Moon Knight, il finale di stagione spalanca le perte a infinite possibilità. Recensione episodio 6

Marc Spector finalmente entra nel suo ruolo, mentre il finale di stagione presenta uno spettacolo degno di un dio.

Moon Knight

Dopo aver visto sei episodi intensi e spettacolari si può dire che Moon Knight sia stata, per ora, ufficialmente la migliore serie Disney+ del Marvel Cinematic Universe. Dopo un agonizzante cliffhanger nell’episodio 5, lo show ritorna per un finale breve ma non meno dolce, riuscendo a chiudere tutte le questioni rimaste in sospeso, ma anche aprendo nuove porte, dimostrando che lo show è al suo meglio quando, non solo abbraccia le sue radici mistiche, ma anche le lotte dei suoi personaggi.

Non era impresa facile riuscire a chiudere un così ampio arco narrativo in sei episodi, tanto che prima di fare play sul finale di stagione mi sono proprio posta la domanda se ne sarei uscita delusa, troppa carne al fuoco e troppe cose ancora da rivelare.

L’episodio di questa settimana si apre con Layla (May Calamawy), che brilla come non ha mai fatto prima nella sua disperazione di fermare Arthur Harrow (Ethan Hawke) dopo che suo marito è stato ucciso. Non può farlo da sola, ma ci prova, seguendo Harrow e i suoi tirapiedi fino alla Grande Piramide di Giza, dove Harrow abbatte gli avatar dell’Enneade per mettere in atto il suo grande piano di liberare Ammit.

Layla guarda con orrore mentre Ammit (Saba Mubarak) viene liberata, trasformandosi da una piccola statua di pietra in un’enorme dea con la testa e la coda di un coccodrillo, che saluta Harrow con una sorta di rispetto distorto per la mancanza di “equilibrio nella sua bilancia”; ovvero il suo potenziale di fare del male.

Tutto sembra perduto, con il grande cattivo a piede libero così presto nell’episodio, ma Layla riesce a liberare Khonshu dall’ushabti in cui gli dei lo avevano intrappolato e lo affronta sulla sconfitta della dea degli inferi.
Layla si rifiuta di sottomettersi all’essere l’avatar di Khonshu, anche se lui ha cercato di convincerla che era l’unico modo per sconfiggere Ammit, e il suo sarcasmo è una piacevole pausa dall’inevitabile fine del mondo mentre si rifiuta di sopportare i monologhi dello scheletrico dio della luna.

Ma non dura a lungo, perché Khonshu si assume la responsabilità ad affrontare Ammit in prima persona, combattendo la dea tra i suoi seguaci in una battaglia ultraterrena.
però prima cdi avere un vincitore dello scontro, abbiamo un flash su Marc Spector (Oscar Isaac) nell’aldilà, che, anche se ora è perfettamente in pace, non può accettare la propria morte. Ha tutto il silenzio che non ha mai potuto avere dopo l’immersione della scorsa settimana nei suoi ricordi, eppure torna ancora indietro, dicendo alla dea Tawaret (Antonia Salib) che ha bisogno di tornare indietro per Steven, congelato nelle sabbie del Duat alla fine della scorsa settimana.

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Tawaret insiste che non è così che funziona l’aldilà, eppure Marc torna indietro lo stesso, avendo finalmente accettato Steven come una parte di lui – una cosa che lo rende completo, piuttosto che frammentato.

Il momento di riconciliazione tra Marc e Steven è toccante, e forse uno dei momenti migliori dell’intero show, con Isaac che tira fuori un monologo a se stesso mentre dice a Steven che lui è “l’unico vero superpotere che abbia mai avuto” e riconosce ciò di cui ha sempre avuto bisogno: Steven lo ha salvato, e che non può vivere la sua vita (o sconfiggere Ammit) da solo.

Non sorprende che Steven venga liberato dalle sabbie del Duat, e che i due riescano a fuggire nell’aldilà con un po’ di aiuto da parte di Tawaret.

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Tornando alla realtà, Marc viene resuscitato con l’aiuto di Khonshu, i proiettili sparati da Harrow cadono dal suo petto mentre finalmente diamo un’altra occhiata alla tuta del Cavaliere della Luna. Sia lui che Steven sono ora in grado di stare di fronte l’un l’altro liberamente, piuttosto che parlarsi attraverso gli specchi, e la soddisfazione di vedere i due collaborare ripaga la frustrazione dei primi episodi di Moon Knight, portando i due insieme come una squadra efficace e letale che, nelle parole di Steven a Khonshu, “ora sono un pacchetto completo”.

