Su Netflix arriva Hit Man, il film esaltato a Venezia: ecco quando esce e di cosa parla | Sta suscitando parecchia confusione

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Glen Powell nei panni del professore di filosofia fuori dagli schemi

Attesissimo l’arrivo su Netflix del film presentato alla mostra del Cinema di Venezia con Glen Powell nei panni di un ‘killer’, per così dire.

Molto spesso il mondo cinematografico ci propone delle storie realmente accadute che ci fanno domandare quanto la vita di un comune essere umano possa essere stravolta in poco tempo. L’ultimo lavoro del regista Richard Linklater mette in scena proprio una storia del genere, raccontando fatti realmente accaduti che, invece, sembrano impossibili solo poterli immaginare.

Hit Man sbarcherà sulla piattaforma streaming Netflix il 7 giugno 2024 dopo che è stato acclamato sia alla premiere dell’ottantesima mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia tenutasi il 5 settembre 2023 che al Festival Internazionale del Cinema di Toronto dell’11 settembre 2023. Il film si basa su un fatto realmente accaduto diversi anni fa.

Nel 2001, la rivista Texas Monthly ha raccontato le vicende surreali di un uomo che si è visto stravolgere la sua vita in poco tempo e Linklater, sotto suggerimento e con la collaborazione nella scrittura di Glen Powell, ha creato Hit Man. Glen Powell, inoltre, è l’attore protagonista della pellicola che lavorerà assieme al regista per la quarta volta dopo Fast Food Nation (2006), Tutti vogliono qualcosa (2016) e Apollo 10 e mezzo (2022).

Il film ha suscitato e sta ancora creando parecchi dubbi perché la sua trama è abbastanza contorta e mascherata. È come se si trattasse di una matrioska fatta di numerosi livelli che al suo interno più profondo contiene una verità inaspettata ed inimmaginabile. Partendo dal genere del film stesso che, in apparenza, si propone come thriller/poliziesco.

Hit Man, di che cosa parla

Il film narra le vicende di un professione universitario di filosofia di nome Gary Johnson che trascorre le sue giornate nella calma e nella monotonia della vita universitaria e casalinga dove si prende cura dei suoi due gatti Ego e Id e dove rimugina sul fatto di essere stato lasciato da sua moglie che, inoltre, è incinta di un altro uomo.

Malgrado questa vita apparentemente piatta, Gary incita e spiega ai suoi studenti che l’unico modo in cui vale la pena vivere è di farlo in modo pericoloso. All’inizio può stridere una frase del genere detta da un uomo simile ma in seguito ci viene mostrata l’altra faccia della medaglia della vita di Johnson. Il professore, infatti, è un collaboratore della polizia che lo incarica di fingersi il sicario Ron.

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Il prof diventa il sicario Ron

L’altra faccia di Gary Johnson

In questo modo, Gary ha la possibilità di impersonare un uomo del tutto diverso da quello che è lui realmente, avendo il compito di acciuffare ed incastrare i criminali di New Orleans, consegnandoli alla giustizia. Il sicario Ron non fa sconti a nessuno ed eseguo il suo incarico in modo eccellente, fino a quando non incontra lei. L’uomo non ha più pensato ad una vita sentimentale dopo sua moglie, ma quando viene assoldato da Madison (Adria Arjona) per liberarsi dal marito violento le cose prendono una piega del tutto diversa.

In questo modo, Hit Man passa da un film thriller/poliziesco ad una commedia romantica fatta di giochi di sguardi e frasi pronunciate a fior di labbra che dimostrano come, in verità, si è sempre trattato di un film del genere. Proprio come una matrioska, Richard Linklater ci apre davanti ai nostri occhi da spettatori diversi livelli di trama fino a farci raggiungere il suo nucleo centrale più nascosto: il romanticismo.