Insidious-La porta rossa, film horror che incarna tutti i più banali cliché del genere | Che spreco

Insidious-La porta rossa - Fortementein.com
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L’ultimo capitolo della saga Insidious in cui sono racchiusi i singoli elementi che servono per comporre un film horror.

Josh e Dalton sono padre e figlio ed assieme agli altri membri della famiglia stanno vivendo un momento di cambiamento. La madre di Josh è venuta a mancare e il ragazzo sta per partire per il college. Sarebbe una situazione stressante per tutti, se non altro per il fatto che entrambi iniziano a manifestare sintomi anormali.

Sia il padre che il figlio cominciano ad avere visioni terrificanti: il primo inizia a capire che qualcosa non va dopo una risonanza magnetica e il secondo dopo una lezione di arte straordinariamente stimolante. Entrambi vedono persone orribili che vogliono fare loro del male. Ed entrambi cercano una soluzione al problema.

L’essenziale è frugare nelle rispettive memorie e trovare l’elemento di disturbo che porta Josh e Dalton ad avere questo tipo di visioni. Non sarà certamente un compito facile, ma saranno costretti a farlo. Quello che andranno poi a scoprire segnerà per sempre le esistenze di padre e figlio.

Insidious-La porta rossa è un film di genere thriller e horror ed è uscito nelle sale cinematografiche italiane lo scorso 5 luglio, mentre in quelle statunitensi lo sorso 7 luglio. La pellicola è diretta da Patrick Wilson che, inoltre, recita nei panni del padre Josh. Le case di produzione del quinto capitolo della saga Insidious sono Screen Gems, Stage 6 Films e Blumhouse Productions.

Rappresentazione dei tipici stereotipi horror

L’elemento che più viene utilizzato in Insidious-La porta rossa è il jump scare. Si tratta di una tecnica usata praticamente in ogni film o videogioco che ha come unico scopo (o perlomeno principale obiettivo) quello di far spaventare il telespettatore o videogiocatore. La tecnica dello jump scare consiste nel proporre un’immagine paurosa all’improvviso accompagnandola con un rumore forte e violento.

Per i meno avvezzi ai film horror, questo tecnica funziona molto bene. Invece, per chi è un veterano in materia, sarà solo motivo di scherno e risate verso chi, invece, salta sulla sedia. Altri cliché ampiamente utilizzati in Insidious 5 sono i mostri purulenti e sanguinosi che perseguitano i protagonisti e la scoperta di un passato molto torbido ed oscuro. Ovviamente, non mancano di certo le scene girate al buio (sono presenti al 90% dell’intero film).

Insidious-La porta rossa 1 - Fortementein.com
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Trama sprecata per un horror

Se, invece, andiamo ad analizzare la storia in sé del film possiamo renderci conto che, comunque, non è molto comune. Padre e figlio fanno un’analisi introspettiva di loro stessi per capire che sta succedendo e, in qualche modo, anche se non sono fisicamente insieme, è un’operazione che li unisce molto con il tempo.

Inoltre, il significato di determinati oggetti chiave che rappresentano poi il simbolo di una persona mai conosciuta ma sempre presente è molto profondo e significativo. Purtroppo, però, tutto questo è stato spazzato via dalla solita inconsistenza dei film horror che buttano via tutto per il mero scopo di far paura ai telespettatori. Insidious-La porta rossa non fa eccezioni.