Nel frattempo, mentre Harrow inizia il suo genocidio divino al Cairo, Layla è alla disperata ricerca di un modo per aiutare Marc, decide di fidarsi di un dio che ha molte meno probabilità di tradirla: Tawaret. La dea piacevole e ottimista è felice di prendere Layla come suo avatar, e lei è dotata di poteri e di un abito tutto suo, che rispecchia le vesti divine di Tawaret, solo con un’aggiunta micidiale: ali di metallo modellate su quelle dell’antico Egitto, e non troppo diverse da quelle indossate da Sam Wilson, il nuovo Capitan America del MCU.

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Sembra che questa svolta fosse attesa da tempo per Calamawy, che ha portato Moon Knight sulle spalle tanto quanto Isaac, guadagnandosi un posto nel canone dei supereroi e staccandosi dalle radici che la legano a Marlene Alraune, l’amore mortale di Marc nei fumetti. Lei è un’eroina incredibile, mistica e tosta, ed è esattamente ciò di cui Marc ha bisogno mentre inizia la resa dei conti finale contro Harrow, un terzo paio di mani mentre interrompono i piani di distruzione di Harrow e Ammit.

Il combattimento finale è brutale e pieno del miglior tipo di azione che la Marvel abbia da offrire, con Layla, Marc e Steven che fanno squadra contro Harrow mentre Khonshu e Ammit combattono sullo sfondo, un enorme riflesso dei loro avatar. Tutti e tre (quattro?) gli avatar sono ugualmente abbinati. Per un breve momento si ha la percezione che tutto possa essere perduto, dopo che Marc fa un passo falso cruciale e Harrow lo mette all’angolo, quasi rubandogli l’anima.

Però ad un certo punto Marc sviene – qualcosa che non faceva da diversi episodi – e si sveglia con Harrow svenuto tra le sue braccia e Layla che si chiede cosa diavolo abbia appena fatto. Piuttosto che rimuginare sulle domande che quel momento solleva, la coppia decide di portare avanti il piano per sconfiggere Ammit una volta per tutte, trascinando Harrow alla piramide per intrappolare Ammit nel suo corpo, sigillandola una volta per tutte.

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Non solo Ammit viene finalmente sconfitto, ma anche Marc raggiunge la sua conquista eroica, rifiutando di uccidere Harrow e reclamando il suo libero arbitrio contro Khonshu. Questa scelta è fondamentale per liberarsi dalle sue colpe passate, e anche se apparentemente rinuncia a tutti i poteri e i vantaggi che derivano dall’essere Moon Knight, la serie si conclude con una nota più che soddisfacente, con Marc (e Steven) che sviene nella tomba prima di risvegliarsi di nuovo nell’appartamento di Steven a Londra, con “A Man Without Love” in sottofondo.

Finalmente in pace, i due conversano amabilmente sul fatto che Steven vive in un porcile, e sembrano aver raggiunto l’equilibrio che stavano cercando, anche se Marc finisce per inciampare sulle cavigliere dell’inizio della stagione, un ultimo scherzo a sue spese prima di chiudere lo show.

Tuttavia, nella caratteristica modalità Marvel, c’è, naturalmente, un post-credit, ma questo è più di un semplice scherzo carino o un set-up per legare Moon Knight nel più ampio universo Marvel. Piuttosto che qualcosa di insensato come contentino per i fan, finalmente otteniamo ciò che stavamo aspettando: uno sguardo a Jake Lockley, il secondo alter nel sistema di Marc e, apparentemente, una presenza molto sinistra che non fa presagire nulla di buono per nessuno.

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Dopo aver rilasciato Harrow dall’istituto mentale in cui (presumibilmente) Marc l’ha rinchiuso, Jake porta l’ex cattivo, ormai invalido, in una lussuosa limousine, Harrow viene accolto da Khonshu, apprendiamo proprio qui che con l’implicazione di Jake, Khonshu ha ancora il pieno controllo su Marc, la conseguenza ovvia è pensare che questa potrebbe non essere l’ultima volta che vedremo Moon Knight in televisione.

In questa scena, inoltre Jake spara senza tante cerimonie a Harrow – qualcosa che non era in grado di fare quando presumibilmente si è presentato durante il loro scontro finale.

Se Moon Knight vedrà una seconda stagione o semplicemente continuerà le sue avventure su pellicola è ancora da vedere, ma questa non è certamente la fine per Marc Spector – anche se il pover’uomo merita un riposo a questo punto – e la natura aperta dei titoli di coda sembra il modo perfetto per finire, introducendo un mondo completamente nuovo di possibilità pur rimanendo fedele ai fumetti che i fan amano così tanto.

Tutti gli episodi di Moon Knight sono ora in streaming su Disney+.