Pirati dei Caraibi 6: otto cose da fare per riportare il prodotto ai vecchi fasti

Pirati dei Caraibi

Pirati dei Caraibi, una delle saghe più redditizie di Disney, è ad un punto morto da anni. Queste sono le otto cose da fare per salvarlo.

Pirati dei Caraibi fa parte di quella scia di prodotti Disney creati sulla base delle loro attrazioni nei parchi a tema, come il recente Jungle Cruise. Al contrario di quest’ultimo però, Pirati dei Caraibi ha creato una saga di cinque film e numerosi prodotti crossmediali ed ha incassato complessivamente al botteghino 4 miliardi e mezzo di dollari. Nonostante la Disney sembrasse aver trovato una mappa del tesoro con Pirati dei Caraibi, il franchise si è improvvisamente arrestato dopo il quinto film, La vendetta di Salazar, del 2017.

Questo perché La vendetta di Salazar ed il film precedente, Oltre i confini del mare, nonostante le centinaia di dollari incassati non hanno affatto convinto né pubblico né critica, ricevendo terribili recensioni. Ma come mai il parere degli appassionati è cambiato così tanto nel corso di dieci anni? Cosa ha sbagliato la saga, e cosa non dovrà più sbagliare, se riuscirà ad uscire dal development hell?

Gore Verbinski

1. Riportare Gore Verbinski alla regia

Gore Verbinski è stato il regista dei primi tre fortunati film de Pirati dei Caraibi, riuscendo a mescolare in maniera equilibrata azione ed avventura con storia e personaggi. L’uscita di Verbinski ha segnato il destino della saga, che nonostante altri due film di grande successo commerciale ha finito per affossarsi in effetti speciali e battutine del protagonista Jack Sparrow (Johnny Depp).

Pirati dei Caraibi

2. Basta riportar Davy Jones nella storia

Davy Jones, interpretato da Bill Nighy, è stato l’antagonista più iconico della saga e ci ha regalato dei momenti memorabili. Fra questi c’è senz’altro la sua morte nel terzo film, La maledizione del forziere fantasma. Eppure, nel finale di La vendetta di Salazar  vediamo il ritorno del famigerato pirata nella camera di Will, anticipando il suo ritorno. Ma basta calcare volti già noti, Pirati dei Caraibi 6 dovrebbe andare avanti e creare nuove storie e nuovi personaggi iconici.

Pirati dei Caraibi

3. Includere pirati realmente esistiti

Il quarto e quinto film della saga ha introdotto dei pirati realmente esistiti, dando più spessore alla propria storia. Questo elemento è stato definito da tanti come uno dei pochi punti forti del film, ed il sesto capitolo dovrebbe insistere. Una delle opere piratesche meglio riuscite, Black Sails, è riuscita ad intrecciare realtà e finzione perfettamente, e Pirati dei Caraibi 6 può prendere ispirazione ed introdurre personaggi come Anne Bonny, Mary Read o Charles Vane.

Pirati dei Caraibi

4. Riallacciare i rapporti con Margot Robbie

Margot Robbie, star del momento grazie al campione d’incassi Barbie, era in trattativa per lo sviluppo iniziale di Pirati dei Caraibi 6, ma il progetto non andò mai in porto. Se il sesto film della saga dovesse vedere la luce, includere Margot Robbie nel cast sarebbe una scelta ideale, dato l’enorme talento e versatilità dell’attrice, che con Barbie ha anche rotto la sua maledizione del botteghino – e Pirati dei Caraibi se ne intende di maledizioni.

Pirati dei Caraibi

5. Riprendere il genere avventuroso

Andando avanti la saga di Pirati dei Caraibi si è allontanata dalla formula della leggera avventura tra i mari ed ha alzato sempre di più la posta in palio, introducendo storie progressivamente più epiche e costosi effetti speciali. Tutti questi elementi però non aiutano ad alzare il merito di un film che non funziona. Pirati dei Caraibi deve abbassare la posta in gioco, introdurre personaggi a cui il pubblico può relazionarsi ed una storia avvincente.

Pirati dei Caraibi

6. Ritornare agli dei aztechi

Il primo film, La maledizione della prima luna, introduceva il concetto di divinità azteche mai più ripreso dai capitoli successivi. Se la saga volesse tornare ai fasti di un tempo potrebbe riprendere quell’idea per collegare il sesto capitolo al primo e puntare anche sull’effetto nostalgia sul pubblico. Se la storia ed i personaggi fossero interessanti, tornare agli dei aztechi potrebbe aiutare Pirati dei Caraibi a ricollegarsi con ciò che ha funzionato nel suo passato.

Pirati dei Caraibi

7. Abbassare il budget

Avere un budget sconfinato non è solo un potere, ma anche – e soprattutto – una enorme responsabilità. Se il film costa svariate centinaia di milioni di dollari allora dovrà incassare una cifra immensa, scoprendo più facilmente il fianco al fiasco. Lo sanno bene tutti quei film usciti questo 2023 nel corso di giugno-luglio come Indiana Jones Mission: Impossible. Se Pirati dei Caraibi 6 abbassasse il budget a disposizione ripartirebbe da delle pretese più contenute e si andrebbe a concentrare sulla storia piuttosto che sugli effetti speciali.

Pirati dei Caraibi

8. Non riunire il cast originale

Il trio originale è composto da Jack Sparrow, Will Turner (Orlando Bloom) ed Elizabeth Swann (Keira Knightley). Sebbene in tanti si emozionerebbero nel vedere il ritorno di questa iconica tripletta, il film rischierebbe di perdersi in vuoto citazionismo del passato e in un simpatico ma inutile effetto nostalgia – se prolungato per tutto il film. Knightley e Bloom hanno già avuto un cameo in La vendetta di Salazar, quindi il potenziale sesto capitolo della saga dovrà resistere a questa tentazione e ripartire invece da nuovi convincenti personaggi.