderci lo spettacolo canoro e attoriale della bellissima Halle Bailey che ha riportato in vita le meravigliose canzoni del film coinvolgendoci a cantarle insieme a lei. Ma il suo talento non si ferma qui: nelle scene in cui perde la voce, a parlare sono i suoi occhi, lo sguardo e il carisma, con un linguaggio del corpo che cattura e traspira emozioni. Emozioni che rendono perfettamente la meraviglia, la curiosità e l’innocenza di una ragazza che ha sempre sognato di conoscere il mondo e di amare liberamente.

La Sirenetta
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Halle Bailey trionfa come Ariel: un successo che silenzia le polemiche

Rispetto all’originale il film di Marshall è più lungo e ricco di dettagli, così che la trama presenta un ampliamento delle storie personali dei personaggi – come per il principe Eric, così per la sua relazione con Ariel decisamente più vissuta -, nonché un approfondimento delle loro personalità. Ciò fa si che i riflettori vengano puntati maggiormente sulla protagonista, a differenza dell’originale in cui, soprattutto dopo aver perso la voce, Ariel viene oscurata da Eric e da Sebastian, il quale le fa da portavoce vero e proprio. Inoltre, qui Ariel ha modo di esprimere i suoi sentimenti, i suoi pensieri e la paura di diventare umana attraverso il canto con una nuova canzone.

Pur mantenendo il suo spirito giocoso originale, l’Ariel interpretata da Bailey mostra anche una maggiore maturità, sottolineando che la sua scelta di sacrificare la voce per avere gambe è stata consapevole piuttosto che un capriccio ingenuo. L’Ariel di Bailey è più coraggiosa, forte e con una personalità più sfaccettata, il che spiega perché l’interpretazione dell’attrice nella protagonista de La Sirenetta sia considerata la migliore tra le principesse Disney in live-action.