Splendore e viltà di Erik Larson. Churchill e la seconda guerra mondiale dal numero 10 di Downing Street

Splendore e viltà di Erik Larson. Churchill e la seconda guerra mondiale dal numero 10 di Downing Street. La Seconda Guerra Mondiale ha in sé migliaia di storie, ciascuna delle quali può costituire un libro intero. La stessa storia può essere raccontata da punti di vista differenti e permetterci così di conoscerla in modo approfondito.
Questa storia in particolare, La Storia, è stata raccontata in tutte le salse, dal basso e dell’alto. Quanto all’alto, molto si è detto sulle figure politiche che hanno avuto una parte attiva nel conflitto mondiale che ha cambiato la storia e l’umanità.
Winston Churchill in particolare è stato una delle figure chiave della storia che, insieme a pochi altri, ha cambiato le sorti dell’intera civiltà occidentale.

Questa di Larson, Splendore e viltà, è la Seconda Guerra Mondiale vista da un punto privilegiato, il numero 10 di Downing Street, la casa del Primo Ministro.
Ma andando con ordine, mentre Hitler invadeva la Polonia il 3 settembre del 1939 e la Gran Bretagna dichiarava guerra alla Germania il Primo Ministro in carica era Neville Chamberlain.
Un anno dopo, nel maggio del 1940 mentre le prime incursioni aeree tedesche minacciavano il Paese, il Primo Ministro diede le dimissioni e re Giorgio VI nominò in sua sostituzione Winston Churchill. Una scelta, una sostituzione di ruolo che in condizioni di pace potrebbe non significare nulla, invece, in questo caso, contribuì a cambiare la Storia.
Dal 10 maggio 1940 al 10 maggio 1941 si svolse l’anno decisivo delle sorti del Regno Unito, l’anno che si concluse con «sette giorni di violenza quasi fantascientifica, durante i quali realtà e immaginazione si fusero, segnando la prima grande vittoria della guerra contro i tedeschi». L’anno in cui «Churchill diventò Churchill – il bulldog con il sigaro in bocca che tutti noi crediamo di conoscere – e in cui tenne i suoi discorsi più memorabili, dimostrando al mondo intero che cosa fossero il coraggio e la leadership».

Come molti libri della collana Bloom di Neri Pozza, si tratta di un prodotto eccellente per diversi motivi.
Lo spunto narrativo sono eventi realmente accaduti, tutto ruota intorno a una figura storica ma circondata da decine di personaggi chiave altrettanto interessanti. Si riesce ad avere una visione a trecentosessanta gradi della vicenda storica e personale (in questo caso di Churchill), tanto che il prodotto risulta informativo ed esauriente.

Il libro è appassionante anche per le molte curiosità narrate da Larson circa la vita personale di Churchill. Il percorso ci permette di conoscere l’uomo dietro la figura politica. Le parti interessanti di questa cronaca storica approfondita sono le tante piccole manie tutte umane del Primo Ministro, la sua severità, il rapporto con la moglie e quello con i figli e, ancora, il modo in cui si rapportava alle segretarie e in generale ai compagni di avventura in quelli che furono anni complicati per l’Inghilterra e non solo.
Questo libro dunque incuriosisce a cominciare dal titolo stesso che parla di due opposti, di positivo e negativo, di alto e basso, due cose che evidentemente coesistevano in una sola persona.

Se siete appassionati di romanzi storici e di cronache degli anni quaranta, se la figura di Churchill vi ha sempre incuriosito e se volte leggere la storia della seconda guerra mondiale da un altro punto di vista, allora Splendore e viltà è il libro che ci vuole.