Conguaglio Irpef, attenzione alla busta paga di gennaio: in arrivo trattenute pesanti | Ultimi minuti per controllare

Conguaglio Irpef attenzione
Conguaglio Irpef attenzione

Ci siamo, ecco il periodo dell’anno per il conguaglio Irpef che inciderà sulla busta paga di gennaio, attenzione ai calcoli corretti.

Il periodo intorno agli ultimi giorni dell’anno non è solo fatto di vacanze natalizie e festeggiamenti di Capodanno. Infatti, in molti si preoccupano per l‘imminente busta paga di gennaio che è sempre vittima del conguaglio Irpef. Il conguaglio Irpef è un calcolo eseguito a fine anno fatto direttamente nella busta paga.

Questa procedura serve per confrontare le trattenute fiscali subite durante l’anno con la somma dovuta all’Erario. Questa somma è calcolata in base al reddito totalizzato nel periodo d’imposta. Il conguaglio Irpef può essere positivo o negativo: nel primo caso, il lavoratore verrà rimborsato delle trattenute in eccesso; nel secondo caso il lavoratore avrà delle trattenute extra per le imposte ancora da saldare.

Per evitare di subire un salasso proprio ad inizio anno, è bene fare i calcoli nella maniera più corretta possibile e, soprattutto, vanno eseguiti entro una data specifica o sarà troppo tardi. Il conguaglio di fine anno va fatto entro il 28 febbraio dell’anno successivo, a meno che non ci siano delle interruzioni del rapporto durante l’anno. In quel caso, il conguaglio si fa al termine del contratto.

Il conguaglio Irpef lo esegue il datore di lavoro o la persona che si occupa delle buste paga e si controllano diversi elementi per poterlo fare al meglio. Si considera il reddito complessivo del lavoratore nel periodo d’imposta, si calcolano l’Irpef lorda e le detrazioni fiscali che poi verranno tolte dall’Irpef lorda per avere quella netta, si confronta l’Irpef netta ottenuta con la somma dell’Irpef netta trattenuta nei cedolini annuali e si decide se si tratta di un conguaglio positivo o negativo.

Redditi considerati per l’Irpef

I redditi che vengono presi in considerazione per eseguire il conguaglio Irpef di fine anno sono quelli derivanti da lavoro subordinato. Il datore di lavoro può anche considerare redditi di lavoro dipendente se viene richiesto entro il 12 gennaio dell’anno successivo tramite Certificazione Unica con i redditi erogati da altri soggetti.

Il reddito che viene preso in considerazione per eseguire il conguaglio di fine anno è quello percepito in ogni periodo d’imposta, che corrisponde all’anno solare (1º gennaio- 31 dicembre). I redditi di lavoro sono da considerarsi imponibili nel momento della percezione, rispettando il criterio di cassa.

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Calcolo dell’Irpef

Come si calcola l’Irpef

La Manovra 2022 spiega che, per calcolare l’Irpef lorda, si devono applicare alcune aliquote percentuali alle singole porzioni di reddito. Le detrazioni applicabili sono quelle per redditi da lavoro dipendente, familiari a carico, erogazioni del datore di lavoro per spese mediche e premi di assicurazione, oneri deducibili e detrazioni per imposte pagate all’estero.

L’ultimo passo è confrontare l’Irpef netta ottenuta tramite calcolo del conguaglio e le trattenute eseguite nei singoli cedolini per scoprire se si tratta di un rimborso o di ulteriori trattenute. Il conguaglio Irpef di fine anno serve anche a decidere se è il caso di dare il bonus Irpef, un credito per chi ha redditi di massimo 28.000 euro.