Lucifer stagione 5, il guilty pleasure colpisce ancora. Recensione

Lucifer stagione 5

Da poco si è conclusa Lucifer stagione 5 con un finale a sorpresa, per i meno perspicaci, che fa presagire alla sesta e ultima stagione. Lucifer è una serie televisiva statunitense di genere urban fantasy, police procedural e commedia drammatica sviluppata da Tom Kapinos trasmessa per la prima volta sul canale americano Fox dal 25 gennaio 2016. La serie è prodotta da Jerry Bruckheimer, DC Comics e Warner Bros Television. Si tratta della trasposizione televisiva del fumetto omonimo, pubblicato dalla casa Vertigo e scritto da Mike Carey, con protagonista il personaggio di Lucifer, comprimario nel fumetto Sandman di Neil Gaiman.

Abbiamo lasciato la quinta stagione a metà, nel bel mezzo di un litigio tra Lucifer (Tom Ellis) e Michael, su fratello gemello che sta tramando qualcosa di ancora poco chiaro. Quello che è certo è che tra i due il gemello cattivo è sicuramente il secondo e non il primo (il diavolo in persona) che in questa fase finale della storia porta avanti il suo percorso di umanizzazione al punto che il bene che ha dentro è un dato di fatto. Insomma questo diavolo non è più la figura malvagia di cui si parla nelle sacre scritture ma è un personaggio tutto umano, cambiato dall’amore vero. Un amore, quello per Chloe Decker (Lauren German) che Lucifer non riesce ancora a verbalizzare.
In questo percorso di ricerca e di conflitto con Michael ci si mettono anche diversi problemi familiari, il primo fra tutti quello con il Padre, Dio in persona, sceso in terra per fare da paciere tra i figli ma allo stesso tempo per annunciare il suo ritiro dalle scene. Dio va in pensione.

Lucifer stagione 5

Fin qui la storia fa ridere solo a leggerla, vederla poi è uno spasso senza eguali. Dico uno spasso perché come ho già riportato in un precedente articolo la storia e i personaggi non hanno alcunché di divino o religioso ma piuttosto riportano elementi mitologici che ricordano i racconti e le leggende delle divinià greche. Fin dalla sua prima stagione infatti Lucifer mi ha ricordato i miti e le leggende greche di cui leggevamo nei libri illustrati in età scolare.

Detto ciò la serie è un prodotto godibile di puro intrattenimento al quale non si deve chiedere nulla di più di quello che offre, accettando anche la sospensione dell’incredulità in cui incappa spesso e alcuni buchi di trama. La veste che ha preso la storia è ormai una veste da telenovela argentina ma se siete fan dei personaggi e se vi divertono le storie in cui viene umanizzato il divino Lucifer è la serie che fa per voi.

Dalla prima stagione fino a Lucifer stagione 5 il difetto principale, o il peggioramento se così si può dire, è il declino dei casi di puntata che non hanno, a questo punto della storia, più alcuna importanza. Tanto che alla fine di ogni episodio non saprei neppure ricordare chi era la vittima e chi è l’assassino. Ciò di cui ci importa sono le vicende personali dei protagonisti, il genere poliziesco/crime passa in secondo piano. Nota dolente se invece siete interessati alle indagini, perché in tal caso la serie non fa per voi.

Lucifer stagione 5

Veniamo ora alla parte spoiler di Lucifer stagione 5, il percorso di redenzione e umanizzazione di Lucifer raggiunge il suo acme quando dopo l’annuncio del pensionamento paterno, la disputa con il gemello cattivo Michael si fa più accesa e politica quando entrambi i fratelli si candidano per occupare la posizione sul trono dell’onnipotente.

La cosa viene messa ai voti e gli altri angeli, i fratelli dei due, si schierano quasi completamente dalla parte di Michael. Lucifer non ha altra scelta che scendere in guerra quando le malefatte di Michael portano alla morte di Daniel (Kevin Alejandro).
Proprio nel corso di questa epica disputa finale, nel cuore della città degli angeli Chloe muore per mano di Michael e qui veniamo alla citazione che forse ho preferito di più. Sappiamo, infatti, che questa serie strizza l’occhio a certi miti e certa cinematografia, secondo voi cosa accade nel momento in cui l’amore muore?
Come novello Orfeo, Lucifer va nell’aldilà, non agli inferi come accade nel mito, ma in paradiso, nell’unico luogo dove Lucifer non può mettere piede. Sì perché come narra la storia l’angelo caduto, il diavolo, è stato bandito dal paradiso e se vi mette piede muore.
Ma per l’amore vero si fa questo e altro e così Lucifer riesce, grazie all’anello dell’immortalità a raggiungere Chloe che si sta intrattenendo amabilmente con suo padre.
Per farla torna in vita, non è giunta la sua ora, Lucifer deve donarle l’anello dell’immortalità regalatogli come ci viene spiegato in una precedente puntata limite dalla madre di Maze (a proposito la sexy demone ha nel frattempo sviluppato un’anima). Nel fare questo però Lucifer ha appena il tempo di dire a Chloe che la ama e bruciare. Chloe si sveglia e mentre sta per essere nuovamente uccisa da Michael ecco che compare Lucifer dal cielo.
La risposta a questo miracolo è ovvia: Lucifer, il diavolo, è diventato Dio. E adesso?

La prossima stagione probabilmente sarà incentrata sul ruolo divino di Lucifer, sulla nuova veste e se ne vedranno sicuramente delle belle.

Le cinque stagioni fin qui viste non mancano di momenti assurdi, ilarità e cringe quanto basta ma vi si trovano anche attimi di commozione. Se siete pignoli e volete il prodotto perfetto andate oltre ma se amate quel pizzico di trash che ci diverte sempre allora Lucifer vi aspetta con tutte le sue assurdità.