Carolina Marconi racconta il suo dramma: “Non posso adottare, ho avuto il cancro”. Discriminazione

L’ex gieffina si mette a nudo in un’intensa intervista con Silvia Toffanin nei salotti di Verissimo. Carolina Marconi racconta la sua personale battaglia per la maternità dopo il cancro al seno.

Tutti ricordano Carolina Marconi come una delle più belle e sexy showgirl italiane diventata famosa dopo aver partecipato al Grande Fratello. La donna è stata la protagonista di numerose serate mondane entrando nei sogni erotici di molti degli italiani.

Sono lontani gli anni passati sulle copertine dei giornali perché, la Marconi, adesso, è una donna nuova e racconta la sua rinascita dopo la tragica scoperta. Carolina Marconi, infatti, confessa nei salotti della Toffanin il suo incredibile desiderio di diventare mamma. La Marconi è una donna ormai ed insieme al suo compagno è fortemente intenzionata ad allargare la famiglia.

Purtroppo, poco più di un anno fa la Marconi ha scoperto di avere un tumore al seno proprio durante gli accertamenti utili per poter aver un figlio. La notizia è un fulmine a ciel sereno e dopo un iniziale sconforto, la Marconi si rimbocca le maniche e combatte. Come spiega nell’intervista trova la forza di risalire grazie all’aiuto di suo marito ed affronta le cure mediche con una tenacia che non sapeva di avere.

A tal proposito la Marconi dichiara:

“Non è che sono forte, in alcune situazioni la forza ti viene da sola, a tutte. Mi esce la forza per fare qualsiasi cosa che devo fare, mi emoziono, ma alla fine combatto, vado.

A quella Carolina le direi di non avere paura, affrontare tutto, tutto si supera, questa è la mia rinascita. Adesso ho una consapevolezza diversa della vita, non ho più fretta di fare le cose. Non hai tempi per un qualsiasi cosa, uno quando si deve sentire di fare qualcosa, il momento giusto è adesso, la vita è adesso non è dopo”.

Nel racconto la Marconi invita a non lasciarsi sfuggire nessuna possibilità poiché il tempo in questa terra è limitato. Ed è per questo che nonostante le difficoltà di salute Carolina vuole ancora provare la gioia della maternità.

Il diritto all’oblio dei malati oncologici

Durante l’intervista Carolina Marconi parla del suo rapporto con la malattia e della sua capacità di tener duro anche nei momenti più bui. Adesso vede la luce sebbene nella sua vita manchi un piccolo tassello: la maternità. La donna,ora che è guarita, ha valutato le diverse opzioni per diventare madre.

Ha congelato un ovulo con la speranza che questo resista quando sarà necessario e ha valutato l’utero in affitto ma le cifre per sostenere questa spesa sono assurde.

Per questo con suo marito ha optato per l’adozione ma anche qui le cose non sembrano essere molto facili. Purtroppo, la legge italiana prevede che la coppia non possa adottare prima di cinque anni dalla guarigione della malattia. Questa notizia ha gettato nello sconforto Carolina e ha invitato tutti a riflettere sull’ingiustizia di tale legge.

Con una petizione per il diritto all’oblio dei malati oncologici, la Marconi chiede provvedimenti direttamente al governo e spera che venga concessa la possibilità di aver un figlio a tutte quelle donne che lo desiderano a prescindere dalle loro condizioni.

La Marconi afferma: “Il bambino non ha solo la mamma, c’è anche il papà, i nonni, gli zii, ci sono tante persone che possono amarlo. Non sapevo che gli altri erano immortali.

Io chiedo a nome di tutte queste persone, ex pazienti come me, siamo arrivati a 50mila firme per il diritto all’oblio oncologico, seguiamo lo stesso esempio della Francia.

Questa discriminazione deve passare, io non sono il mio tumore, tutti meritiamo di avere una famiglia, di essere felici, di essere uguali. Io sto bene, questo sistema deve cambiare. Il nostro obiettivo è arrivare a 100mila firme per presentarla al Presidente del Consiglio”.

Insomma, Carolina continuerà la sua battaglia per la maternità consapevole di quali siano i suoi diritti. La donna si sente discriminata e dimenticata dalle leggi dello Stato, e ne parla in televisione in modo tale che tutti possano conoscere la sua storia. L’ex gieffina specifica i dettagli delle sue scelte a Verissimo:

“Prima di aspettare ho pensato perché non ho adottare un bambino, poi ho cercato anche l’utero in affitto, ma chiedono delle cifre incredibili. Io e Alessandro siamo andati dall’assistente sociale e abbiamo scoperto che non possiamo adottare un bambino, perché io ho avuto un tumore, devo aspettare cinque anni, non puoi chiedere un mutuo, un’assicurazione, un prestito.

C’è un po’ di discriminazione. Bisogna tutelare un bambino, ma chi lo dice che lo tuteliamo così? Lo tuteliamo lasciandolo in casa-famiglia?

Carolina Marconi non si arrende nella speranza che qualcuno accolga il suo appello.