The Crown, il produttore spiega perché la serie deve finire dopo sei stagioni

Il biopic sulla famiglia reale britannica di Netflix è destinato a terminare dopo sei stagioni, portando gli eventi fino ai primi anni 2000. Il produttore esecutivo di The Crown ha escluso ogni possibilità che la serie tv continui dopo la sesta stagione. Suzanne Mackie ha spiegato che il creatore Peter Morgan non può pubblicare nulla se non sono passati almeno 10 anni tra un evento della vita reale e la successiva rappresentazione nello show. Semplicemente non si può trattare di fatti per cui non è passato abbastanza tempo per averne una prospettiva più che adeguata, e 10 anni sembra proprio il tempo giusto per elaborare qualcosa in un contesto storico e per permettere di capirlo davvero.

The Crown

Ovviamente sappiamo tutti come sono andati i fatti (più o meno), ma quello che fa il produttore esecutivo in modo così brillante, come è stato per tutte le stagioni finora, è capire nel profondo il personaggio dandogli molteplici sfumature, rendendo ogni evento o sequenza complessa e articolata. Diversamente se iniziasse a produrre fatti troppo recenti rischierebbe di renderli inevitabilmente artificiosi. Così ha spiegato la sua decisone definitiva e, per ora, senza revoca di concludere la serie di successo Netflix The Crown con sei stagioni, nonostante sia stata in assoluto un punto culminante della sua carriera.

The Crown

La Mackie ha anche definito il casting della quarta stagione con Emma Corrin nel ruolo di Diana, Principessa del Galles, come “probabilmente uno dei momenti più gloriosi della mia carriera”. “Quando abbiamo scelto la Corrin sapevamo di non volere un volto già conosciuto, proprio perché per prendere i panni di Diana volevamo qualcuno che fosse assolutamente modellabile e che si potesse evolvere dall’adolescente un po’ impacciata alla donna forte che abbiamo imparato a conoscere negli anni”.

The Crown

Durante il processo di scelta casting del personaggio di Camilla Parker-Bowles è stato deciso di prendere un’attrice per leggere le battute di Diana, così è arrivata questa giovane ragazza, Emma, una studentessa che ha dato subito delle forti sensazioni alla Mackie, la stessa dice, “Ha letto quella scena cinque volte e alla fine abbiamo pensato: Accidenti, è brava. Così abbiamo puntato la telecamera su di lei e l’abbiamo inserita nella scena. Alla fine, l’ho guardata e ho pensato: Quella potrebbe essere Diana”.