La mostra “Armonie Verdi” celebra la pittura di paesaggio nelle sue storiche interpretazioni

Fornara I due noci 1920

Se non volete perdere un avvincente viaggio a ritroso alla riscoperta della bellezza della natura, vi consigliamo l’appuntamento al Museo del Paesaggio di Verbania dove, fino al 30 settembre 2018, potrete assistere all’incantevole mostra paesaggistica “Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al Novecento”.

Quello proposto è un percorso dedicato alla natura, incastonata tra grande poesia, bellezza e colori, e il suo rapporto sfaccettato con l’uomo, lungo un periodo che va dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento.

Circa cinquanta le opere delle tre sezioni della mostra curata da Elena Pontiggia e da Lucia Molino rispettivamente su Scapigliature, Divisionismo, NaturalismoArtisti del Novecento Italiano e Oltre il Novecento.

Tra questi, i dipinti di Ranzoni, Gnecchi, GignousBianchi, Fornara, Rosai, De Pisis, Lilloni e due prestigiosi nuclei di opere quali Il lago, di Sironi, e una famosa serie di paesaggi di Tosi.

A seguire i paesaggi brianzoli di Gola, le vedute di Fragiacomo tra cui Armonie verdi, titolo omonimo della mostra, e in conclusione Wolf FerrariPasinetti.

Rosai Paesaggio 1922

Il filo logico della mostra consente di cogliere le diverse interpretazioni del paesaggio nel tempo, quindi, dapprima, la centralità tutta romantica che permea la pittura di fine Ottocento; la mano viva dei Divisionisti per il tempo della guerra; le volumetrie degli Anni Venti in cui il paesaggio viene restituito come architettura solida e duratura, fino alla precarietà propria degli anni Trenta.

Saranno il Ritorno all’Ordine e il gruppo Novecento Italiano a riaffermare lo spirito vivo del paesaggio dopo che i futuristi lo avevano messo da parte privilegiando la ruggente città industriale.

Tozzi La passeggiata 1915

Palazzo Viani Dugnani, Via Ruga 44 – Verbania
da Martedì a Venerdì 10.00 – 18.00,
sabato Domenica e festivi 10.00-19.00;
Ingresso € 5,00 – ridotto € 3,00

Gnecchi Fondo Toce (Lago Maggiore) 1884