
Mika racconta i momenti drammatici che ha dovuto attraversare.
Mika racconta i momenti drammatici che ha dovuto attraversare.
Una delle pop star internazionali più amate da tutto il mondo, con una carriera musicale di sempre sull’onda del successo, riesce a coinvolgere tutti con la sua energia e luminosità attraverso le sue canzoni, bellissime e sempre commoventi.
Mika, Michael Holbrook Penniman Jr, è riuscito a distinguersi nel mondo musicale proprio grazie a un pop «caleidoscopico» che affonda le radici nell’indie rock e nel glam rock. Ciò gli ha permesso di raggiungere le vette, a partire dal 2007 con la canzone Grace Kelly, con cui ha scalato tantissime classifiche.
La sua personalità è ben rappresentata sul palco dalla stravaganza dei suoi abiti, sempre luccicanti e vistosi, che riflettono bene il carisma di Mika e la sua positività sempre coinvolgente.
Dietro quel sorrisone luminoso, quell’euforia che riesce a trasmettere al 100%, tuttavia, si nasconde un bagaglio cupo e profondo, che affonda le radici anni addietro, e che ha sconvolto la sua vita prima della sua fama.
Mika ha deciso di raccontare le avversità e i momenti difficili, riguardanti anche la propria famiglia, che ha vissuto sin da quando era solo un bambino, in un’intervista all’inserto 7 del Corriere della sera.
Nato a Beirut, nel Libano, la sua infanzia è stata dominata da momenti drammatici e difficili. A Soli 2 anni, racconta, è dovuto fuggire dalla sua patria a causa della guerra libanese, affrontando un viaggio molto duro, soprattutto per un bambino, verso Parigi.
Non solo: la guerra ha portato nella memoria di un Mika bambino tremendi attimi ancora freschi nella sua mente, come la cameretta di sua sorella devastata dalle bombe. Mika, così, si è ritrovato in una nuova città, quella di Parigi, che alla sua famiglia sembrava un buon posto per ricominciare. Lì sua madre veniva aiutata da donne che lavoravano in casa sua.
A peggiorare la situazione era in arrivo un altro momento drammatico: il padre di Mika, recatosi in Kuwait, è stato rapito durante la guerra del Golfo, e rimasto prigioniero per sette mesi: momento che ha sconvolto suo padre al punto da non riconoscerlo più.
Da Parigi la sua famiglia si è trasferita a Londra, dove Mika si è trovato estremamente in difficoltà a proseguire gli studi, tanto che ha abbandonato la scuola per dedicarsi solo alla musica. Nonostante queste difficoltà, e tutti questi momenti traumatici, Mika non si è mai perso d’animo e ha sempre affrontato la vita con positività e serenità, anche se a volte il pensiero ritorna a quei primi anni “Vivo ancora nel terrore di perdere la casa. Ogni giorno”.