Pensione troppo bassa, adesso puoi chiedere l’aumento, non te lo dice nessuno | Controlla subito la tua situazione

Pensione troppo bassa, non si arriva a fine mese
Pensione troppo bassa, non si arriva a fine mese

Le pensioni sono spesso troppo basse per poter vivere ma solitamente ti dicono sempre che non puoi chiedere un aumento, non è affatto così.

In questo periodo storico in cui stiamo vivendo, con l’inflazione che ha portato ad un aumento del costo della vita sotto ogni punto di vista, arrivare a fine mese è sempre più complicato. Lo è per una persona che lavora, figuriamoci per i pensionati. Infatti, le persone anziane ricevono una pensione che non consente loro di vivere, ma di sopravvivere.

Le pensioni elargite sono troppo basse e le persone non riescono a condurre una vita tranquilla perché devono sempre stare attenti a risparmiare il massimo che riescono. Quando si raggiunge una certa età, ci si inizia a chiedere che cosa fare per richiedere la pensione e, soprattutto, a quanto ammonterà l’assegno mensile.

Molto spesso, purtroppo, la somma di denaro non è sufficiente e i pensionati cercano in ogni modo di gestire i loro soldi, senza sapere che è possibile chiedere un aumento della pensione. Si tratta di alcuni iter che non vengono spiegati molto spesso, ma che permettono agli anziani di provare ad ottenere un aumento della pensione.

La cifra della pensione viene calcolata in base ai contributi che si sono versati durante la vita professionale. Quindi, più contributi si pagano, più alto sarà l’assegno pensionistico. Ovviamente, i calcoli si basano anche su altri parametri come, ad esempio, i casi in cui si rientra nel sistema retributivo, contributivo o misto.

Come richiedere un aumento della pensione

Dal momento che non sempre le pensioni soddisfano le persone, che faticano a gestire la poca somma di denaro concessa loro, è possibile fare domanda per un aumento. Per poterlo fare, però, si devono seguire dei passaggi specifici. Esistono due vie percorribili per poter richiedere un aumento pensionistico.

Il primo passo da fare è chiedere un ricalcolo della pensione, soprattutto in casi in cui abbiamo dei dubbi che si siano commessi degli errori durante il primo calcolo. Se non è questo il caso, quindi se i vostri calcoli sono stati eseguiti correttamente, allora potete passare al secondo passo. Si tratta della possibilità di un’integrazione di pensione.

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Aumentare la pensione mensile

Come integrare la pensione

Scegliendo la seconda opzione, puntiamo a farci aumentare l’assegno pensionistico perché quello ricevuto è al di sotto del minimo stabilito. Per farlo, si deve seguire l’iter dell’Inps che prevede tre modalità: ricongiunzione dei contributi, riscatto dei contributi e pensione complementare. Nel primo caso, si sommano sotto un’unica cassa tutti i versamenti contributivi fatti per diversi datori di lavoro.

Il riscatto dei contributi prende in considerazione i corsi universitari, possibili collaborazioni continuative fatte prima del 1996, periodi di congedo e lavori socialmente utili. Il riscatto dei contributi si fa solo a titolo oneroso. Per quanto riguarda la pensione complementare, si prende in considerazione se non si ha la possibilità di intraprendere le prime due strade sopracitate e se si sono versati contributi in diverse casse. In questo caso, l’Inps eroga un assegno che va ad aggiungersi a quello base della pensione, per renderlo più sostanzioso.