Harry Potter e la Camera dei Segreti nasconde un oscuro finale alternativo

Harry Potter e la camera dei segreti

Quella di Harry Potter è una storia complessivamente positiva che incoraggia amicizia ed amore, ma se le cose fossero andate diversamente?

Harry Potter è una saga piuttosto longeva, di sette libri o otto film, ma il succo di questa avventura magica è l’amore. Questo messaggio viene ribadito più volte, principalmente nel sacrificio di Lily Potter per proteggere il piccolo Harry e poi ripetuto dal ragazzo stesso e da coloro che lo amano – e che lui ama – per sconfiggere le forze antagoniste guidate dal malvagio Lord Voldemort, un essere che non conobbe mai l’amore degli altri.

Durante i romanzi troviamo però dei momenti topici dove, se le cose fossero andate diversamente, il destino di Harry e del mondo della magia sarebbe stato compromesso. L’episodio in questione si trova ne Harry Potter e la camera dei segreti e riguarda il triangolo creatosi tra Harry Potter, Ginny Weasley ed il diario di Tom Riddle, primo Horcrux di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.

Harry dialoga a lungo con il diario di Tom Riddle

La fascinazione di Harry con il diario di Voldemort

Durante il secondo capitolo della saga letteraria (e cinematografica) di Harry Potter, il protagonista si imbatte nel vecchio diario di T. M. Riddle, ovvero Tom Marvolo Riddle, il nome che un tempo fu di Lord Voldemort. Harry non sapeva nulla sul diario ma sentiva una strana connessione con l’oggetto e con il nome del suo antico proprietario, sentendo dentro di sé che avrebbe dovuto conoscere Riddle nonostante non ne avesse mai sentito parlare prima. Harry continuò a leggere ed a pensare al diario per giorni, sviluppando un’empatia verso i racconti di Tom Riddle ed i suoi sentimenti riguardo la vita dentro e fuori Hogwarts.

Non è un caso che Harry sentisse la suddetta connessione con il diario, in quanto questo fu il primo Horcrux creato da Voldemort; Harry stesso è un Horcrux, dunque i due frammenti dell’anima del Signore Oscuro si cercavano a vicenda. Secondo quanto scoperto da Hermione riguardo gli Horcrux, se una persona finisse per creare una connessione emotiva troppo forte con un oggetto del genere la sua anima verrebbe influenzata da quella all’interno dell’artefatto; è ciò che accade a Ginny, che viene manipolata da Voldemort nell’aprire la Camera dei Segreti.

Tom Riddle (Voldemort) ed Harry nella Camera dei segreti

Il vero piano di Voldemort: possedere Harry

Nel libro Voldemort sfoga la sua frustrazione per l’intromissione di Ginny Weasley: il Signore Oscuro avrebbe voluto manipolare Harry nell’aprire la Camera invece che la ragazza, e se Ginny non avesse rubato il diario questo è proprio ciò che sarebbe successo dato che il ragazzo stava sviluppando una vicinanza emotiva sempre più forte con i racconti di Riddle. Chiaramente questa è tutta speculazione, dato che Harry stesso possiede un frammento dell’anima di Voldemort ma questo non l’ha mai esposto a manipolazione.

Voldemort ha temuto Harry per anni ed ha sempre desiderato di possederlo e distruggerlo, quindi non ci stupisce scoprire di questo suo piano segreto. Anche stavolta il tema della saga ritorna e sconfigge il male: l’amore che lega i ragazzi di Hogwarts e quello che Harry possiede ancora dentro di sé grazie a sua madre lo proteggono da Tu-Sai-Chi e sventano questo destino oscuro nel mondo della magia.