Sogno di una notte di mezza estate, una magia “pop” al Teatro Leonardo: ancora pochi giorni

 Sogno di una notte di mezza estate al Teatro Leonardo - fortementein.com
Sogno di una notte di mezza estate al Teatro Leonardo – fortementein.com

Ieri sera al MTM teatro Leonardo a Milano, il primo spettacolo di “Sogno di una notte di Mezza estate”, riportato in vita grazie alla regia di Silvia Giulia Mendola.

In un bosco incantato abitato da fate, creature magiche re e regine, si accendono amori e si infiammano gli animi, tutto per volere del “destino” o a causa di piccole interferenze. L’universo shakespeariano si risveglia in un contesto “contemporaneo”, con gli stessi personaggi e le stesse dinamiche, ma con un tono decisamente “pop”.

Lisandro ed Ermia non possono godere del loro amore a causa delle leggi che governano Atene, così decidono di incontrarsi nel bosco vicino per scappare insieme. Ma Elena, che ha saputo del piano confessa tutto a Demetrio, promesso sposo di Ermia, speranzosa che in questo modo lui possa ricambiare il suo amore.

Così inseguono i due amanti nello stesso luogo in cui dovrebbero incontrarsi gli artigiani attori che decidono di mettere in piedi uno spettacolo da presentare a Ippolita e Teseo in onore del loro matrimonio.

Ecco che inizia la vera magia: tra incantesimi e intrighi scatenati dal maldestro Puck, tutti i protagonisti sono coinvolti in una serie di episodi stravaganti, in un’atmosfera mutevole fatta di visioni notturne, suoni e melodie.

Un’atmosfera tra il sonno e la veglia

Musica, parole, danze, nebbie e confusione rendono perfettamente la sensazione tra il sonno e la veglia che l’opera vuole trasmettere. Ogni dettaglio trascina il pubblico in un tuffo nel fantastico, un’incursione nell’ambiguo immaginario della mente umana.

Così appare la foresta, una foresta metallica fatta di tubi innocenti e di piani differenti: gli otto attori diventano tutto, proprio come in un Sogno. Sono personaggi, sedie, somari, fate, ma anche strumenti e musica attraverso i loro corpi e le loro voci. A evocare la magia, la soave danza della viola che si fa persona e rende schiavi d’amore le sue vittime.

 Sogno di una notte di mezza estate al Teatro Leonardo - fortementein.com
Sogno di una notte di mezza estate al Teatro Leonardo – fortementein.com

L’amore guarda non con gli occhi ma con l’anima

Qual è il senso dell’opera se non l’amore, che “guarda non con gli occhi ma con l’anima”, che accende gli animi e li porta alla follia: amanti che fuggono insieme, disperazione del non essere ricambiati e continui litigi, che si risolvono tutti, però, in lieto fine. Simbolo dell’amore indissolubile, quello vero, come narra Puck mentre accompagna e culla il sonno delle sue “pedine”, che non scompare quando l’altro si allontana ma che persiste in eterno.

Così al loro risveglio i protagonisti troveranno la felicità a ritmo di “Notte di mezza estate” di Britti e Bennato, rivisitato in “Sogno di Mezza estate”. Una commedia romantica ed esilarante allo stesso tempo: “perché dove c’è Teatro c’è vita, dove c’è Teatro c’è gioia!”, in cui il dramma non manca, ma è smorzato da una comicità moderna e attenta ai temi sociali attuali, inseriti silenziosamente. Al Teatro Leonardo di Milano solo fino al 7 aprile, tutte le info e i biglietti sul sito ufficiale.