Warcraft – L’inzio: un discreto adattamento da videogioco a film

Con Warcraft – L’inizio, Duncan Jones si mette in gioco con una sfida non facile, l’adattamento cinematografico del videogioco Warcraft: Orcs & Humans del 1994 di casa Blizzard. Il regno di Azeroth è minacciato dall’invasione, attraverso un portale, di un’orda di orchi guerrieri guidata dallo stregone Gul’Dan. Per contrastarlo, gli umani faranno fronte comune con alcuni orchi, dando vita a una battaglia dai caratteri epici, sfumando il concetto stereotipico dei fantasy del bene e del male, ma che strizza eccessivamente l’occhio ai fan della saga.

Warcraft

Warcraft – L’inzio è una guerra senza buoni e cattivi, gli stessi orchi che assaltano Azeroth lo fanno perché il loro mondo è in rovina a causa della politica assetata di potere, mostrando anche orchi buoni e umani malvagi, rompendo i rigidi canoni che negli anni il fantasy si è autoimposto, con personaggi manichei e fin troppo scontati, dando a questo blockbuster una piccola ventata di aria fresca. Si respira, infatti, un’ambientazione epica, che oltre all’azione mette in tavola anche l’etica e la politica, tematiche non scontate in blockbuster in cui quello che fondamentalmente conta è l’azione (vedesi il recente esempio de La guerra di domani).

I punti forti del film sono sicuramente gli effetti speciali e la direzione artistica che mette su schermo una riproduzione dettagliata e curata delle ambientazioni del videogioco, pietra miliare del panorama videoludico, ma anche da personaggi interessanti, alcuni sfaccettati e che avrebbero meritato un film a sé e dialoghi abbastanza ispirati, che non fanno gridare al miracolo ma neppure annoiano nell’immediato, anche grazie a un’azione ben distribuita nelle oltre due ore di durata.

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Nota dolente, decisamente invalidante nel godimento complessivo dell’opera è un enorme lavoro di fan service, praticamente tutti i personaggi ed eventi sono poco approfonditi su schermo e solo i fan della saga videoludica possono cogliere appieno gli avvenimenti di Warcraft – L’inzio, lasciando gli altri spettatori con un pugno di mosche, con dinamiche soltanto accennate, che se lasciano da una parte la possibilità di costruire dei sequel, dall’altra mettono in una posizione di confusione ed estromissione dalla narrazione gli spettatori che non hanno fruito dei videogiochi. Insomma, non un fiasco clamoroso, ma neppure un’opera che sancisce un vero e proprio successo di adattamento di un videogioco al cinema (da sempre questi tentativi sono risultati posticci e mai di qualità, basti pensare ai due Final Fantasy e Resident Evil).