I 10 problemi che rendono incostante la Fase 1 del MCU | Ma li vediamo solo adesso

The Avengers

Sebbene il colosso MCU deve la sua attuale fama alle solide origini, c’erano anche svariati problemi che vediamo solo ora.

Il Marvel Cinematic Universe è stato il primo tentativo di creare un universo ampio e condiviso fra cinema e televisione, con storyline che si intrecciano tra di loro a formare saghe e narrazioni epiche. Questa serializzazione del cinema ha avuto successo ed ha influenzato enormemente il mercato, portando alla creazione di altri universi simili come quello della DC Comics o di Star Wars.

Il successo di questo progetto si deve anche ai film che ne hanno gettato le fondamenta, la cosiddetta Fase Uno; ad oggi però, riguardando quei film, riscontriamo alcuni problemi di varia natura che ne incrinano il ricordo.

The Avengers

La mancanza di diversità

Nel mondo dell’audiovisivo la diversità è ormai un passaggio obbligatorio per cercare di dare spazio ad attori di tutte le etnie e rompere quindi il “soffitto di vetro” che impediva a questi artisti di arrivare ai grandi ruoli popolari. Tralasciando qualsiasi discorso sulla buona fede degli studios, la diversità è un elemento oggettivamente positivo.

La Fase Uno del MCU è però incredibilmente carente sotto questo punto di vista, con il nucleo degli Avengers composto solo da uomini caucasici e Vedova Nera, una donna anch’essa bianca. Ad oggi il panorama del MCU è invece ricco di personaggi di tutte le etnie per permettere a qualsiasi spettatore di ritrovare un po’ di sé nei supereroi.

L’incredibile Hulk

L’incredibile Hulk non ha un posto nella saga

Il film del 2008 di Louis Leterrier è uno di quei primi capitoli che hanno presentato i supereroi che sarebbero diventati poi i Vendicatori. Al contrario però di Iron ManCaptain America Thor, il gigante verde non ha un vero posto nella continuità del Cinematic Universe.

Anzitutto, Edward Norton è stato sostituito da Mark Ruffalo in tutti i prodotti a seguire, ma anche gli altri personaggi del film sono stati dimenticati dai Marvel Studios per anni e anni: il generale Ross non è mai tornato, mentre Abominio e Betty Ross sono stati recuperati solo recentemente in She-Hulk Captain America: Brave New World.

Vedova Nera

Vedova Nera è troppo sessualizzata

Vedova Nera, interpretata da sempre da Scarlett Johansson, è uno dei membri fondatori degli Avengers ed è stata protagonista o personaggio principali di tantissime storie dei Marvel Studios. Agli inizi però si faceva l’errore di sessualizzare oltremodo il personaggio ed ignorare invece il suo sviluppo.

Questo è un errore che i cinecomics tendono a fare ciclicamente, basti vedere Margot Robbie in Suicide Squad; d’altronde i personaggi dei fumetti, per via dello stile di disegno, hanno spesso costumi o forme molto pronunciate, sia le donne che gli uomini, ma cambiando il media questa caratteristica ha un gusto diverso.

Tony Stark

Iron Man 2 scherza troppo sulla dipendenza di Tony Stark

Il sequel del primo capitolo del MCU ha dato a Tony Stark una debolezza per mantenere umanità e fallibilità nel personaggio. I Marvel Studios hanno quindi deciso di adattare una storia dai fumetti nella quale Stark confronta la sua dipendenza dall’alcol.

Il film, invece che puntare sull’aspetto umano della dipendenza, l’ha usata per creare delle gag per alleggerire il ritmo della narrazione. Oltre a sprecare l’ottima occasione per una storyline davvero profonda, così facendo Iron Man 2 manca di rispetto al tema, che meritava più di una manciata di risate.

