La questione Totti – Blasi fa parlare Gabriele Muccino. Il regista contro Bernardini de Pace 

Come tutti sanno Francesco Totti ha di recente rilasciato un’intervista al Corriere della sera dove raccontava la sua versione dei fatti circa la fine del matrimonio con Ilary Blasi. Dalla sua dichiarazione sono emersi tutti i tradimenti che lei gli avrebbe inflitto e, naturalmente, in seguito a quest’intervista sono fioccate le polemiche. Diverse persone hanno espresso la propria opinione e tra queste Fabrizio Corona che ha sempre sostenuto la tesi dell’ipocrisia della coppia formata dall’ex capitano della Roma e l’ex letterina. Una delle ultime opinioni in merito è quella di Gabriele Muccino che si è scagliato contro l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace.

La fine di un amore è in qualunque caso un momento drammatico e lo è soprattutto quando ci sono di mezzo i figli. Se poi le due parti in gioco sono famosi la fine della storia d’amore non volge mai a una vera conclusione ma se ne continua a parlare a lungo. È proprio questo che sta succedendo alla ex coppia Ilary Blasi e Francesco Totti sui quali si discute senza sosta dall’11 luglio e su cui tutti, celebrità e non pensano di avere il diritto di esprimere la propria opinione.

Tra questi c’è anche Gabriele Muccino reduce dalla serie Tv A casa tutti bene, tratta dall’omonimo film.

Sulla vicenda Totti – Blasi se ne sono dette di tutti i colori e in alcuni casi sono stati coinvolti anche i figli della coppia, in particolare Chanel che fra i tre sembra essere quella più problematica, o quantomeno colei che la prende peggio. Per non parlare poi di tutta la storia con Noemi Bocchi che Francesco Totti sostiene essere cominciata solo in seguito alla separazione.

Ma in tutta questa storia, cosa c’entra Gabriele Muccino? Ecco cosa sappiamo.

Gabriele Muccino e il botta e risposta con Annamaria Bernardini de Pace

Ricordiamo innanzitutto che fra le voci poco clementi del coro levatosi in seguito alla notizia di divorzio c’è lei, Selvaggia Lucarelli, una persona che di solito non le manda a dire. Uno dei suoi ultimi post commentava proprio l’infelice intervista di Francesco Totti che veniva apostrofato in questi termini:

“…L’ha raccontato proprio Totti, quello che fino a qualche mese fa chiedeva discrezione per i figli con un video che pareva girato dal cugino e ora riesce perfino a fare di peggio, con un’intervista al Corriere della sera. Intervista che fa rimpiangere perfino i virgolettati di Alex Nuccetelli. Un’intervista sciagurata, evidentemente concordata con chi lo sta affiancando nella sua battaglia legale e pensa che lo stile dei divorzi anni ‘90-2000 in cui vinceva chi tirava fuori più scheletri dall’armadio altrui, funzioni ancora.

Mi spiace per Totti e i suoi consiglieri, ma se pensano che un’intervista così rancorosa, indiscreta, volgare possa pagare in termini di reputazione, sbagliano di grosso. Non funziona il tono vittimistico da eroe maschio che depone lo scudo e non ha la moglie sufficientemente accudente. Non funziona quel “mi ha tradito prima lei” come se gli servisse un’attenuante morale per legittimare i cavoli suoi, e già che ci siamo chiedo anche perdono se sulla fedeltà granitica di Totti, in questi anni, non mi sentirei di giocarmi la macchina. Non funziona ammettere di aver scoperto tradimenti ma di aver fatto finta di nulla.

Mica per altro, viene il sospetto che in casa andasse a tutti bene così, finché poi non ti becca Signorini. Non funziona il tirar fuori il nome della complice di Ilary (Alessia la parrucchiera) roba che manco io alle elementari quando le maestre mi chiedevano con chi avessi rubato le pecore del presepe. Non va bene raccontare di figli “portati via”. Che poi visto che la figlia “portata via” si chiama Chanel, viene pure il dubbio che Ilary, nella confusione generale, stesse tentando di riprendersi una borsa.

Poi ci sarebbe quel finale esilarante: “Spero in un accordo”. E certo. Dopo questa intervista immagino che siano già a fare un weekend tutti insieme, tipo Facchinetti – Marcuzzi. È più probabile che lei abbia regalato tutta la collezione di Rolex a Roman Pastore, l’amico di Calenda.

Insomma. Che peccato finire una carriera da calciatore con un autogol così”.

E qui entra in gioco la voce di Gabriele Muccino che ha commentato proprio uno dei post di Selvaggia Lucarelli e ha parlato dell’avvocata Annamaria Bernardini de Pace che difese la sua ex moglie nella causa di divorzio. Ebbene Muccino ritiene che de Pace abbia innescato la miccia e che abbia reso ancora più complicata una situazione non facile. Ecco le parole di Muccino:

“Il legale di Totti io l’ho conosciuto bene. L’ho avuta come controparte in un divorzio orribile che ha rovinato un figlio e seminato veleno per 5 anni. Veleno che è rimasto radioattivo con strascichi mai più sanati. Un divorzio cadenzato da illazioni pericolose puntualmente riprese da Chi, un divorzio portato avanti a forza di denunce penali totalmente pretestuose e inventate: 8 in tutto. TUTTE ARCHIVIATE senza fatica. Erano fumo, erano latrare di cani, armi per spaventarmi, erano la tattica e la strategia che questa nota avvocatessa romana adotta, schiacciando vite di persone che si sono amate come fossero noci. I figli? Traumatizzati a vita”.

Ma nel frattempo non sono solo i commenti sul divorzio in sé e sui reciproci tradimenti ha far parlare, o meglio a far ridere, perché c’è stata un’altra dichiarazione, fra le tante di Francesco Totti in merito a questa assurda storia e stiamo parlando della faccenda dei rolex:

“Con suo padre è andata a svuotare le cassette di sicurezza, e mi ha portato via la mia collezione di orologi. Non ha lasciato neanche le garanzie, neanche le scatole. Sono alcuni Rolex di grande valore. Sostiene che glieli ho regalati; ma se sono orologi da uomo…Mi rifiuto di pensare che sia questione di soldi. Semmai, è un dispetto”.

In merito a questa accusa importante ha commentato il presentatore di Avanti un altro, Paolo Bonolis, il quale si è espresso con una delle sue solite freddure: “Dopo ‘La guerra dei Roses’ abbiamo ‘La guerra dei Rolex'”.

Insomma questa storia sta davvero diventando una barzelletta e a questo punto non sappiamo davvero cos’altro aspettarci.