Barbie Ferreira, star di Euphoria, contro la “positività tossica”

In una recente intervista Barbie Ferreira, star di Euphoria, ha risposto ai commenti ambigui e offese mascherate da complimenti dei body-shamers del web. Nell’intervista per WhoWhatWear l’attrice ha parlato di positività tossica e del voler a tutti i costi inquadrarla come una “persona che si ama per quello che è davvero”. Parole, afferma lei, che non ha mai pronunciato.

I commenti a cui l’attrice si riferisce esaltano il suo corpo e la complimentano per avere il “coraggio” di indossare top corti, vestiti più o meno attillati, e in generale di mostrare il proprio corpo pur non rientrando nei canoni classici della bellezza. Complimenti che, secondo la Ferreira, nascondono in realtà degli insulti, pur non voluti.

L’attrice fa riferimento alla “positività tossica”, ovvero un atteggiamento volto a trovare il benessere e il bello in ogni aspetto della vita e di , anche forzatamente. Nel caso dei commenti sul suo corpo la Ferreira pone l’attenzione sul voler a tutti i costi sottolineare come lei si trovi a suo agio nel suo corpo e, non solo, abbia avuto il coraggio di mostrarsi nonostante il suo aspetto.

“Non è strano per me indossare un crop-top. Lo faccio da quando avevo 16 anni, e ora ne ho 25. I commenti che ricevo sono ambigui e non sono veri complimenti”.

Il problema nasce proprio da quel nonostante non detto, nascosto (neanche troppo) tra i complimenti ricevuti. Barbie Ferreira, tra le star della serie Netflix Euphoria, si è vista affibbiare il ruolo di “quella che ama se stessa così com’è”, senza però che fosse lei a dirlo. “Lo avete assunto voi” afferma l’attrice, “Io non l’ho mai detto. Lo avete postato voi, non io“.

Con questo la Ferreira non vuole scagliarsi contro le parole dei fan che riceve ogni giorno, ma solo porre l’attenzione su cosa comportano. Complimentarsi con una persona per avere il coraggio (e qui si fa già un passo falso) di indossare determinati indumenti e di mostrarsi in un certo modo può sembrare una cosa carina, ma nasconde in realtà la convinzione che ci sia qualcosa di sbagliato nel suo corpo, a cui non si sta dando peso perché si è “coraggiosi”.

barbie ferreira euphoria

Nella società moderna si è ormai instillata l’idea di doversi piacere a tutti i costi, perché “ognunə è bellə a modo suo e dovrebbe sempre accettarsi“. Ma nella realtà dei fatti chiunque dovrebbe avere il diritto sia di piacersi per come è, sia di voler diventare l’immagine migliore di sé che vorrebbe essere, a prescindere da quale essa sia.

Dire “sei bellə nonostante i tuoi difetti” è la cosa peggiore che si possa fare. Così facendo si pone sempre l’attenzione su un “problema”. C’è sempre, tra le righe, l’ammissione di vedere qualcosa di sbagliato in chi riceve i complimenti, perché è la società a ritenerlo ancora brutto e anormale. Perché, nel 2022, dovrebbe ancora suscitare scalpore un corpo plus-size che veste un crop corto?

Finché certi comportamenti e certe scelte rimarranno non-convenzionali per il web non potremo dire di aver compreso davvero cosa sia l’accettazione di sé e degli altri. Finché si dovrà sempre differenziare il perfetto dal normale, etichettando come forte e coraggiosa una persona che non rispetta gli standard classici, allora il “Love yourself” rimarrà insopportabile per molti.

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Alcune insicurezze, dice l’attrice, sono sane e servono a crescere. La perfezione è soggettiva, e altrettanto lo sono gli obiettivi personali; nessuno può obbligare gli altri a credere di non potersi migliorare o cambiarsi. È sottinteso che prima di tutto va posta la salute fisica e mentale, e proprio per questo motivo la pressione del “non devi cambiare” può diventare tossica e controproducente.

Barbie Ferreira si è vista affibbiare il ruolo di “distruttrice degli standard di bellezza” senza averlo mai chiesto. L’attrice ha sempre vissuto il suo aspetto nel modo che lei sentiva migliore, senza sentirsi costretta a essere la paladina dei corpi curvy.