Clint Barton

Occhio di Falco è estremamente secondario

Clint Barton, interpretato da Jeremy Renner, è uno dei membri fondatori degli Avengers tanto quanto Tony Stark o Steve Rogers, ma ha dovuto aspettare molto tempo prima di ricevere la giusta attenzione. Occhio di Falco infatti durante la Saga Uno non era niente più che un personaggio secondario piuttosto dimenticabile.

Avengers: Age of Ultron è stato il primo capitolo ad approfondire la storia personale di Occhio di Falco e consentire quindi al pubblico di costruire un senso di empatia nei suoi confronti.

Thor e Jane Foster

Le storie d’amore sono deboli

La Fase Uno del Marvel Cinematic Universe ha fatto l’errore di porre tutta l’attenzione possibile sui suoi protagonisti uomini, sviluppando in maniera non sempre adeguata coloro che vi stavano accanto. Fra questi, le compagne dei suddetti supereroi o i loro love interests, che sono spesso bidimensionali o senza una caratterizzazione interessante.

La componente romantica è molto importante nei fumetti Marvel originali e i film, nonostante abbiano provato a restituirla sul grande schermo, ci sono riusciti solo in piccola parte, concentrando invece la maggior parte dei loro sforzi sull’azione.

Thanos

Thanos era un personaggio ancora molto vago

Una cosa sicuramente interessante nel rivedere daccapo i prodotti MCU è ritrovare quelle chicche di cui ai tempi non sapevamo molto ma che oggi sappiamo invece decifrare. Senza dubbio gli indizi più succulenti che vorremmo ritrovare nella Fase Uno sono quelli che riguardano Thanos, comparso per la prima volta dopo i titoli di coda di The Avengers.

Ai tempi però lo sviluppo del personaggio e della Saga dell’Infinito stessa erano ancora nebulosi e i Marvel Studios non sapevano dove li avrebbe portati. Per questo motivo le prime apparizioni del Titano folle non danno molta soddisfazione agli spettatori che conoscono già il suo futuro ruolo nell’universo.

Capitan Marvel

Dov’è Capitan Marvel?

Carol Danvers arriva nel MCU solo nel 2019 e capiamo subito i suoi incredibili poteri e l’aiuto che può fornire nella lotta per il salvataggio della Terra. Eppure, questo supereroe formidabile è totalmente assente dalle prime Fasi dell’universo.

Questa assenza è chiaramente dovuta sia alla mancanza di chiaroveggenza da parte di Feige e dei Marvel Studios (che non potevano programmare davvero tutto), sia all’impossibilità ai tempi della Fase Uno di costruire un cinecomic che doveva puntare al guadagno con una protagonista di sesso femminile.

Joss Whedon

La questione Joss Whedon

Joss Whedon è stato una figura chiave nello sviluppo della Fase Uno – e non solo – del Marvel Cinematic Universe. Il regista ha infatti diretto il primo grande climax del progetto, The Avengers, ed il suo diretto sequel, Avengers: Age of Ultron.

Dal 2020 in poi però Whedon è stato accusato da numerose attrici di comportamenti molto tossici sui set, che vanno da offese, derisioni, atteggiamenti non appropriati e minacce. A quanto pare gli ambienti lavorativi diretti da Whedon erano luoghi davvero spiacevoli in cui muoversi e questi abusi rendono la revisione dei suoi film quantomeno fastidiosa.

Agents of SHIELD

Agents of SHIELD è canonico ma ignorato del tutto

Nonostante la conferma della sua canonicità, e nonostante il successo delle sue complessive sette stagioni, Agents of SHIELD non ha mai occupato un posto di rilievo nei programmi dei Marvel Studios. Per tutti quegli spettatori appassionati dello show è stato sicuramente demoralizzante scoprire quanto poco contasse nel grande disegno del MCU.

D’altronde i progetti dell’universo sono talmente numerosi che negli anni è stato sicuramente difficile collegare tutti i prodotti, e gli Studios hanno deciso di trattare vari film o show in maniera diversa per incanalare la narrazione nel miglior modo possibile.