Nuova challenge TikTok, manda i ragazzi in ospedale: da fermare subito | Meglio conoscerla per evitarla

In ospedale dopo una challenge su Tik Tok
In ospedale dopo una challenge su Tik Tok

Le challenge su Tik Tok si sono rivelate più di una volta molto pericolose. Quest’ultima non è da meno. Ecco in cosa consiste la nuova follia.

Non è un mondo semplice per i giovani: bombardati da notizie terribili, con prospettive future precarie si tende sempre di più a rinchiudersi in un realtà virtuale in cui le comunicazioni con i pari sono fredde e distanti. L’exploit dei social network, in questa prospettiva, rappresentano un luogo ampio e variegato in cui tutti possono dire la loro, esprimere la loro personalità e rimanere in contatto con chi è lontano. 

Di certo, questi canali sono nati con le migliori intenzioni possibili e soprattutto in pandemia si sono dimostrati uno strumento necessario per evitare la frustrazione di isolamento. Tuttavia, spesso un utilizzo improprio dei social soprattutto quando i protagonisti sono proprio i più giovani può portare a conseguenze a dir poco devastanti. 

Tik Tok è il social della Generazione z per eccellenza: con i suoi contenuti e musichette virali tale canale ha avuto un successo incredibile negli ultimi anni. Di certo molti dei video che si trovano su Tik Tok sono più che divertenti e fatti a scopo ludico ma talvolta senza una precisa linea guida possono rivelarsi pericolosi soprattutto per i giovani.

Una recente challenge molto in voga su Tik Tok sta preoccupando e non poco genitori e adulti poiché potrebbe mettere in seria difficoltà la psicofisica di chi si cimenta in questa nuova sfida social. Vediamo di cosa si tratta.

La challenge social che mette a rischio la vita dei giovani

Si tratta della Hot Chip Challenge, una sfida social il cui obiettivo sarebbe quello di ingerire una patatina piccantissima senza cercare di alleviare dolore e fastidio. Non è ammesso secondo le regole della challenge bere dell’acqua, attutire il piccante con pane o altri accorgimenti: bisogna resistere in nome della vittoria. Queste patatite sono, tra l’altro, condite con dei pepercini tra i più piccanti al mondo ossia la Carolina Reaper e il Trinidad Scorpion.

Putroppo, ingerire alimenti troppo piccanti non è per nulla divertente anzi può portare a conseguenze gravissime per l’organismo. Lo spiega bene noto tiktoker Diego Simili che, dopo aver preso parte alla Hot Chip Challenge, è finito addirittura in ospedale. Il suo racconto fatto a posteriore di questa terribile esperienza ha messo in luce un problema grave che da un po’ di anni coinvogle il mondo dei social e dei giovanissimi: quanto i ragazzi sono in grado di spingersi nelle loro azioni pur di diventare virali? Attorno a tale fenomeno ci sono studi ben precisi che rilevano connessioni tra dipendenze e sfide portate avanti senza scrupoli sui social.

In ospedale dopo una challenge su Tik Tok
In ospedale dopo una challenge su Tik Tok

Lo studio della ricercatrice Claudia Mortali e il ruolo dei genitori

Circa il 6,1% degli studenti italiani di età compresa tra 11 e 17 anni ha partecipato almeno una volta a delle challenge. Questo il dato derivato dallo studio effettutato dalla ricercatrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità  Claudia Mortali. Sebbene queste sfide non sono espressione diretta della dipendenza, nascondono comunque un collegamento con il forte attaccamento che i più giovani hanno con i media e con i loro strumenti. L’uso inappropriato e distorto di questi mezzi e senza un vero e proprio controllo genitoriale può spingere il ragazzo ad andare oltre il limite delle sue possibilità fisiche e mentali e trasformarsi in una minaccia per la sua salute. 

Ovviamente grossa parte delle responsabilità vanno ai genitori i quali troppo spesso lasciano liberi i propri figli di utilizzare questi canali non monitarando adeguatamente la qualità del tempo passato su smartphone e similari. Non si tratta, però, solo una questione di controllo:è necessario instaurare una comunicazione aperta con i propri figli e con i giovani riguardo ai rischi nascosti dei social e delle sfide affini. Rendere i ragazzi consapevoli del peso che determinate azioni hanno e che nessuna “viralità” o “fama da qualche click” vale la loro salute fisica e mentale è una priorità dell’adulto che sia un genitore o una generale figura educativa. In questo senso anche le scuole possono fungere da veicolo importante per una giusta e corretta informazione sui pericoli delle sfide e dei canali social attraverso corsi o testimonianze dirette di chi ha agito d’impulso o senza reali valutazioni preventive.